Chi è Giovanni Luppino, fiancheggiatore e autista incensurato del boss Messina Denaro

Cronaca

Un uomo riservato e di poche parole. Una fedina penale pulita. Uno sconosciuto che come attività principale aveva la coltivazione e il commercio di olive, ora, dopo l'arresto del super-latitante a Palermo, è accusato di favoreggiamento

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Agricoltore sin da giovane, Giovanni Luppino, 59 anni, era alla guida dell'auto che ha condotto il super latitante Matteo Messina Denaro alla clinica La Maddalena di Palermo, dove poi è stato catturato. Un volto nuovo per gli inquirenti: perché Luppino (che non ha nessuna parentela col boss in carcere Franco Luppino) non era mai stato coinvolto in operazioni antimafia. Un incensurato insospettabile che è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento. "Gli accertamenti sono appena partiti. L'uomo che lo accompagnava è, come si dice, un perfetto sconosciuto" ha detto il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio de Lucia,  durante la conferenza stampa sull'arresto del boss mafioso. (L'ARRESTO DEL BOSS MATTEO MESSINA DENARO: LO SPECIALE)

 

Agricoltore incensurato

La sua attività principale era coltivare la terra e, negli ultimi anni, si era dedicato al commercio delle olive del tipo "cultivar Nocellara del Belìce". Un comparto che genera milioni di euro tramite magazzini d'ammasso sul territorio di Campobello di Mazara e Castelvetrano. E Luppino era diventato uno degli intermediari tra i produttori e i grossi acquirenti provenienti dalla Campania. Un settore, quello del mercato delle olive, sul quale si sono accesi spesso i riflettori dopo le proteste degli agricoltori: gli intermediari, di fatto, impongono il prezzo da pagare ai produttori. Luppino, proprio per incrementare questa nuova attività, in una zona periferica della città aveva aperto uno stabilimento gestito ancora oggi insieme ai figli. Per i carabinieri del Ros sarà ora necessario capire il ruolo sia di Giovanni Luppino nella latitanza di Matteo Messina Denaro. 

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