Il Grande Fiume è ancora ferito. L' emergenza è finita, ma manca quasi un miliardo di metri cubi d'acqua. Ingenti i danni causati dalla siccità
LA SETE DEL PO - LO SPECIALE DI QUESTA ESTATE DI SKY TG24
È tornato navigabile il Po. Il livello dell'acqua lo consente ma la portata del grande fiume anche a dicembre solitamente uno dei mesi più piovosi, rimane inferiore alla media degli ultimi 20 anni. Le piogge di queste settimane non sono bastate a uscire dalla crisi della siccità. A Boretto in provincia di Reggio Emilia dentro l'alveo del fiume non c'è acqua. La portata del fiume è sopra i livelli minimi, ma aldisotto delle medie storiche. A preoccupare è soprattutto la situazione delle falde: da un 35 al 50% in meno di quello che dovrebbe essere normalmente in questo momento.
Stress idrico
I fenomeni estremi sono sempre più frequenti, piogge intense e concentrate in poche ore, lunghi periodi senza precipitazioni. Una nuova normalità che avverte l'Autorità Distrettuale del Po, pone in primo piano per il fiume la questione sicurezza. "Queste situazioni di stress idrico possono anche influire non poco sulle strutture, ad esempio di difesa come quelle degli argini” dichiara l’ente. “Come Autorità di Distretto abbiamo proposto ormai da 5 anni un progetto di manutenzione straordinaria che di circa 500 milioni per consolidare le arginature del fiume Po, e riteniamo che questo progetto non sia più solo un progetto di manutenzione ma diventi proprio un progetto fondamentale proprio in quell'ottica di adattamento climatico" conclude l’AIPO.