Piazza della Loggia, Mantovano: "Presidenza del Consiglio sarà parte civile nel processo"

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Il chiarimento del sottosegretario dopo le polemiche in occasione dell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi

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Sembrava che la presidenza del Consiglio dei Ministri non si costituisse parte civile nel nuovo processo sulla strage di piazza della Loggia. Sembrava emergere questo fin dalle prime battute dell'udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi, indagato che non è presente in aula. Oltre alle famiglie delle vittime, si sono costituiti parti civili il Comune di Brescia e le sigle sindacali che avevano indetto la manifestazione il 28 maggio 1974. Ma non Palazzo Chigi. Immediate le polemiche, subito sedate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che è intervenuto con una nota per chiarire la vicenda. (LE DICHIARAZIONI DI SERGIO MATTARELLA - LA COMMEMORAZIONE)

Le dichiarazioni

"La Presidenza del Consiglio non ha ricevuto nessun avviso riguardante la fissazione dell'udienza preliminare del processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, imputati per la strage di piazza della Loggia Brescia. Per questo, l'Avvocatura dello Stato, su mandato della stessa Presidenza del Consiglio, chiederà al Gup di Brescia la rimessione in termini ai fini della costituzione di parte civile, che seguirà non appena la rimessione sarà concessa", le sue parole.

L'arrivo all'aeroporto di Fiumicino di Maurizio Tramonte, condannato definitivamente all'ergastolo per la strage di Piazza della Loggia. Maurizio Tramonte, scortato dagli agenti dello Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza), è stato preso in consenga dagli agenti della Polizia di frontiera aerea e trasferito negli uffici di Polizia giudiziaria per l'espletamento delle formalità dell'arresto sul territorio nazionale.    ANSA/ TELENEWS

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