"Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia". Così il ministro della Salute, Schillaci che riferirà nelle prossime ore in Senato. "I positivi al Covid che provengono dalla Cina verranno posti in quarantena", ha poi riferito il ministro al termine del Consiglio dei Ministri. Anche gli Usa dal 5 gennaio chiederanno test negativo a chi proviene dal paese asiatico
In Italia dilaga la sottovariante Cerberus: ora è al 64%
La flash survey dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), relativa al 13 dicembre sulle varianti del Sars-CoV-2 rivela che la variante Omicron raggiunge il 100%. Tra i suoi sottolignaggi corre Cerberus, che è segnalata in "significativo aumento” nel nostro Paese (da 30,7% a 64,1%). Invece l’Oms spiega che a livello globale continua l’ascesa di Centaurus.
D'Amato: "Se necessario protocolli Covid per rischio elevato"
"Se necessario metteremo in atto tutte le iniziative previste dall'Unità di Crisi per lo scenario di rischio elevato. È stato un errore sottovalutare le notizie che provenivano da giorni dalla Cina". Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato che domani si recherà all'aeroporto di Fiumicino per seguire la ripresa delle operazioni di testing sui passeggeri provenienti dalla Cina.
D'Amato: "Tutto pronto a Fiumicino per test a passeggeri da Cina"
"È tutto pronto per l'attività di testing dei passeggeri proveniente dalla Cina. Le nostre squadre coordinate dall'Istituto Spallanzani già al alba saranno presenti all'Aeroporto internazionale di Fiumicino. I casi positivi saranno sequenziali e posti in isolamento fiduciario. Fiumicino e stato il primo hub europeo ad eseguire i tamponi in aeroporto conquistando il premio di scalo più sicuro al mondo. Durante la giornata mi recherò a Fiumicino per seguire le operazioni e ringraziare gli operatori. Se necessario metteremo in atto tutte le iniziative previste dall'Unità di Crisi per lo scenario di rischio elevato. È stato un errore sottovalutare le notizie che provenivano da giorni dalla Cina". Lo afferma in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.
Apple, l’ondata di Covid in Cina minaccia i conti: rischio calo produzione e domanda
L’azienda realizza un quinto dei ricavi dalle vendite nel Paese e, soprattutto, assembla lì più del 90% dei suoi iPhone. La mancanza di lavoratori a causa del boom dei contagi e il calo delle richieste rischia di interrompere la serie positiva di 14 trimestri consecutivi di aumento dei ricavi. Problemi anche per Tesla, che ha sospeso sabato - con un giorno di anticipo rispetto al previsto - la sua produzione nell'impianto di Shanghai. COSA SAPERE
Crisanti: "Tamponi a passeggeri Cina non fermano virus ma urge foto varianti"
"Se l'obiettivo dei tamponi" obbligatori per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia "è di proteggere l'Italia dal virus chiaramente è totalmente inutile: 50 casi in più o in meno censiti non fanno nessuna differenza. Se questa attività di fare tamponi non viene associata al sequenziamento è totalmente inutile. La cosa che ci interessa sapere è se quelle che arrivano dalla Cina sono varianti diverse". A sottolinearlo all'Adnkronos Salute è il microbiologo e senatore Pd Andrea Crisanti, commentando i contenuti dell'ordinanza disposta dal ministro della Salute Orazio Schillaci. L'esperto spiega che l'obiettivo di un'operazione simile può essere solo avere una foto delle varianti che potrebbero essere importate dalla Cina, non certo fermare il contagio. "Se sono varianti diverse - dice Crisanti - allora la seconda cosa che ci interessa è bloccarne la trasmissione in Italia e in quel caso sicuramente i tamponi antigenici non sono adatti". In ogni caso, precisa, "i test antigenici non sono adatti a fare il sequenziamento. Quando si dice che si fanno i tamponi antigenici e il sequenziamento si racconta una balla. Per fare il sequenziamento bisogna fare i tamponi molecolari, raccoglierli in un modo completamente diverso". In definitiva, chiarisce Crisanti, "fare i tamponi in questo momento non ha nessun senso epidemiologico dal punto di vista del controllo. Ha soltanto un significato di sorveglianza: capire prima di tutto l'entità del problema, in primo luogo, e capire se ci sono delle varianti diverse. Ed è chiaro che in queste condizioni il tampone antigenico da solo è lo strumento sbagliato, perché non permette di sequenziare e non ha la sensibilità per catturare tutti i casi. Ok dunque l'antigenico" come primo passo, "ma poi in caso di positività serve fare un prelievo per il sequenziamento. E così sapremo se non altro se le varianti che si trasmettono in Cina e che eventualmente vengono importate in Italia sono pericolose o meno".
Fine politica 'zero-Covid' in Cina, Macron vuole misure di protezione per i francesi
Dopo l'annuncio della fine della politica 'zero Covid' in Cina, il presidente francese "Emmanuel Macron ha chiesto al governo di riflettere all'adozione di misure di protezione dei francesi" e di verificare a livello nazionale ed europeo. A riferirlo è l'Eliseo citato da Bfmtv. "Per il momento, ha chiesto di guardare e di preparare delle proposte per i prossimi giorni", precisa la presidenza francese.
Giappone, obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina
I viaggiatori provenienti dalla Cina saranno obbligati a fare un tampone a partire da venerdì 30 dicembre. I positivi dovranno sottoporsi ad una quarantena di 7 giorni. Lo ha deciso il premier nipponico Fumio Kishida.
Crisanti: "Da Cina zero informazioni, governo si attivi per capire quadro"
"La situazione cinese" sul Covid "è caratterizzata da una totale mancanza di informazioni. Questo è l'aspetto fondamentale. Ciò che sicuramente si sa è che il vaccino cinese non funziona, e che i cinesi hanno allentato le misure. Quindi in questa situazione, con una popolazione non immunizzata o adeguatamente protetta, è chiaro che assistiamo a un livello di trasmissione elevatissimo. Non sappiamo poi nulla sull'incidenza di casi gravi e mortali. Penso dunque che il Governo italiano la prima cosa che dovrebbe fare è chiamare l'ambasciatore e chiedere cosa sta succedendo in Cina". A evidenziarlo all'Adnkronos Salute è il microbiologo e senatore del Pd, Andrea Crisanti, commentando l'ondata di contagi in corso nel gigante asiatico e l'assenza di informazioni precise sui dettagli di questa ondata. "La prima cosa da fare, a mio avviso, è cercare di capire cosa sta succedendo - osserva - Bisognerebbe attivare tutti i canali della Farnesina ed eventualmente anche convocare l'ambasciatore cinese e chiederglielo. Perché, in assenza di informazioni, queste sono misure rese così al buio". E' importante cercare di avere un quadro realistico di come sta andando Covid in Cina, incalza Crisanti, "perché durante le prima epidemia in qualche modo tutti si sono fidati di un Paese che voleva accreditarsi come uno Stato che applicava delle misure di sanità pubblica trasparenti e tra le altre cose aveva controllato con successo l'epidemia della Sars. Ma adesso, sulla base di tutto quello che è successo, penso che la prima cosa sia ottenere informazioni affidabili".
Carfagna: "Obbligo tampone da Cina scelta severa che desta allarme"
''Una scelta seria, rigorosa e severa, che desta allarme e preoccupazione perché ci induce a pensare che la situazione è da tenere sotto controllo''. Cosi Mara Carfagna, presidente di 'Azione' ed ex ministro del Sud, commenta con l'Adnkronos l'obbligo di tampone imposto dall'ordinanza Schillaci per chi arriva dalla Cina in Italia.
''E' una decisione -sottolinea Carfagna- che va in assoluto contrasto con le norme che verranno approvate in queste ore qui in Aula, alla Camera, che prevedono il reintegro dei medici no vax, la sospensione delle sanzioni per chi non si è vaccinato e anche l'abolizione del green pas per l'ingresso nelle Rsa o comunque nelle strutture ospedaliere. E' una decisione molto severa e pesante, che ci fa capire come il livello di allarme sia molto alto''. Una ''scelta", che, "come quelle adottate dal governo Draghi nel pieno della pandemia", "serve a tutelare la salute pubblica e nello stesso tempo desta molta preoccupazione''.
''E' una decisione -sottolinea Carfagna- che va in assoluto contrasto con le norme che verranno approvate in queste ore qui in Aula, alla Camera, che prevedono il reintegro dei medici no vax, la sospensione delle sanzioni per chi non si è vaccinato e anche l'abolizione del green pas per l'ingresso nelle Rsa o comunque nelle strutture ospedaliere. E' una decisione molto severa e pesante, che ci fa capire come il livello di allarme sia molto alto''. Una ''scelta", che, "come quelle adottate dal governo Draghi nel pieno della pandemia", "serve a tutelare la salute pubblica e nello stesso tempo desta molta preoccupazione''.
Covid, A. Fontana: "Fondamentale capire se siamo di fronte a nuova variante"
"È fondamentale capire se siamo di fronte a qualche nuova variante di Covid per la quale non siamo protetti. Domani avremo i risultati del sequenziamento, grazie al quale non solo l’Italia, ma tutto il resto del mondo, potrà avere un’idea più precisa di ciò che sta accadendo in Cina e adottare i provvedimenti più appropriati". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando degli esiti dei tamponi effettuati nelle ultimi giorni sui passeggeri atterrati dalla Cina all'aeroporto di Malpensa, che sono attesi nelle prossime ore. "La differenza tra chi fa campagna elettorale, accendendo polemiche pretestuose, e chi lavora per il bene dei lombardi è tutta qui: loro parlano, noi facciamo" conclude Fontana.
Miozzo (ex Cts): "Tampone per arrivi da Cina ha senso, serve sorveglianza"
La scelta del ministro della Salute di un'ordinanza per obbligare i passeggeri dei voli in arrivo dalla Cina ad un tampone antigenico Covid-19 "non mi stupisce e ha un senso. Le informazioni che arrivano dalla Cina sono preoccupanti. Dall'esperienza che ho avuto ogni azione di attivazione della sorveglianza del territorio deve andare di pari passo con una strategia più complessa, dobbiamo essere attenti e preoccuparci di una pandemia che anche in Italia non è ancora risolta". Così all'Adnkronos Salute il professor Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, il Comitato tecnico scientifico.
Covid Lazio, D'Amato: "Tamponi gratis da medici di famiglia prorogati"
"La proroga durerà fino al 31 marzo e poi si procederà ad una nuova verifica secondo l'andamento epidemiologico", ha fatto sapere l'assessore alla Sanità".
Falsi vaccini Covid, indagate Madame e Camila Giorgi: le dichiarazioni della dottoressa
Oltre alla cantante e alla tennista indagati anche infermieri e medici. Le ammissioni della dottoressa Daniela Grillone Tecioiu: "L'ho fatto per tutelare la salute dei pazienti".
Esperta Oms: "Ecco perché boom casi Cina, e continueremo a vedere ondate"
"Ci sono molte ragioni per questa ondata Covid che stiamo vedendo in Cina, ma anche altrove. Molte delle restrizioni in tutto il mondo sono state allentate e Omicron, l'ultima variante di preoccupazione" di Sars-CoV-2 "è la variante più trasmissibile che abbiamo visto finora, comprese tutte le sue sottovarianti che sono in circolazione, e ce ne sono 500". Quindi "continueremo a vedere ondate di infezione in tutto il mondo". A fare il punto è l'epidemiologa Maria Van Kerkhove, Technical Lead per Covid-19 dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
L'esperta posta sul suo profilo Twitter un video, registrato dopo l'ultimo media briefing dell'Oms, e analizza le ragioni dell'esplosione di contagi che si sta osservando nel gigante asiatico, spiegando quale può essere la risposta dei governi a nuovi rialzi nei casi Covid. "Abbiamo sicuramente assistito a un calo dell'impatto di Covid-19 nell'ultimo anno, perché abbiamo l'immunità a livello di popolazione che sta ora aumentando ed è ciò che dobbiamo fare in tutti i Paesi, compresa la Cina: aumentare la copertura vaccinale in coloro che sono più a rischio, over 60, immunocompromessi, persone con patologie di base, e i nostri operatori in prima linea. La grande preoccupazione ovviamente che abbiamo con la Cina è l'aumento delle segnalazioni di malattie gravi".
Quanto alle sottovarianti che stanno circolando, Kerkhove spiega che la situazione al momento non è dissimile nelle varie aree del mondo: "Di gran lunga i sottolignaggi dominanti di Omicron che stanno circolando sono i sottolignaggi di Omicron 5 (BA.5). Questo è vero anche in Cina: vediamo BQ.1", nota sui social come Cerberus, "BF.7", la cui presenza è stata segnalata in misura significativa in diverse città cinesi, "entrambe sottovarianti di BA.5 - elenca l'esperta - ma la Cina ha anche BA.2.75", Centaurus, "e ha anche rilevato XBB", Gryphon.
L'esperta posta sul suo profilo Twitter un video, registrato dopo l'ultimo media briefing dell'Oms, e analizza le ragioni dell'esplosione di contagi che si sta osservando nel gigante asiatico, spiegando quale può essere la risposta dei governi a nuovi rialzi nei casi Covid. "Abbiamo sicuramente assistito a un calo dell'impatto di Covid-19 nell'ultimo anno, perché abbiamo l'immunità a livello di popolazione che sta ora aumentando ed è ciò che dobbiamo fare in tutti i Paesi, compresa la Cina: aumentare la copertura vaccinale in coloro che sono più a rischio, over 60, immunocompromessi, persone con patologie di base, e i nostri operatori in prima linea. La grande preoccupazione ovviamente che abbiamo con la Cina è l'aumento delle segnalazioni di malattie gravi".
Quanto alle sottovarianti che stanno circolando, Kerkhove spiega che la situazione al momento non è dissimile nelle varie aree del mondo: "Di gran lunga i sottolignaggi dominanti di Omicron che stanno circolando sono i sottolignaggi di Omicron 5 (BA.5). Questo è vero anche in Cina: vediamo BQ.1", nota sui social come Cerberus, "BF.7", la cui presenza è stata segnalata in misura significativa in diverse città cinesi, "entrambe sottovarianti di BA.5 - elenca l'esperta - ma la Cina ha anche BA.2.75", Centaurus, "e ha anche rilevato XBB", Gryphon.
Covid, Ricciardi: "Da Cina rischio nuove varianti"
Lo ha dichiarato Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica. "Una variante più contagiosa di Omicron è difficile, siamo già a livelli record. Il pericolo è che ne nasca una più patogenica", ha aggiunto.
Speranza: "La strategia di Meloni sul Covid è fallita"
"La strategia della Meloni di far finta che il Covid non esiste più e che tutto sommato dei vaccini si può fare a meno mi pare fallita. Come sempre la realtà è più forte della comunicazione". Lo afferma l'ex ministro della salute e segretario di Articolo Uno, Roberto Speranza, conversando con l'Ansa fuori Montecitorio.
">https://twitter.com/msgelmini/status/1608137593941643265">
Covid, Francia: "Pronti a prendere tutte le misure utili con l'Ue"
Il governo francese, che assicura di "seguire con molta attenzione l'evolversi della situazione in Cina", di fronte all'esplosione di casi di Covid-19 si dice "pronto a studiare tutte le misure utili che potrebbero essere attuate di conseguenza, in collaborazione con i partner europei della Francia, e all'interno del quadro giuridico che esiste oggi". Lo precisa il ministero della Salute francese.
Cina, i sospetti sulla nuova sottovariante XBB
I sospetti si accentrano sulla sottovariante XBB.1.5 del virus SarsCoV2, nota anche come Gryphon: potrebbe essere questo recente membro della famiglia Omicron fra le cause dell'impennata dell'epidemia di Covid-19 in Cina, accanto al rilascio delle misure di restrizione. Si tratta al momento solo di un'ipotesi, dice all'ANSA il virologo Francesco Broccolo, dell'Università del Salento, ma le coincidenze sono molte. La stessa sottovariante, fra le ultime arrivate dell'ormai vastissima famiglia della variante Omicron, sembra infatti collegata al recente aumento dei ricoveri per Covid-19 negli Stati Uniti e in particolare a New York, dove la sottovariante XBB.1.5 è aumentata del 140% nell'ultimo mese registrando un tasso di ricovero ospedaliero Covid più alto, superiore rispetto a quello dell'ondata di Covid dell'estate 2021, dovuta alla variante Delta. "E' vero che in Cina si è passati in breve tempo da una politica di restrizione severa a un'apertura improvvisa, ma è anche vero che la popolazione ha ricevuto un vaccino, il Sinovac, con una somministrazione pari a 241 dosi per 100 abitanti, pari a quella del Regno Unito", osserva. Il vaccino si è dimostrato efficace al 66% nel proteggere dal contagio, dell'88% dai ricoveri, del 90% contro le forme gravi della malattie e dell'86% contro i decessi, secondo i dati recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine. Se la situazione dei vaccini non basta a spiegare l'incremento dell'epidemia in Cina, non è sufficiente nemmeno la fine delle restrizioni: "sta accadendo qualcosa di molto importante, il numero decessi per Covid è incontrollabile e finora - osserva Broccolo - si è solo accennato alla possibilità che circolino una o più nuove varianti".
Lopalco: "La Cina si trova in una tempesta perfetta"
"La Cina si trova in una sorta di tempesta perfetta, senza potere più sostenere quei lockdown pazzeschi in cui si mettevano in quarantena intere città, e, dall'altra parte, coi virus della famiglia Omicron che si sono trovati liberi di circolare e hanno trovato terreno fertile, con una popolazione completamente suscettibile". A parlare, ospite della trasmissione di Rai Radio1 'Radio1 Box', è l'epidemiologo e docente universitario Pierluigi Lopalco. "Loro hanno una bassa copertura vaccinale - ha proseguito il medico riferendosi alle misure adottate in Cina contro il Covid - sicuramente anche tra gli anziani, e non hanno utilizzato i nostri stessi vaccini". Secondo l'esperto, la stima di 250 milioni di casi entro la fine del mese "è molto verosimile: se è vero che chi arriva dalla Cina è positivo al 50%, vuol dire metà della popolazione cinese ora sta incubando o sta avendo un contatto con questo virus molto contagioso". Quanto alle varianti, l'epidemiologo ha osservato che "per ora è probabile che questa ondata pandemica sia ancora sostenuta dalla famiglia Omicron, una famiglia di sottovarianti. Il timore è quello che Omicron possa sviluppare ulteriori varianti ma ora questo allarme non esiste". Infine, sui tamponi fatti negli aeroporti, Lopalco ha spiegato che "il senso di quei tamponi è monitorare la circolazione del virus, non bloccare le persone alla frontiera. Il virus circola anche qui ma noi siamo ben protetti, dalla vaccinazione e dalle precedenti ondate pandemiche. I tamponi insomma sono fatti per individuare precocemente una eventuale nuova variante".