Nel porto abruzzese è previsto l'arrivo di 161 persone, dopo le 650 sbarcate ieri a Roccella Ionica, in Calabria. Secondo i dati diffusi dal ministero dell'Interno, ad oggi gli arrivi in Italia sono stati 26.927 a fronte dei 6.543 nello stesso periodo dello scorso anno
Non si fermano gli sbarchi sulle coste italiane. Dopo quello di ieri a Roccella Ionica, in Calabria, dove sono arrivati 650 migranti su un peschereccio partito dalla Libia, è atteso per oggi nel porto abruzzese di Ortona l’attracco della nave Emergency con a bordo altre 161 persone. Da gennaio a oggi, come mettono in luce i dati diffusi dal Viminale, gli arrivi in Italia sono stati 26.927: un dato quadruplicato rispetto ai 6.543 dello scorso anno. Intanto vanno avanti i tentativi di alleggerire l’hotspot di Lampedusa dove al momento si trovano oltre 1.500 ospiti, a fronte di poco meno di 400 posti disponibili. Ieri sono infatti stati trasferiti a Cagliari con un aereo militare settanta dei migranti presenti sull’isola siciliana. A disporlo è stata la prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale.
Oggi un nuovo sbarco a Ortona
L’attracco a Ortona è previsto per le ore 15 ma potrebbe subire un rallentamento a causa delle condizioni meteo. La nave dell’Ong Life Support ha a bordo 161 migranti ovvero 26 donne, tre delle quali in gravidanza, 74 uomini, 52 minori non accompagnati e 9 minori accompagnati di varie nazionalità. La maggioranza è di etiopi, ivoriani e originari della Guinea Conakry, ma vi sono anche somali, nigeriani, sudanesi, camerunensi, oltre a migranti provenienti dal Ciad, dalla Liberia, dal Mali, Gambia, Burkina Faso ed Eritrea. Le possibili condizioni meteo non favorevoli ha reso necessario anche adottare un differente modello organizzativo di accoglienza che dovrebbe prevedere un primo screening sanitario ed i successivi controlli, sia a bordo che a terra, direttamente nel porto subito dopo lo sbarco, contemporaneamente una prima attività di ristoro all'atto dello sbarco. Dopo la prima accoglienza, ha fatto sapere la Prefettura di Chieti, per quanto riguarda la ripartizione delle persone si dovranno attendere le disposizioni del Ministero dell'Interno che tengano conto anche della presenza di numerosi minori non accompagnati.