Simone Toni è ricoverato in rianimazione, in coma farmacologico, all'ospedale dell'Aquila. I medici sperano che possa farcela e fanno sapere che i prossimi quattro-cinque giorni saranno decisivi
Sono ore di apprensione a Tivoli, in provincia di Roma, per le tante persone che conoscono Simone Toni, il 28enne colpito ieri da un fulmine a Campo Imperatore insieme ad altri due escursionisti. Ora è ricoverato in rianimazione, in coma farmacologico, all'ospedale San Salvatore dell'Aquila e la prognosi resta riservata. Il ragazzo è stato folgorato ieri mattina mentre era in compagnia di due amici di 28 e 24 anni, anche loro ricoverati ma in condizioni meno gravi, lungo un sentiero sul Gran Sasso. I tre ragazzi sono stati raggiunti da una saetta a pochi metri dalla macchina che li avrebbe riportati nella Capitale. Sul posto (2100 metri) si è scatenato un violento nubifragio accompagnato da grandine e vento forte. Senza non poca difficoltà un elicottero del 118 è riuscito ad atterrare sul luogo dell'incidente e a imbarcare il ferito che ha riportato importanti bruciature alla gola.
Decisivi i prossimi cinque giorni
Secondo quanto trapela da fonti mediche, riporta l'Ansa, la stabilità delle condizioni in casi del genere - per quanto gravi - viene considerata una buona notizia. I sanitari, quindi, nutrono caute speranze che il giovane possa farcela. In tal senso, i prossimi quattro cinque giorni vengono ritenuti decisivi. In questo lasso di tempo verranno fatte prove di allentamento della sedazione per verificare la reazione del cervello: la scarica elettrica ha infatti causato a Simone Toni un arresto cardiaco e non si può dunque escludere che la mancanza di ossigeno abbia causato danni cerebrali.