Occorre essere muniti di documento di identità in corso di validità, della ricevuta di iscrizione alla prova e della ricevuta di pagamento in copia originale. Fondamentale rileggere il bando dell'università di riferimento per ulteriori dettagli
È il giorno del test per l’accesso ai corsi di laurea per le Professioni sanitarie, con la prova che scatta alle 13. L'esame è composto da 60 quesiti, suddivisi in modo diverso tra logica, biologia, cultura generale, chimica, matematica e fisica. Ad ogni risposta corretta, sbagliata o non data sarà attribuito un preciso punteggio. Ma cosa occorre portare all’esame?
Cosa portare al test
Va subito sottolineato che la cosa fondamentale è rileggere il bando dell’università a cui ci si è iscritti per sostenere la prova. Ogni ateneo, infatti, può disporre le proprie regole e definire quali oggetti si possono portare in aula e quali no. Ad ogni modo, ci sono anche indicazioni che valgono per tutti. La prima è quella di presentarsi al test con il proprio documento di identità, in corso di validità. Va ricordato che il documento che si porta deve essere lo stesso di quello presentato per iscriversi al test. Occorre poi avere la ricevuta di iscrizione al test di Universitaly. Indispensabile anche la ricevuta di pagamento dell’iscrizione, in copia originale. In diverse università viene richiesta anche un’autocertificazione Covid-19 che si può scaricare o da Universitaly o dal sito dell’ateneo di riferimento. In molti atenei è poi richiesta anche la mascherina FFP2. Si possono portare in aula anche un orologio da polso (analogico) e bottigliette d’acqua.
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Cosa non si può portare
Non si possono invece portare smartphone o smartwatch, cellulari, tavola periodica degli elementi, fogli di brutta e calcolatrice. Esclusi anche manuali, testi, fotocopie, appunti e qualsiasi tipo di materiale di consultazione. Se non si rispettano queste regole, si rischia l’annullamento della prova.