La manifestazione principale dei sindacati quest’anno è stata nel capoluogo della Basilicata. Lo slogan con cui Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di celebrare questa giornata, dedicata ai 75 anni della Costituzione, è "Fondata sul lavoro". A Palazzo Chigi, dopo l’incontro di ieri tra governo e sindacati, c'è stato il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto Lavoro. A Roma, in piazza San Giovanni, il classico concertone
I temi a Potenza
La precarietà del lavoro, la mancanza di "infrastrutture strategiche" e un no deciso all'autonomia differenziata: sono alcuni dei temi sollevati dai delegati che stamattina, a Potenza, hanno parlato prima dei leader di Cgil, Cisl e Uil durante la Festa del lavoro. Nelle parole di Luigi Bernardi (Uilm), Domenico Robilotta (Femca), Giovanna Galeone (Spi), Rocco Potenza (Uila, Pierangelo Galasso (Cisl Fp) e Rossella Mignoli (Filt Cgil) hanno trovato posto tutti i temi più attuali, soprattutto nel Mezzogiorno. Fra i più rilevanti, lo spopolamento, in particolare proprio della Basilicata, le carenze della sanità pubblica e la contrarietà alla sua "crescente privatizzazione", le poche linee ferroviarie ad alta velocità. Diversi sono stati i riferimenti sia alla festa della Liberazione sia alla situazione attuale e al futuro dello stabilimento di Melfi (Potenza) di Stellantis.
Finita la manifestazione a Potenza
La manifestazione unitaria dei sindacati a Potenza si è chiusa con le parole di Landini dal palco.Landini: “Continuare mobilitazione fino ottenere i risultati”
"I provvedimenti decisi dal governo non vanno nella direzione da noi richiesta. Noi continueremo la mobilitazione unitaria e, se non avremo risposte, siamo pronti tutti insieme a continuare la mobilitazione fino a quando non avremo ottenuto i risultati di cui abbiamo bisogno. Per noi la Costituzione non è solo da celebrare per i 75 anni, è il riferimento per cambiare il Paese e fare le riforme. E non permetteremo a nessuno di cambiarla", ha detto ancora Landini, concludendo dal palco la manifestazione del Primo maggio. "Continueremo fino alla vittoria. Non hanno vinto e non vinceranno", ha aggiunto.
Landini: “Non troppo rispettoso fare un Cdm il primo maggio”
"Ho trovato non troppo rispettoso decidere di fare un Consiglio dei ministri il primo maggio. Pensare al lavoro, ai lavoratori, vuole dire mettere al centro il lavoro non un giorno all'anno, ma tutti i giorni", ha detto ancora il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dal palco del Primo maggio.L’intervento di Landini
Sul palco è poi salito Maurizio Landini. "Se vogliamo pensare al futuro del nostro Paese, abbiamo bisogno di una strategia in grado di guardare avanti. E oggi questo non sta avvenendo. La Costituzione dice l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, oggi non è così: oggi è una Repubblica fondata sullo sfruttamento, sulla precarietà, sulla povertà e sul fatto che si può essere poveri anche lavorando. È necessario cambiare le politiche. E fare una battaglia per indicare questa prospettiva", ha detto il segretario generale della Cgil.Sbarra: “Valuteremo le risposte senza preclusioni, ma anche senza fare sconti”
Sbarra, sul palco di Potenza, ha detto ancora: "L'incontro di domenica sera a Palazzo Chigi ha un senso se apre un nuovo cammino stabile verso riforme partecipate. Un solo albero non fa una foresta. Vogliamo credere che l'esecutivo voglia farlo. Ma nel frattempo non staremo fermi. Ecco il perché della nostra mobilitazione unitaria. Non indietreggeremo di un metro. Valuteremo le risposte senza preclusioni, ma anche senza fare sconti. Perché la partita decisiva, per l'Italia e il mondo del lavoro, è adesso che si gioca".Finito il Cdm
Si è concluso a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Approvato il decreto lavoro. GLI AGGIORNAMENTISbarra: “Giorno che unisce le lavoratrici e i lavoratori”
"È un giorno che unisce le lavoratrici e i lavoratori, tutti. Donne e uomini, del Nord e del Sud, di diverse generazioni, di ogni cultura o fede, qualunque sia l'etnia o il Paese di provenienza. Il Primo maggio è anche memoria di tante conquiste sindacali e insieme promessa di un impegno che continua", ha detto ancora Sbarra da Potenza. "Per eliminare lo sfruttamento. Per avanzare sul terreno delle tutele e dei diritti. Per rendere il lavoro, sempre di più, un'attività umana degna. È questo che oggi noi vogliamo affermare. La dignità del lavoro. Il lavoro come partecipazione di ognuno alla crescita della comunità. Lavoro che deve crescere in qualità e quantità. Il cui sviluppo, come ha detto solo due giorni fa il presidente Mattarella, deve essere 'assillo costante' per le istituzioni", ha aggiuntoSbarra: “Se non riparte il Sud, non riparte il Paese”
"Apprezziamo che il governo abbia raccolto la nostra richiesta sul taglio del cuneo, è un segnale importante. Ma insufficiente. Va reso strutturale", ha detto ancora il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. ha poi rilanciato la necessità di investire sul mezzogiorno: "Se non riparte il Sud, non riparte il Paese".Sbarra: “Ripartire dalla centralità del lavoro”
Dopo Bombardieri, sul palco è salito Luigi Sbarra. "Bisogna ripartire dalla centralità del lavoro. Il filo del dialogo con il governo nelle ultime settimane è caduto, con troppi provvedimenti approvati senza coinvolgere le parti sociali. Quel filo deve essere ripreso e rafforzato. Reso stabile e affidabile", ha detto il segretario generale della Cisl. "La qualità e la stabilità del lavoro siano l'assillo costante delle istituzioni, come ha detto il capo dello Stato", ha aggiunto.Bombardieri: si possono trovare altre risorse
"È possibile trovare altre risorse. Magari con gli extraprofitti, tassando le banche, le grandi aziende, le big pharma, o forse lì avete paura? Continuiamo a rivendicare la detassazione degli aumenti contrattuali. Serve recuperare il potere d'acquisto dei salari e oggi sette milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano il rinnovo", ha detto ancora il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel suo intervento. Rivolgendosi al governo, ha ribadito che "la scelta di intervenire sul cuneo fiscale è una novità positiva, ma è una prima risposta, che se non confermata con ulteriori risorse rischia di sparire a dicembre".Bombardieri: “Governo si occupa di lavoro dopo sei mesi dall’insediamento”
"Oggi il governo ha deciso finalmente di occuparsi di lavoro. Peccato siano passati sei mesi dal suo insediamento. Hanno fatto una grande propaganda sul fatto che oggi, giornata di festa, loro lavorano", ha detto ancora il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, dal palco di Potenza. "È l'occasione per ringraziare tutti quei lavoratori e tutte quelle lavoratrici che oggi lavorano e non per scelta, che garantiscono gli ospedali, i pronto soccorso, i servizi, il turismo, le forze dell'ordine. E magari è l'occasione per riconoscere le libertà sindacali che non sono pienamente riconosciute proprio a coloro che sono posti a difesa della sicurezza degli italiani e delle istituzioni democratiche", ha aggiunto.Bombardieri: “Primo maggio di lotta, non di festa”
Il primo leader nazionale a parlare sul palco della manifestazione unitaria dei sindacati a Potenza è stato il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. "Primo maggio di lotta, non di festa, di mobilitazione. Per sottolineare ancora una volta le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani che non hanno lavoro, degli anziani che hanno lavorato una vita e spesso non riescono a vivere sereni. Per ricordare i 75 anni della Costituzione. Antifascista. Come è bene ricordare il sacrificio e il lavoro dei partigiani. Quella lotta diede vita alla nostra Costituzione", ha detto.La Russa: “La strage di chi muore mentre lavora è inaccettabile”
"La cosa più importante di oggi, 1 maggio, era rendere omaggio ai caduti sul lavoro, una delle piaghe che non si riesce a sconfiggere e sulla quale, credo, tutti i partiti e il governo devono prestare ancora più attenzione perché la strage di chi muore mentre lavora è inaccettabile, aldilà di qualunque differenza politica", ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa da Paternò (Ct).
La Russa depone corona di alloro a Paternò
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha deposto una corona d'alloro davanti alla lapide intitolata ai caduti del lavoro all'ingresso del municipio di Paternò (Ct), a fianco a quella dedicata al milite ignoto. Al suo arrivo è stato accolto dalla prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi e dal sindaco di Paternò Nino Naso. Con La Russa c’è il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno. La breve cerimonia è stata scandita dalle note del silenzio.Sbarra: “Se non riparte il Sud, non riparte il Paese”
"Apprezziamo che il governo abbia raccolto la nostra richiesta sul taglio del cuneo, è un segnale importante. Ma insufficiente. Va reso strutturale", ha detto da Potenza il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. Ha anche rilanciato la necessità di investire sul mezzogiorno: "Se non riparte il Sud, non riparte il Paese".Iniziato a Roma il Cdm
È iniziata la riunione del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. All'ordine del giorno il decreto con le nuove misure per il lavoro. GLI AGGIORNAMENTI