Covid, le ultime notizie. Bollettino: 62.704 casi e 62 morti. Tasso di positività al 21,4%

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Aumentano i ricoveri ordinari (+218), scendono le terapie intensive (-3). Processati 292.345 tamponi. Omicron 5 spinge la nuova ondata, previsto picco a fine luglio. Costa a Sky TG24: "Virus circola, monitorare ma senza allarmismo". Negli Usa, al via vaccini per i bambini sotto i 5 anni

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Covid: Umbria, crescono ancora ricoverati e attuali positivi

Ancora un aumento di ricoverati Covid in Umbria, 115, otto in più di lunedì, quasi tutti, sette, in area medica dedicata al virus. Resta uno il paziente nelle rianimazioni. Emerge dai dati della Regione aggiornati al 21 giugno.   Ancora in crescita gli attualmente positivi, 8.956, 308 in più. Nell'ultimo giorno sono emersi 862 nuovi positivi e 554 guariti mentre non vengono segnalati nuovi morti.   Sono stati analizzati 3.890 tra tamponi e test antigenici, con un tasso di positività del 22,1 per cento (era 18,3 per cento lo stesso giorno della scorsa settimana).
- di Maurizio Odor

Covid, Ciccozzi: "Ora non si può eliminare la quarantena"

"Con un rialzo dei contagi come quello attuale non si può dare lo stop alla quarantena degli asintomatici. Dal decorso della malattia, più in là, si potrebbe pensare, con l'obbligo di mascherina, di toglierla, ma ne parleremo quando ci saranno meno contagi". È questa la posizione espressa da Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus biomedico di Roma, ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. Ciccozzi ha poi fatto il punto sul long-Covid. "Siamo a un 20% di pazienti che lo hanno avuto indipendentemente dalla variante. Rispetto ad Omicron 1, questa nuova sottovariante è leggermente più impegnativa come sintomatologia. Il problema del long-Covid è evitare una cronicizzazione della malattia. In Italia il long-Covid è troppo poco studiato perché non ci sono i fondi per la ricerca di base. Omicron 5 contagiandoci in maniera importante può aumentare la percentuale di persone con il long-Covid. Lo stiamo studiando". 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Sala: "Siamo rimasti l'unico Paese con queste regole"

"Sto bene, ho avuto due giorni di sintomi e nove da asintomatico". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in collegamento con l'evento 'Tech Emotion', dedicato ai temi dell'innovazione, organizzato da Corriere della Sera con Emotion Network, dove ha parlato anche del suo stato di salute dopo avere contratto il Covid.  "Questo paese credo che si debba liberare di una serie di paure, non sottovaluto il Covid ma siamo rimasti l'unico paese con queste regole - ha spiegato - . Come siamo il paese che per paura che tutti rubino abbiamo dieci volte le regole della Francia e della Germania. Continuiamo a liberarci da un po' di paure che ci bloccano da sempre, dobbiamo farlo". 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Parisi: "Casi in chi finora era sfuggito al virus"

Con l'aumento dei casi degli ultimi giorni il virus sta probabilmente raggiungendo l'ultimo gruppo di coloro che finora erano sfuggiti all'infezione: lo ha detto all'ANSA Il Nobel Giorgio Parisi, vicepresidente dell'Accademia dei Lincei, commentando l'aumento dei casi che si sta registrando recentemente in Italia. "E' possibile che le nuove sotto-varianti di Omicron stiano colpendo anche l'ultimo serbatoio delle persone che finora si erano salvate; anche le reinfezioni sono molto aumentate e viviamo in una situazione nella quale le persone che probabilmente si sono ammalate nella prima ondata di Omicron ora potrebbero essere a rischio".  Negli ultimi quattro giorni, ha detto ancora Parisi, "l'incremento dei casi di Covid in Italia si è stabilizzato sul 60% alla settimana: è un buon segno. Speriamo che la settimana prossima non si rilevino aumenti superiori al 60% e che poi i casi tornino a diminuire in maniera costante". Attualmente, ha osservato, "i casi stanno aumentando e così gli indici relativi ai ricoveri. Stiamo osservando in Italia un fenomeno visto in altri Paesi europei, nei quali c'è stato un rapido aumento dei casi, che poi hanno preso a diminuire. La speranza - ha rilevato il Nobel - è che anche in Italia vada come negli altri Paesi europei, in cui i casi aumentati per un po' e poi si sono ridotti".   Quella attuale "è una situazione in cui è difficile capire bene che cosa succede. Nei prossimi giorni sono attesi altri casi e poi, una volta diminuite le persone suscettibili, questa ondata si dovrebbe fermare, ma è davvero molto difficile fare previsioni a una settimana o a un mese". 
- di Redazione Sky TG24

Costa: "No isolamento per i positivi, convivere con virus"

Positivi al Covid ma non in isolamento. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervistato da Sky TG24, riconferma la sua proposta di veder circolare le persone affette da Sars-CoV-2 "se l'obiettivo e' di arrivare a una fase endemica del virus. D'altra parte - osserva - quando qualcuno prende l'influenza o ha dei leggeri sintomi non sempre sta a casa. Dobbiamo arrivarci gradualmente, ma convivere con il virus e la pandemia significa convivere con i positivi. Tra l'altro ricordo che in Italia ogni giorno circa 2,3 milioni di cittadini sono in isolamento, ma io credo che almeno altrettanti circolino inconsapevolmente senza sapere di essere positivi". Per il sottosegretario la strategia giusta non è quella di "continuare a ricercare i positivi. Credo che dobbiamo soffermarci di più sui sintomatici e su questi ci vuole prudenza e magari anche isolamento". L'INTERVISTA
- di Redazione Sky TG24

Omicron 5, Pregliasco: "È 4 volte più forte di un'influenza"

"Omicron 5 è quattro volte tanto un’influenza forte". Lo ha dichiarato il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco a Rai Radio1, ospite di "Un Giorno da Pecora", commentando il fatto che secondo alcuni il Covid sia ormai paragonabile ad una semplice influenza. LEGGI DI PIU'
- di Redazione Sky TG24

Covid, Galli: "La pandemia non è finita"

"Avremo sempre comunque qualcuno che quando si infetta andrà male. Pochi o tanti che siano, chiaramente questo giustifica il tentativo di evitare il più possibile nuove infezioni. Piaccia o non piaccia questa non è una storia finita". Lo ha detto l'infettivologo Massimo Galli su Rai Radio1 al Gr1.
- di Redazione Sky TG24

Covid, Mantovani: "Con Omicron più casi con conseguenze a lungo termine"

"Con Omicron si rischiano anche più casi di Long Covid. Unica difesa, la vaccinazione". Lo spiega Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e professore emerito di Humanitas University, in un'intervista al Corriere della Sera' Il long Covid è un fenomeno destinato ad aumentare, lo indica uno studio inglese pubblicato sulla rivista 'The Lancet' che ne ha confrontato l'insorgenza dopo l'infezione acuta con le varianti Delta oppure Omicron del virus SarsCoV- 2. Chi è stato infettato con Delta ha una probabilità maggiore di andare incontro a long Covid, ma Omicron è talmente più diffusa e contagiosa da far prevedere agli autori un notevole incremento della sindrome in termini assoluti. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Abrignani: "In autunno un nuovo vaccino"

Assistiamo "a un picco della variante Omicron 5 che ci sorprende, ma che non ha niente di anomalo per chi conosce i virus: si era comportata così anche la variante delta l'estate di un anno fa". Lo dice in un'intervista a Qn Sergio Abrignani, professore ordinario di patologia generale all'università degli studi di Milano, già componente del Comitato tecnico-scientifico. Il Covid-19 "è ancora fra noi e ci resterà per molto tempo - aggiunge - ma i risultati della ricerca sia sul fronte delle cure che del nuovo vaccino dovrebbero evitare nuove emergenze". C'è ora un'impennata "perché c'è un ampio bacino di persone infettabili. Non soltanto no-vax: il 40 per cento dei vaccinati può infettarsi perché le tre dosi non coprono bene dalle sottovarianti Omicron 4 e 5".     
- di Redazione Sky TG24

Costa a Sky TG24: "Virus circola ma non c'è emergenza"

"Il virus circola ancora ma il dato sui nostri ospedali ci dice che non c'è pressione. E' normale un aumento dei casi se consideriamo che da giorni non esistono restrizioni e ci sono maggiori possibilità di incontri che possono far aumentare i contagi. Dobbiamo monitore la situazione ma no ad allarmi".  Così a Buongiorno su Sky TG24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L'INTERVISTA
- di Redazione Sky TG24

Covid: Mantovani, casi long covid destinati ad aumentare

Il Long Covid è un fenomeno destinato ad aumentare. Lo indica uno studio inglese pubblicato sulla rivista The Lancet che ne ha confrontato l'insorgenza dopo l'infezione acuta con le varianti Delta oppure Omicron del virus Sars-CoV-2. "L'analisi britannica conferma le nostre preoccupazioni, sia in termini di conseguenze individuali del Long Covid sia di ricadute sociali, e compare in coincidenza con un report sul tema appena elaborato dall'Accademia nazionale dei Lincei" commenta in un colloquio con il Corriere della Sera il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Humanitas di Milano e primo firmatario del documento. Altre stime inglesi "parlano di disturbi nel 20% dei casi dopo cinque settimane e nel 10% dopo tre mesi. Indagini cinesi hanno evocato problemi anche dopo due anni - aggiunge -.  I sintomi, a cominciare da dolori e spossatezza, sono di varia gravità e possono investire polmoni e bronchi, sistema nervoso, rene, intestino, senza dimenticare l'impatto sulle funzioni metaboliche. Uno degli impatti che è emerso con maggior forza più di recente è quello che insiste su cuore e vasi". Sul ruolo protettivo della vaccinazione "restano pochi dubbi, bisogna però sottolineare, e il report dell'Accademia lo fa, che molto rimane da capire sul Long Covid - sottolinea -. Alcuni progressi interessanti sono stati tuttavia compiuti nella comprensione dei fattori che ne possono essere all'origine", come lo stato di salute generale di partenza di chi viene infettato"   
- di Maurizio Odor

Vaccino, aggiornamento Italia: 138.094.973 dosi somministrate

Sono 138.094.973 le dosi di vaccino anti Covid-19 somministrate in Italia, pari al 97,3% delle 141.905.334 consegnate. Di queste, 95.346.735 sono di Pfizer BioNTech, 25.445.212 di Moderna, 11.514.523 di Vaxzevria, 6.726.393 di Pfizer pediatrico, 1.849.471 di Janssen e 1.023.000 di Novavax. Il dato è del report dedicato del ministero della Salute aggiornato alle 6.16 di questa mattina. Per quanto riguarda la platea degli over 12, con almeno una dose è il 91,49% della popolazione, pari a 49.401.645 dosi somministrate, mentre il ciclo vaccinale completo riguarda il 90,10% della popolazione, pari a 48.647.021 dosi somministrate. La dose addizionale/richiamo o booster riguarda l'83,25%  della popolazione, pari a 39.711.327 dosi somministrate. La seconda dose booster è stata fatta dal 39,64% degli immunocompromessi, pari a 313.696 dosi somministrate, e dal 18,92% degli altri potenziali destinatari, pari a 836.598 dosi somministrate. Per la platea 5-11 anni, con almeno una dose è il 38,17% della popolazione, pari a 1.1.395.395 dosi somministrate, mentre il ciclo vaccinale completo riguarda il 34,81% della popolazione, con 1.272.747 dosi somministrate.
- di Redazione Sky TG24

Covid, vaccino Moderna adattato a Omicron: Ema avvia procedura valutazione

Lo ha annunciato la stessa Ema in una nota, in cui precisa che la revisione si concentrerà inizialmente sui dati di studi di laboratorio. La procedura continuerà fino a quando non ci saranno dati sufficienti per la domanda formale. L'ARTICOLO COMPLETO
- di Redazione Sky TG24

Coronavirus in Italia, il bollettino di ieri 20 giugno: 16.571 nuovi casi, i morti sono 59

Itamponi sono 79.375, compresi i test rapidi. La percentuale di positivi è al 20,9%. Le persone in terapia intensiva sono 209  (+10 rispetto a ieri), quelle nei reparti ordinari 4.585 (+187). I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 167.780 . IL BOLLETTINO COVID DEL 20 GIUGNO
- di Redazione Sky TG24

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