La frase pubblicata e cancellata, poi le goffe scuse del primo cittadino sardo sulla pagina del Comune, dopo le polemiche: "Sono abituato a scherzare troppo"
"Tutte le donne libere hanno l'obbligo di recarsi nell'ufficio del sindaco a tre ore di distanza l'una dall'altra. Provvedimento da me emanato a Tonara nel 2010 per combattere il calo nascite". E' la triste battuta sessista pubblicata su Facebook dal sindaco di Tonara Pierpaolo Sau, in provincia di Nuoro. Sau, 60 anni, ha scritto la frase commentando un post a tema spopolamento sulla bacheca di Gigi Littarru (ex primo cittadino di Desulo e ora capo dell'opposizione nel consiglio comunale del suo paese). La frase è stata subito cancellata, ma non sono mancate le reazioni di indignazione e l'invito alle dimissioni di Sau. Nemmeno il post di scuse pubblicato precipitosamente dalla pagina social del Comune di Tonara, decisamente goffo, ha migliorato le cose.
Le scuse
"Non utilizzo bene i social e credevo fosse un messaggio diretto unicamente a chi ha scritto il post, da non scrivere ugualmente. Riguardava un episodio e battute di dodici anni fa con presenze femminili nel gruppo, logicamente erano solamente esagerazioni che si formulano in contesti scherzosi dove si gioca al rialzo", scrive Sau. "Purtroppo, come tanti in questa zona difficile, sono abituato a scherzare troppo e vi assicuro che solitamente scherzo sulle mie disgrazie".