"Spero che la politica ritrovi una sua dimensione e anche un suo limite nelle accuse e nella polemica", ha sottolineato il vicepremier
"Solo pensare che i 10.200 marinai e marinaie della guardia costiera possano deliberatamente scegliere di non salvare qualcuno mentre stanno facendo un lavoro straordinario è qualcosa di disgustoso". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a 24 Mattino su Radio 24. (LO SPECIALE MIGRANTI)
"Spero che la politica ritrovi una sua dimensione e anche un suo limite nelle accuse e nella polemica", ha sottolineato. "Pensare che qualcuno pensi a Salvini che chiama di notte l'Ammiraglio Carlone, comandante della guardia costiera per dire: 'No mi raccomando è partito un barcone, lasciali affondare', è una roba da deficienti".
"L'Ue se ne faccia carico"
"Non ho elementi per sapere se dietro queste partenze ci sia la manina anche di qualche potenza straniera che vuole destabilizzare il continente, ma se così fosse, se fosse un atto di guerra deliberato è chiaro che non può essere l'Italia, Lampedusa, Pozzallo, Gioia Tauro, Cutro da sola ad affrontare questa situazione", ha aggiunto Salvini, a 24 Mattino su Radio 24, sottolineando quindi che con la "Tunisia che è nel caos e la Libia che non trova pace", la comunità internazionale se ne deve "fare carico" ma "penso anche alla Nato".
L'influenza di Mosca in Nord Africa
Nel governo c'è la convinzione che l'influenza russa in Nord Africa sia un motivo in più per potenziare il controllo sul fianco Sud dell'Europa, e c'è l'ipotesi che i flussi di migranti vengano usati come arma ibrida. "La Russia sta creando una bomba migratoria", avverte il leghista Massimiliano Romeo. Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani "molti migranti arrivano da aree controllate dalla Wagner e non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l'Italia". "L'aumento esponenziale" delle partenze, avverte Guido Crosetto, è "in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani". Un problema "evidenziato dagli addetti ai lavori e un'allerta in questo senso era già giunta dai servizi come dal Copasir", precisa poi il ministro della Difesa, a cui arriva anche un pesante insulto in russo (mudak) dal capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin: "Dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci".