In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Margherita Cassano nominata presidente della Cassazione: è la prima donna

Cronaca

Nata a Firenze, ma di origini lucane, nel 1955, è in magistratura dal 1980. È stata votata all'unanimità. Mattarella: "Riconoscimento della sua autorevolezza". Nordio: "Passo in avanti verso l'effettiva parità di genere"

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Per la prima volta il Csm ha nominato una donna presidente della Cassazione. Si tratta di Margherita Cassano, in passato presidente della Corte d'appello di Firenze e attualmente "vice" del presidente uscente della Suprema Corte, Pietro Curzio, a cui subentra. La nomina è stata decisa all'unanimità dal plenum del Csm, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Nel 2020 Cassano è stata la prima donna anche ad accedere ai vertici della Suprema Corte nel delicato incarico di "vice" del presidente. 

La neo presidente: "Magistrato abbia umanità e rispetto degli altri"

"Il ruolo del magistrato non è solo fatto di abilità tecnica ma di umanità, capacità di ascolto, di rispetto profondo degli altri e di comprendere le tragedie umane che si nascondono dietro i singoli casi portati alla nostra attenzione", ha detto Cassano collegandosi, subito dopo la nomina del Csm, con il Palazzo di Giustizia di Firenze dove si tiene la cerimonia del premio intitolato a Tindari Baglione, già procuratore generale nel capoluogo toscano per molti anni. Cassano ha così ricordato Tindari Baglione e fatto "gli auguri ai cinque studenti che hanno ricevuto il premio". 

approfondimento

Atti osceni in luogo pubblico: la proposta per reintrodurre il carcere

Mattarella: "Profilo professionale eccezionale"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al plenum del Csm che ha nominato Cassano ha detto: "Sappiamo tutti che si tratta della prima donna, e se questo aspetto non ha influito sulla nomina, voglio ricordare che 5 giorni fa sono stati ricordati i 60 dalla legge che ha immesso le donne in magistratura ed è quindi un'occasione importante". Poi, dopo aver messo in evidenza "l'eccezionale profilo professionale di Margherita Cassano", il capo dello Stato ha aggiunto che la nuova presidente della Cassazione "ha mostrato doti e attitudine di elevato livello che trovano ulteriore fondamento nelle sue attività di studio e ricerca. Sono certo che il suo contributo sarà prezioso per il Csm. L'unanimità dei consensi di oggi rappresenta il riconoscimento dell'autorevolezza" di Cassano. Mattarella ha sottolineato che "la tempestività dimostrata oggi dal Consiglio superiore della magistratura possa costantemente caratterizzare il mandato consiliare appena iniziato così da assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti".

leggi anche

Cerimonia Csm, Mattarella: indipendenza magistratura è pilastro

Nordio: "Traguardo per donne in magistratura"

Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha voluto dare un messaggio di auguri per congratularsi per la nomina, definita "il traguardo di un percorso iniziato 60 anni fa, con l'ingresso delle prime donne in magistratura e rappresenta un ulteriore fondamentale passo in avanti verso l'effettiva parità di genere. La Presidente Cassano sarà un punto di riferimento per le giovani che sempre più numerose superano il concorso, per prestare un essenziale servizio alla Repubblica". 

approfondimento

Riforma intercettazioni Nordio, chi è pro e chi è contro e perché

Anm: "Guida sicura e autorevole"

Anche l'Anm ha diffuso tramite una nota le sue congratulazioni, sottolineando che "oggi è un gran bel giorno per l'intera Magistratura e per la democrazia del nostro Paese". L'Associazione ha affermato che ora "la Corte di cassazione avrà una guida sicura ed autorevole, nel solco del lavoro fatto da Piero Curzio che si appresta a lasciare l'altissimo ufficio, ricoperto con indiscusso prestigio, nelle mani di chi, come Margherita Cassano, saprà adoperarsi al meglio per una giurisdizione di qualità al servizio dei cittadini e a garanzia dei loro diritti".

leggi anche

Cuffaro, la figlia diventa magistrato: "Ha sconfitto le mie sconfitte"

Il primo incarico alla procura di Firenze nel 1981

Fiorentina di nascita, ma di origini lucane, la nuova presidente della Cassazione ha 67 anni ed è "figlia d'arte". Suo padre Pietro ha presieduto processi chiave durante gli anni bui del terrorismo, come il giudizio bis sull'omicidio del magistrato romano Vittorio Occorsio. E lei stessa è entrata giovanissima nell'ordine giudiziario, a soli 25 anni. Il suo primo incarico è nel 1981 alla procura di Firenze, dove si è fatta subito notare dal capo dell'ufficio e dai colleghi "per attaccamento al servizio, abilità nella conduzione delle istruttorie, quantità e qualità dei provvedimenti redatti e degli affari trattati", come ha attestato in occasione della suo primo avanzamento di carriera il Consiglio giudiziario in un parere reso al Csm. L'anno dopo è entrata a far parte del gruppo specializzato nelle indagini sugli stupefacenti - tema al quale ha dedicato anche pubblicazioni - e sulla criminalità organizzata.

approfondimento

Chi è Margherita Cassano, prima donna presidente di Cassazione

Per sette anni alla Direzione distrettuale antimafia di Firenze

Parallelamente si è occupata anche di omicidi, sequestri di persona, infortuni sul lavoro, reati finanziari e contro la Pubblica amministrazione e reati contro la libertà sessuale. Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, anni in cui ha lavorato fianco a fianco con il procuratore Pier Luigi Vigna. Nel 1998 è stata eletta tra i componenti togati del Csm, con Magistratura Indipendente, il gruppo che rappresenta le toghe moderate, e per quattro anni fa parte della Sezione disciplinare. A fine mandato nel 2003 è approdata in Cassazione, assegnata alla Prima sezione penale, che in seguito presiederà, e dove si è occupta di omicidi e reati di violenza. 

leggi anche

Meloni sulla giustizia: “Nordio si è impegnato su una riforma seria"

Cassano: "Continuo a fare il mio dovere con i piedi a terra"

Nel 2016 il ritorno a Firenze, stavolta come presidente della Corte d'appello, dove è rimasta quattro anni e in cui ha dato un forte impulso all'informatizzazione, al recupero dell'arretrato e alla riduzione dei tempi di definizione dei procedimenti. Nel 2020 è diventata presidente aggiunto della Cassazione e in tre anni ha "scalato" la Suprema Corte. Qualche giorno fa a chi le ha chiesto come si stesse preparando alla presidenza della Cassazione ha detto: "Continuo a fare il mio dovere come ho cercato sempre di fare con i piedi saldamente ancorati a terra, pensando che abbiamo di fronte dei cittadini a cui fornire risposte". 

approfondimento

Csm, il nuovo vicepresidente è il leghista Fabio Pinelli