Caso del bimbo a Ventimiglia, Procura: "Le gravi lesioni non sono legate a maltrattamenti"

Cronaca

Il piccolo era stato trovato ferito la mattina dello scorso 19 dicembre. Al momento sono indagati il compagno della nonna, per lesioni gravissime, e la donna in concorso. Ma la nota diffusa dal Procuratore di Imperia spiega che le gravi lesioni non possono essere attribuite alle percosse confessate dagli indagati

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Si infittisce il caso del bimbo di sei anni, trovato ferito a Ventimiglia la mattina del 19 dicembre scorso e per il quale sono indagati la nonna del piccolo e il compagno di lei, accusato di averlo maltrattato. Il procuratore della Repubblica di Imperia, che indaga sul caso, ha diramato una nota per spiegare che “gli accertamenti sinora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento”. La nota stampa è stata diramata “anche al fine di far cessare la costante diffusione mediatica di immagini dei luoghi privati e delle persone coinvolte (persino dei minori), situazione che può concretamente pregiudicare la genuinità dell’acquisizione delle prove”.

Troppe ricostruzioni fuorvianti

“Si ritiene, pur nel rispetto del segreto di indagine, - precisa la nota - di dover indicare alcuni elementi attualmente acquisiti con ragionevole attendibilità, onde disincentivare rappresentazioni decisamente fuorvianti degli eventi”.

L ingresso del pronto soccorso del policlinico Umberto I dove la notte scorsa alcuni manifestanti No Vax hanno danneggiato alcune porte e stanze, Roma 10 ottobre 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

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Ciò, precisa il procuratore “ovviamente non esclude in radice che condotte lesive volontarie possano essersi realizzate in epoca antecedente, tema investigativo questo in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione. Un apporto decisivo per l’accertamento dei fatti, com’è ampiamente prevedibile, potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile”.

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