Crollo del Ponte Morandi, Aspi e Spea chiedono di patteggiare

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La cifra messa a disposizione della procura per il patteggiamento di Aspi è pari a quasi 27 milioni di euro, che corrisponde al valore del progetto di rifacimento delle pile 9 e 10 del ponte. Sia Aspi, sia Spea sono indagati per responsabilità amministrativa dell'ente nell'ambito del crollo del ponte avvenuto nell'agosto del 2018, tragedia che ha causato 43 vittime

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Nuova tappa nel percorso giudiziario relativo al crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, tragedia che ha causato 43 vittime. Autostrade per l'Italia ha chiesto alla procura di Genova di poter patteggiare nell'ambito dell'inchiesta sul crollo. A comunicarlo è la stessa società. Aspi è iscritta nel registro degli indagati per responsabilità amministrativa dell'ente. Il parere della Procura è favorevole. Stessa richiesta arriva da Spea, la società che si occupava delle manutenzioni e ispezioni per Aspi. Spea è indagata per responsabilità amministrativa dell'ente. 

Le cifre del patteggiamento

La cifra messa a disposizione della procura per il patteggiamento di Aspi è pari a quasi 27 milioni di euro, che corrisponde al valore del progetto di rifacimento delle pile 9 e 10 del ponte. Sono stati messi a disposizione ai fini della confisca. Aspi pagherà inoltre la sanzione massima di un milione di euro, mentre per Spea c'è una pena pecuniaria di 810mila euro. 

Autostrade per l'Italia Chief Executive Giovanni Castellucci holds a news conference about the collapsed Morandi Bridge in Genoa, Italy, 18 August 2018.   ANSA/LUCA ZENNARO

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