Processo Benno Neumair, l'audio della madre a un’amica: ho nascosto i coltelli in cucina

Cronaca

La destinataria dei messaggi vocali, un’amica della vittima, è stata sentita oggi come testimone in Corte d'Assise. Nell'audio emerge la paura e la preoccupazione per le condizioni mentali del trentunenne bolzanino, accusato poi di aver ucciso entrambi i genitori il 4 gennaio 2021

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In aula sono stati fatti ascoltare i messaggi vocali che Laura Perselli, la madre di Benno Neumair, aveva inviato a un’amica nel luglio del 2020. Audio dai quali emerge la paura e la preoccupazione per le condizioni mentali del trentunenne bolzanino, accusato poi di aver ucciso entrambi i genitori il 4 gennaio 2021. "Benno è sempre stato pieno di buone intenzioni e poi c'è questa bestia in lui che lo fa andare così – dice la donna -. Vediamo se si riesce con calma, per il suo bene, a metterlo in una comunità terapeutica". La destinataria dei messaggi vocali, un’amica della vittima, è stata sentita oggi come testimone in Corte d'Assise nel processo.

"Abbiamo nascosto i coltelli in casa"

In quel periodo Laura Perselli era particolarmente preoccupata e aveva raccontato all'amica che Benno era stato ricoverato in psichiatria in Germania dopo aver inscenato una finta aggressione contro di lui. "Ho paura a vivere con un ragazzo così. Abbiamo nascosto i coltelli in casa" aveva aggiunto. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate, tra le altre, anche due testimonianze della scuola media in lingua tedesca di Bolzano, dove il giovane lavorava come insegnante supplente di matematica. Una dirigente scolastica ha ricordato vari fatti dai quali emerge come Benno fosse un insegnante poco affidabile, anche in termini di puntualità. La seconda testimone, un'insegnate di sostegno, ha invece raccontato di essere stata verbalmente aggredita durante una lezione.

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