Covid, si ammala al lavoro e muore: famiglia risarcita dall'Inail con 400mila euro

Cronaca
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La vittima è un farmacista di Bari. I suoi parenti hanno ricevuto un indennizzo dall’Inail perché l’uomo ha contratto la malattia sul posto di lavoro

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Ha perso la vita a soli 46 anni a causa del Covid, contratto mentre lavorava, e i suoi parenti hanno ottenuto un risarcimento dall'Inail di 400mila euro. A raccontare la vicenda è Luigi De Rossi, uno dei responsabili dell’associazione Giustitalia alla quale si è rivolta la famiglia del farmacista. Da quello che si apprende i suoi famigliari avevano richiesto all’Inail un risarcimento di oltre un milione di euro. “È partita una attenta istruttoria legata proprio al tracciamento dei contatti – ha spiegato De Rossi al Messaggero – dalla quale è stato confermato che l’uomo aveva contratto la malattia sul posto di lavoro, in una farmacia nel centro della città, da un collega che era risultato positivo e che fortunatamente è riuscito a salvarsi”. L’associazione Giustitalia, che si occupa tra le altre cose di infortuni sul lavoro, ha inoltrato una richiesta indennitaria/risarcitoria per conto degli eredi di oltre mezzo milione di euro.

Primo caso in Puglia

Da un milione di euro gli eredi hanno chiuso a 400mila euro dopo una transazione. “Si tratta – precisa De Rossi – di un indennizzo, non di un vero e proprio risarcimento secondo il principio che la malattia è stata contratta sul lavoro. Ci sono cause simili anche in altre regioni, come ad esempio a Napoli o Roma, ma in Puglia risulta essere la prima".

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