Covid, Parisi: "Casi in chi finora era sfuggito al virus"
Con l'aumento dei casi degli ultimi giorni il virus sta probabilmente raggiungendo l'ultimo gruppo di coloro che finora erano sfuggiti all'infezione: lo ha detto all'ANSA Il Nobel Giorgio Parisi, vicepresidente dell'Accademia dei Lincei, commentando l'aumento dei casi che si sta registrando recentemente in Italia. "E' possibile che le nuove sotto-varianti di Omicron stiano colpendo anche l'ultimo serbatoio delle persone che finora si erano salvate; anche le reinfezioni sono molto aumentate e viviamo in una situazione nella quale le persone che probabilmente si sono ammalate nella prima ondata di Omicron ora potrebbero essere a rischio". Negli ultimi quattro giorni, ha detto ancora Parisi, "l'incremento dei casi di Covid in Italia si è stabilizzato sul 60% alla settimana: è un buon segno. Speriamo che la settimana prossima non si rilevino aumenti superiori al 60% e che poi i casi tornino a diminuire in maniera costante". Attualmente, ha osservato, "i casi stanno aumentando e così gli indici relativi ai ricoveri. Stiamo osservando in Italia un fenomeno visto in altri Paesi europei, nei quali c'è stato un rapido aumento dei casi, che poi hanno preso a diminuire. La speranza - ha rilevato il Nobel - è che anche in Italia vada come negli altri Paesi europei, in cui i casi aumentati per un po' e poi si sono ridotti". Quella attuale "è una situazione in cui è difficile capire bene che cosa succede. Nei prossimi giorni sono attesi altri casi e poi, una volta diminuite le persone suscettibili, questa ondata si dovrebbe fermare, ma è davvero molto difficile fare previsioni a una settimana o a un mese".