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Misseri, sconto di pena per omicidio Sarah Scazzi: "Cella piccola e senza acqua calda"

Cronaca
©Ansa

Accolto il reclamo del difensore. Il contadino di Avetrana uscirà dal carcere 41 giorni prima in virtù del decreto "svuota carceri". L'uomo, detenuto nella prigione di Lecce, continua a ribadire di essere l’unico colpevole della morte della nipote Sarah Scazzi uccisa nel 2010  

 

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Sconto della pena di 41 giorni per Michele Misseri, il 68enne condannato a 8 anni di carcere per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. In virtù del decreto "svuota carceri" il suo legale, l'avvocato Luca La Tanza, ha presentato ricorso accolto il 22 febbraio scorso dal magistrato di sorveglianza di Lecce Stefano Sernia. Lo riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno

Le motivazioni

Quindici pagine di documento con le motivazioni che portano a tale decisione basate sulle precarie condizioni di vivibilità nella struttura penitenziaria del capoluogo salentino, nel periodo che va dal 9 marzo 2017 fino alla fine del 2022. Michele Misseri, spiega la Gazzetta del Mezzogiorno, vive in una cella di 3 metri quadrati in cui non ci sono né la doccia né acqua calda. Secondo un articolo della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo lo spazio necessario per il rispetto dei diritti del detenuto non dovrebbe essere inferiore ai 4 metri quadrati.

 

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Misseri che è detenuto nel carcere di Lecce per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi continua a ribadire di essere l’unico colpevole della morte della ragazzina. Stanno scontando l’ergastolo la figlia Sabrina Misseri e sua moglie Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima. Il contadino di Avetrana invece sta pagando un cumulo pene relativo alla soppressione del corpo della nipote e alla diffamazione nei confronti del suo ex legale Daniele Galoppa e della ex consulente Roberta Bruzzone.

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