Giornata internazionale del lascito solidale: quasi 8 over 50 su 10 lo conoscono

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In occasione della ricorrenza, una ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale mostra come il 26% degli italiani che hanno superato i cinquant’anni d’età l’abbiano fatto o siano propensi. “L’ansia del futuro non ci ha resi più individualisti”, dice Rossano Bartoli, portavoce del comitato

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Gli italiani guardano al futuro con preoccupazione: a dirlo è l’”Indagine sugli Orientamenti degli Italiani verso le Donazioni e il Testamento Solidale” promossa dal Comitato Testamento Solidale e condotta da Walden Lab”. Secondo la ricerca per 7 cittadini su 10 il pensiero del futuro genera un senso di incertezza e di impotenza, mentre solo 3 su 10 sono stimolati a impegnarsi per costruire un mondo migliore. L'indagine è presentata questa mattina all’Istituto Treccani, in occasione della Giornata internazionale del lascito solidale, l’atto di indicare nel proprio testamento come erede o legatario una o più associazioni o enti benefici.

Poca fiducia sulle sorti dell’Italia

La ricerca ha messo in evidenza anche uno scarso ottimismo verso il futuro dell’Italia: il 45% pensa che nei prossimi 10 anni il Paese peggiorerà, solo il 25% si aspetta miglioramenti. Le preoccupazioni più ricorrenti sono le malattie (64%), il decadimento fisico (47%), le difficoltà economiche (45%), la solitudine (34%). Per il futuro invece la paura più diffusa è legata alla crisi climatica (53%) seguita da guerre (44%), crescita della povertà (40%) e pandemie (37%). Retrocedono nelle ultime posizioni temi fino a pochi anni fa molto più sentiti come l’aumento dei flussi migratori (15%) e il terrorismo (10%).

Lascito solidale: quasi 8 italiani over 50 su 10 lo conoscono

L’indagine promossa dal Comitato Testamento Solidale mette in luce anche come quasi 8 italiani over 50 su 10 sappiano cosa sia un lascito solidale. Il dato è in aumento rispetto al 73% del 2021. Sempre nel 2022 il 26% dichiara di averlo fatto o di essere propenso a farlo, 4 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. Queste persone risultano, rispetto alla media dei rispondenti, più focalizzare sul futuro (+3%), in particolare quello dell’Italia (+10%), del pianeta (+5) e dei propri cari (+4). Inoltre chi ha fatto o è propenso a fare un lascito solidale nutre maggiore preoccupazione per l’inquinamento (+7%), le guerre (+5%), la sovrappopolazione (+4%) e le migrazioni (+4%).

“L’ansia del futuro non ci ha resi più individualisti”

“Gli eventi drammatici degli ultimi due anni hanno fatto crescere il senso di preoccupazione e forse hanno condotto a una riflessione su ciò che è davvero importante nella vita: la famiglia, gli affetti, le cose semplici”, ha detto Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale e Presidente della Lega del Filo d’Oro. “L’aspetto interessante però è che l’ansia del futuro non ci ha resi più individualisti, anzi: rispetto al 2020 tra gli over 50 cresce di 7 punti la conoscenza del lascito solidale e di 6 punti la propensione a farlo. Si tratta di una scelta che non lede in alcun modo i diritti degli eredi e che può davvero tradursi in un gesto concreto per lasciare una traccia, un senso di responsabilità verso il prossimo. È anche un gesto di fiducia verso le organizzazioni del Terzo Settore che, con il loro operato, garantiscono in trasparenza che le ultime volontà di un donatore si trasformino in progetti concreti laddove ce n’è più bisogno”.

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