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Covid, le notizie. XI: "Preoccupato per contagi in Cina, ma la luce è davanti a noi". LIVE

©Ansa

Il presidente cinese ha affermato che la lotta contro il Covid-19 è entrata in una nuova fase, dopo il cambio di strategia di dicembre, e ha chiesto di continuare a perseverare di fronte a tale sfida. In Italia calano i ricoveri, -19% negli ultimi 7 giorni secondo la rilevazione Fiaso. Significativo calo nelle terapie intensive: -44%. Il 20% di questi pazienti risulta non vaccinato e l’80% vaccinato da oltre 6 mesi. L’età media dei non vaccinati in rianimazione è di 66 anni

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Venerdì nuova riunione Ue su contagi Cina e mondo

Nuova riunione venerdì 20 gennaio sul Covid del meccanismo di risposta politica integrata alle crisi (Ipcr), l'organismo politico in seno al Consiglio dell'Ue al quale partecipano i rappresentanti degli Stati membri. L'Ipcr era stato convocato già nei primi giorni dell'anno per coordinare le risposte degli Stati membri alla riapertura in Cina e all'impennata di contagi del virus nel Paese. La nuova riunione avrà in agenda, secondo quanto si apprende da fonti europee, l'aggiornamento sulla situazione epidemiologica in Cina e a livello internazionale, nonché sulle misure concordate lo scorso 4 gennaio e loro attuazione. Il 13 gennaio il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha dato un aggiornamento  sul Covid, soprattutto rispetto alla possibilità che la variante di Omicron XBB.1.5, 'Kraken' diventi dominante nell'arco di uno o due mesi, parlando di una "moderata probabilità", escludendo però segnali su una gravità diversa di Kraken rispetto agli altri sottolignaggi.
- di Redazione Sky TG24

Report Fiaso, ricoveri ancora in calo, -19% nell’ultima settimana

Calano ancora i ricoveri Covid, -19% negli ultimi 7 giorni. E' la quinta settimana con il segno negativo (-9% una settimana fa), che riguarda sia i ricoveri ordinari (-17%) che le terapie intensive (-44,4%). È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere del 17 gennaio 2023. Scende al 39% la percentuale dei pazienti ricoverati 'per Covid', con insufficienza respiratoria o polmonite. E' il primo calo - evidenzia Fiaso - dopo tre settimane di crescita. Si tratta ancora di pazienti al 76% vaccinati da più di sei mesi, con una età media di 74 anni e nella gran parte affetti da altre patologie. Arriva al 61% la percentuale dei ricoverati 'con Covid', ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. Il 70% di loro è ricoverato in “bolle”, ovvero stanze di isolamento individuate nei reparti ospedalieri per i positivi che devono curare principalmente altre patologie. Si registra un significativo calo nelle terapie intensive: -44%. Il 20% di questi pazienti risulta ancora non vaccinato e l’80% vaccinato da oltre 6 mesi. L’età media dei non vaccinati in rianimazione è di 66 anni. 
- di Redazione Sky TG24

Minelli: "Strada ancora lunga per vaccino spray efficace"

"Si guarda con grande attenzione ai vaccini intranasali Covid-19 che dovrebbero essere in grado di generare risposte anticorpali bloccanti il virus, proprio in quei distretti corporei che quest’ultimo utilizza per entrare nell’organismo umano, senza generare significative risposte sistemiche. Il condizionale, tuttavia, s’impone nel momento in cui non univoche sembrano essere le risultanze delle valutazioni preliminari al momento disponibili, dalle quali non si evincono elementi di certezza relativi alla reale induzione, da parte dei vaccini topici, di un’immunità realmente sterilizzante capace di coinvolgere, oltre agli anticorpi IgA presenti nelle mucose respiratorie, anche i linfociti T di memoria residenti nei tessuti e capaci di conferire protezione valida su una malattia che, pur partendo dall’albero respiratorio, abbiamo conosciuto e temiamo come patologia sistemica"
- di Redazione Sky TG24

Ciccozzi: "Dati non mentono, siamo ai titoli di coda"

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana che va dal 6 al 12 gennaio, evidenzia un calo di tutti i dati Covid: -38% contagi e -25,7% morti in 7 giorni. "I dati scientifici non mentono mai, siamo ai titoli di coda del virus e alla sua endemizzazione". Lo evidenzia all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, commentando il report Gimbe. "Abituiamoci a vedere piccole ondate con pochi casi, ma non stagionalità. Se rimane la 'Omicron family' - sottolinea - dovremo occuparci di altro perché la situazione è sotto controllo, ma è comunque importante sempre monitorare con il sequenziamento random".
- di Redazione Sky TG24

Schillaci: "Secondo booster per 5,7 mln, contrastare disinformazione su vaccini"

Sono 5,7 milioni gli italiani che, a ieri, hanno fatto il secondo booster, "il 30,17% della popolazione potenzialmente oggetto". Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella replica in Commissione Sanità e Lavoro, ribadendo il suo "impegno a favorire un'attività di informazione e comunicazione che metta al centro le esigenze dei cittadini in riferimento alle sfide future del Ssn e contrastare la disinformazione, con una maggiore collaborazione con le professioni sanitarie, le società scientifiche, le associazioni di pazienti e il volontariato, le Regioni e province autonome e gli enti Ssn". "La vaccinazione, la sua valenza come strumento di prevenzione e il senso di responsabilità degli italiani dimostrato in occasione della massiccia adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 - sottolinea Schillaci - hanno permesso di tornare a vivere senza le limitazioni del passato. Tuttavia - avverte - non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per proteggere la salute delle persone fragili e degli anziani.
- di Redazione Sky TG24

Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti

I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO

- di Redazione Sky TG24

Cina, studio stima 36mila morti al giorno durante il Capodanno

Un picco di 36mila morti al giorno a causa del Covid è previsto in Cina durante le festività di Capodanno, durante le quali moltissime persone si sposteranno da una parte all'altra del Paese agevolate anche dall'allentamento delle restrizioni. E' quanto indica uno studio della società di previsioni britannica Airfinity, che aumenta di 11mila decessi al giorno una precedente ricerca del 29 dicembre. Un balzo che, se confermato, dimostrerebbe come siano altissimi i ritmi del contagio nel Paese asiatico. L'aggiornamento si basa sui dati delle province della Cina combinati con i tassi di mortalità osservati dopo la prima revoca delle restrizioni in altri Paesi in cui era in vigore la politica 'Zero Covid'.
- di Redazione Sky TG24

Covid, effetti anche sulla pelle: macchie, dermatiti ed eruzioni cutanee

Anche un forte prurito può essere la manifestazione del contagio da coronavirus: dermatiti, eczemi e rash cutanei sono sintomi dell’infezione per un quarto dei contagiati, in particolare le donne, e possono manifestarsi anche dopo la guarigione: cosa fare per gestirli al meglio. LO STUDIO

- di Redazione Sky TG24

Portogallo, al via la vaccinazione per i più giovani

È partita da ieri, in Portogallo, la campagna per la quarta dose del vaccino anticovid destinata ai cittadini fra i 18 e i 49 anni. Tuttavia, la Direzione generale della salute (DGS), l'organo di consulenza tecnico-scientifica del ministero, mantiene una posizione neutrale sul vaccino alle persone sotto i 50 anni senza malattie pregresse, ossia non lo sconsiglia né lo raccomanda, sottolineando come la priorità del ministero sia quella di vaccinare gli anziani e i soggetti a rischio. Questa era anche la posizione della commissione di periti che la DGS ha consultato prima di avviare la nuova fase di vaccinazione. Questa commissione ha infatti concluso che non esiste alcuna controindicazione sul vaccino attualmente in uso, i cui rischi collaterali restano molto rari, ma non ha riscontrato neanche dei "benefici clinici significativi" rispetto all'obiettivo della campagna, ovvero la riduzione delle forme gravi di malattia e i decessi, che in questa fascia d'età sono di per sé assai rari. Tale obiettivo invece rimane per i soggetti in età superiore ai 50 anni, i quali non dovrebbero essere pregiudicati, auspicano i periti, da eventuali carenze di dosi ora che la vaccinazione viene estesa a una fascia di popolazione più ampia. Le stesse fonti ministeriali fanno inoltre sapere che, anche tra i più anziani, l'adesione alla recente campagna vaccinale è diminuita, pur rimanendo abbastanza alta: il 78% degli ultraottantenni e l'81% dei settantenni risultano vaccinati con la quarta dose, ma le percentuali calano tra i sessantenni (63%) e i cinquantenni (41%). 
- di Redazione Sky TG24

Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms

Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO

- di Costanza Ruggeri

La pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science

Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA

- di Costanza Ruggeri

Long Covid, studio rivela che tra i sintomi ci sono anche perdita di capelli e calo libido

Un nuovo studio coordinato dall'Università di Birmingham e pubblicato su Nature Medicine ha indicato 62 sintomi associati a Covid-19 fino a 12 settimane dall'infezione. Tra quelli più frequenti ci sono anosmia (perdita dell'olfatto), mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. Ma anche amnesia, aprassia, incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Individuati anche gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a maggior rischio di sviluppare long Covid. LA RICERCA

- di Costanza Ruggeri

Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia

A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA

- di Costanza Ruggeri