Viaggio a San Patrignano, nei laboratori di alto artigianato della comunità di recupero

Cronaca

Nicoletta Di Feo

Viaggio a San Patrignano dove il lavoro aiuta a ritrovare la libertà. Tra i banconi dei laboratori di artigianato abbiamo incontrato ragazze e ragazzi determinati a concedersi una seconda chance. Grazie al contributo di importanti realtà del mondo della moda e del lusso, i prodotti realizzati dagli artigiani della comunità hanno raggiunto livelli di eccellenza.

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Nei laboratori di alto artigianato della comunità di recupero di San Patrignano ragazzi giovani, meno giovani ma anche giovanissimi, lottano ogni giorno per sconfiggere le proprie fragilità. E lo fanno attraverso un lavoro. Un mestiere che ha bisogno di lentezza e precisione e per questo minuto dopo minuto, ora dopo ora, aiuta a ritrovare la propria autostima. Tra i telai a liccio, le macchine da cucire, i tavoli dove mani divenute ormai esperte decorano carte da parati, chi si era perso può ritrovare la propria identità. Un luogo di valori dove ricostruire il proprio futuro su basi solide e concrete. Un luogo dove è possibile recuperare i mestieri d’arte e acquisire capacità professionali da poter rivendere nel mondo esterno. E questo grazie anche al contribuito di grandi aziende del Made in Italy, come per esempio Tod’s che da 11 anni supporta a più livelli il laboratorio di pelletteria, dall’acquisto di attrezzature alla commercializzazione dei prodotti che nel tempo hanno raggiunto livelli di vera eccellenza.

Il forte dinamismo di San Patrignano ha già portato a importanti collaborazioni, come quella con l'e-commerce Artemest o alle più recenti con Michelangelo Foundation, Cabana Magazine, Fondazione Cologni, FAI, London Fashion College, Bulgari.

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