Nyt: "In Toscana presunto yacht russo da 700 milioni di dollari sotto indagine"

Cronaca
Twitter-New York Times

Guy-Bennet Pearce, capitano dell'imbarcazione ormeggiata a Marina di Carrara, ha assicurato al quotidiano statunitense che il proprietario della nave non è nella lista degli oligarchi colpiti dalle sanzioni occidentali e nemmeno di Putin. Un'altra fonte anonima conferma l’apertura delle indagini da parte della Guardia di Finanza italiana

ascolta articolo

Ormeggiato a Marina di Carrara c’è uno yacht lungo 140 metri, dal valore stimato di 700 milioni di dollari. Ha puntato gli occhi sulla maxi-imbarcazione – chiamata Scheherazade - la polizia italiana, in questi giorni impegnata a mappare e sequestrare i beni degli oligarchi vicini al presidente russo Vladimir Putin, come parte del pacchetto di sanzioni approvate dall’Unione europea contro Mosca in risposta all’invasione militare dell’Ucraina. A darne notizia per primo è stato il New York Times, che si chiede se lo yacht sia di proprietà russa o addirittura dello stesso Putin. Nessun proprietario è stato pubblicamente identificato fino ad ora e ad accendere i sospetti è il fatto che il nome sullo scafo dell’imbarcazione – riporta il Ny Times – è stato coperto. Al suo ingresso nel porto della città toscana, è stata messa in piedi una barriera metallica sul molo, come per ripararlo da occhi indiscreti. Una pratica che, hanno detto alcuni residenti al quotidiano statunitense, è inusuale per Marina di Carrara. Il capitano, Guy Bennet-Pearce, riferisce che gli inquirenti italiani sono effettivamente saliti a bordo dello yacht lo scorso venerdì 4 marzo, ma giura: il proprietario non è nella lista degli oligarchi colpiti dalle sanzioni occidentali e Putin non vi ha mai messo piede (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24 - LA MAPPA DEI PROFUGHI UCRAINI).

L'armatore: "Speculazioni negative"

Un’altra fonte anonima, scrive sempre il Ny Times, avrebbe confermato l’apertura di un’inchiesta sul caso da parte della Guardia di Finanza italiana. Il capitano inizialmente si è rifiutato di entrare nei dettagli riguardo l’identità dell’armatore dello Scheherazade, parlando di “un accordo di non divulgazione a tenuta stagna”. In un secondo momento avrebbe ricontattato il Ny Times, facendo sapere di non aver avuto “altra scelta” se non quella di consegnare alle autorità italiane i documenti da cui emerge la proprietà dello yacht. "Non ho alcun dubbio che questo libererà la nave da tutte le indiscrezioni e speculazioni negative", ha scritto Bennett-Pearce. 

vedi anche

Guerra Russia-Ucraina: come funziona in Italia “congelamento” dei beni

I dati dello Scheherazade

Su Vesselfinder, sito web che – unicamente a scopo informativo – traccia e fornisce la posizione delle imbarcazioni nel mondo attraverso il sistema AIS (sistema di identificazione automatica) – uno yacht chiamato Scheherazade e lungo 140 metro viene effettivamente localizzato a Marina di Carrara. La posizione fornita è stata ricevuta una settimana fa. Sul sito si legge che lo yacht è stato costruito nel 2020 e naviga attualmente sotto la bandiera delle Isole Cayman. Questo non significa però che il proprietario sia per forza un soggetto delle Isole Cayman. La Convenzione ONU sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 stabilisce infatti che ogni nave può essere registrata e navigare sotto la bandiera di un qualsiasi Stato. Il proprietario registrato viene identificato da Vesselfinder in Bielor Asset Ltd. Le stesse informazioni sono disponibili anche sul portale di Marine Man Ltd, che specifica anche il nome della compagnia che si occupa del management commerciale dello Scheherazade. Si tratta della Onda Mare Yacht Management, con sede a Lucca.

 

vedi anche

Ucraina e sanzioni, chi sono mogli e fidanzate degli oligarchi russi

Cronaca: i più letti