Luana D'Orazio, la madre a 2 anni dalla morte: "Omicidio sul lavoro sia reato"

Cronaca

Emma Marrazzo, madre della giovane operaia morta il 3 maggio 2021, ha ritirato una borsa di studio assegnata al nipote Alessio, che oggi ha 7 anni

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Una dedica speciale rivolta a Luana D'Orazio. In occasione della Festa dei Lavoratori, il Gran Premio di ippica di Agnano è stato dedicato alla giovanissima operaia toscana morta il 3 maggio del 2021, uccisa da un macchinario tessile in fabbrica. La 22enne era anche la mamma del piccolo Alessio che oggi ha 7 anni. A lui è stata assegnata una borsa di studio consegnata alla nonna Emma Marrazzo. Da quel maledetto giorno di due anni fa la madre di Luana non ha mai smesso di battersi per la sicurezza sul posto di lavoro. 

"Bisogna proteggere i giovani"

In un’intervista al Corriere della Sera, la signora Marrazzo ha chiesto a gran voce l’introduzione dell’omicidio sul lavoro. “C’è l’omicidio stradale, perché non si può introdurre l’omicidio sul lavoro?”. Sottolineando che troppo spesso si muore sul luogo di lavoro la signora Marrazzo ha lanciato un appello: “Bisogna proteggere i giovani che non devono chiedersi se la sera torneranno o no a casa. E che se vedono anomalie non possono denunciare perché poi non lavorano più. Ma soprattutto si deve smettere di chiamarli tutti incidenti sul lavoro. Molti sono omicidi”. “Luana era un’apprendista. Non doveva essere sola davanti al macchinario. Invece per 7 secondi ha girato senza che nessuno intervenisse – ha aggiunto -. E delle sicure tolte non sapeva”. 

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