Troppo cloro in piscina, 25 intossicati nel veronese

Cronaca
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Le prime indagini riferiscono essersi trattato di un errore umano. Tra le persone coinvolte anche nove bambini che si trovavano nella piscina comunale per un corso di nuoto. Dal Centro Antiveleni dell'ospedale di Verona fanno sapere che sono già stati dimessi 7 bambini e 3 adulti, mentre altri 2 bambini e 3 adulti restano in osservazione. Un quarto uomo rimane ricoverato

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Intossicazione per 25 persone a causa del troppo cloro all'interno di una piscina. E' successo a Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona. Delle persone coinvolte, nove sono bambini tra i 3 e i 6 anni, della scuola materna di Romagnano, frazione del comune di Grezzana (Verona) che stavano facendo un corso di nuoto. Nel complesso, quattro hanno accusato malesseri più seri e sono stati ricoverati in codice giallo negli ospedali di Verona mentre gli altri sono stati curati negli ospedali di Negrar e San Bonifacio. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia. Sono ancora in corso i rilevamenti e la messa in sicurezza della struttura da parte delle squadre Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) dei Vigili del Fuoco e le indagini sono state affidate allo Spisal dell'Ulss 9 Scaligera. Fonti sanitarie rendono noto che dal Centro Antiveleni dell'Azienda Ospedaliera di Verona sono già stati dimessi 7 bambini e 3 adulti, mentre altri 2 bambini e 3 adulti restano in osservazione, un quarto uomo rimane ricoverato.

"Errore umano"

Stando ai primi accertamenti, ci sarebbe un errore umano all'origine dell'intossicazione delle persone che questa mattina si trovavano alla piscina comunale del paese veronese. "Si trattava di un intervento di routine - ha spiegato sindaco del Comune della Lessinia, Claudio Melotti -, la prevista ricarica dei contenitori di cloro e acido solforico per la pulizia, operazione che viene fatta periodicamente in ogni piscina. Durante questo intervento la ditta incaricata della fornitura del servizio ha incrociato i tubi dalla cisterna: l'acido solforico si è mescolato con il cloro generando una reazione chimica, con esalazione di fumi tossici".

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Il sindaco: "Mi scuso, situazione sotto controllo"

Come ha specificato il sindaco, "i fumi dallo scantinato si sono propagati attraverso le bocche di lupo e si sono sparsi nella piscina, intossicando le 25 persone presenti nell'area delle vasche, che hanno causato forti bruciori o problemi respiratori". Melotti ha fatto sapere di essere subito entrato in contatto con il sindaco del paese da cui provenivano i bambini: "Ho già telefonato al mio collega sindaco Arturo Alberti per scusarmi e sincerarmi delle condizioni dei bambini. La situazione è sotto controllo e un plauso va ai Vigili del fuoco, alle forze dell'ordine e ai sanitari che assieme ai nostri volontari della protezione civile sono intervenuti prontamente assicurando tutte le cure necessarie. Ritengo che dopo gli opportuni interventi di bonifica, in pochi giorni la piscina potrà essere riaperta al pubblico".

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