Scuola, ecco eSport: il primo campionato rivolto alle scuole superiori

Cronaca

di Ilaria Iacoviello

Si tratta di una gara nazionale tra scuole, basata sui videogiochi, che intende offrire a insegnanti e studenti un’occasione educativa sfruttando le caratteristiche dei videogiochi competitivi per promuovere un nuovo modo di imparare e insegnare

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Due realtà che si fondono assieme per un progetto presentato oggi che coniuga passione e competenza. Si chiama LSE - Lega Scolastica eSport, il primo campionato di eSport rivolto alle scuole secondarie di II grado che vede la partecipazione di Maker Camp, società specializzata nell’utilizzo dei videogiochi come strumenti educativi all’interno di scuole e musei e CampuStore. L' azienda bassanese è leader nel mercato education in Europa, nonchè prima a portare STEM e robotica educativa in Italia.

L’obiettivo della Lega Scolastica eSport

L’obiettivo della Lega Scolastica eSport è quello di coinvolgere gli studenti in attività extra-scolastiche motivanti e inclusive, proprio attraverso l’utilizzo di videogiochi competitivi: diversi studi hanno infatti dimostrato che gli studenti che vengono coinvolti in attività extracurricolari ottengono migliori risultati in diversi ambiti, non solo scolastici, e questo indipendentemente dall'attività proposta, che sia un corso di teatro, un incontro per appassionati di robotica o la visione di film storici. 

A kid learns how to build a video game using code on an Apple Inc. iPad Mini during the Hour of Code workshop at an Apple store in New York, U.S., on Thursday, Dec. 10, 2015. Hour of Code, a free one-hour introduction to the basics of computer programming, is a special event for kids ages six and up hosted by Apple Inc. in conjunction with Computer Science Education Week. Photographer: Victor J. Blue/Bloomberg

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I ragazzi e i videogiochi

Considerando che, tra gli adolescenti, il 97% dei ragazzi e l’83% delle ragazze giocano ai videogiochi ma non partecipano ad attività extracurricolari, l’idea di offrire una competizione tra scuole basata sugli eSport significa coinvolgere nel contesto scuola tanti studenti diversi, facendo leva proprio sulle loro passioni spostandoli dal gioco digitale utilizzato in solitudine allo spazio comune, mediato e condiviso dei laboratori della propria scuola. Gli eSport, per gli organizzatori, diventano dunque un momento inclusivo e di coinvolgimento per tutti gli studenti, compresi quelli che altrimenti non parteciperebbero ad alcuna attività extra-scolastica, che non avrebbero accesso in famiglia a strumenti digitali o che possono trovare a scuola un contesto più protetto e stimolante di quello che possono avere a casa.

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La competizone

La LSE - Lega Scolastica eSport quest’anno parte con un’unica competizione basata su Rocket League: le qualificazioni si terranno online tra aprile e maggio: verranno selezionate 32 squadre composte da studenti di scuola secondaria di II grado e costituirà titolo preferenziale di selezione la presenza di almeno un componente di sesso femminile in squadra.

Le finali si terranno invece in presenza a Roma, presso gli studi cinematografici di Cinecittà, in occasione del Festival del Videogioco “Rome Videogame Lab” nel primo weekend di novembre. Un’esperienza educativa unica, un’occasione per ritrovarsi e sfidarsi in presenza in un contesto conosciuto da sempre, nel mondo, come fucina di talenti visionari “made in Italy”.

Gli ideatori del progetto

A presentare il progetto saranno Marco Vigelini, CEO di Maker Camp e Pierluigi Lanzarini, fondatore e CEO di CampuStore.

 “Gli eSport sono fondati sulle tecnologie, una dimensione che come CampuStore conosciamo molto bene, soprattutto a scuola, e che ancor meglio conoscono i ragazzi di oggi. Gli eSport però hanno una marcia in più, perché innanzitutto offrono una possibilità di riflessione profonda sul benessere digitale a 360°, indispensabile al giorno d’oggi, sia a scuola che fuori - sottolinea Lanzarini.

“Introdurre gli eSport nelle scuole superiori permette agli studenti di fare ciò che amano e fornisce loro ulteriori opportunità di ottenere riscontri e riconoscimenti personali, mentre sviluppano pensiero critico ed abilità interpersonali. Quest’anno iniziamo con Rocket League e dal prossimo anno scolastico speriamo di proporre giochi come League of Legends, Overwatch o Valorant - annuncia Marco Vigelini. “Ma la LSE è anzitutto una manifestazione educativa: daremo quindi un valore aggiunto non indifferente alle scuole che parteciperanno”.

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