I nuovi casi sono 184.615, in calo rispetto a ieri. Con 1.181.179 tamponi processati il tasso di positività scende al 15,6%. Lieve calo delle terapie intensive (-1), aumentano i ricoveri ordinari (+339). I decessi sono 316. Sileri a Sky TG24: "Necessaria una rimodulazione delle regole. Dati vanno spiegati". L'Italia diventa tutta rossa scuro, il colore del massimo rischio epidemiologico nella mappa aggiornata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)
Calcio, annullata amichevole Italia-Spagna Under 19
E' stata annullata a causa dell'emergenza Covid l'amichevole tra le nazionali Under 19 di Italia e Spagna di calcio in programma allo stadio Ezio Scida di Crotone il 19 gennaio. La decisione della Figc e' stata resa nota dal Comune di Crotone con il comune auspicio che si possa presto riprogrammare un nuovo appuntamento "tra la maglia azzurra e la città" calabrese.
Uncem, in comuni montani tanti ancora non vaccinati
"Chiediamo oggi al Ministero della Salute di avere i dati nazionali, sui Comuni montani, dei contagi e dei vaccinati. Perché i non vaccinati, nei piccoli Comuni di Alpi e Appennini sono alti, probabilmente più della media nazionale. E Uncem riceve da moltissimi Sindaci messaggi di preoccupazione. Un obbligo per commercianti, esercenti, gestori di pubblici esercizi e negozi è necessario". Lo rende noto il presidente nazionale di Uncem, l'Unione delle comunità montane, Marco Bussone.
Agenas: occupazione intensive cala in 8 regioni, 6 oltre 20%
E' stabile al 18%, in Italia, la percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid, ma cala in 8 regioni: Basilicata (1%), Campania (11%), Liguria (18%), Trento (30%), Piemonte (23%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Valle d'Aosta (13%). Sono sei le regioni che superano il 20%, (Friuli, Marche, Toscana, Trento, Piemonte, Lazio) e, a livello giornaliero, il tasso cresce in quattro: Abruzzo (al 19%), Friuli (23%), Marche (23%), Toscana (22%). Stabile in Calabria (20%), Emilia Romagna (17%), Lazio (21%), Lombardia (17%), Bolzano (17%), Molise (5%), Puglia (10%), Umbria (16%), Veneto (20%). Questi i dati Agenas del 12 gennaio.
Covid: ospedali Trentino in affanno, chiusi punti nascita
Sarà sospesa a partire dalle ore 20 di oggi, 13 gennaio, l'attività dei punti nascita e dei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Cavalese e Cles, in Trentino. Allo stato attuale dell'emergenza pandemica, con l'aumento dei contagi e dei ricoveri negli ospedali trentini - precisa l'Azienda sanitaria - si rende necessaria una riorganizzazione delle attività delle varie strutture ospedaliere del Servizio ospedaliero provinciale in modo da permettere la prosecuzione delle attività sanitarie in urgenza/emergenza e recuperare risorse per sopperire alle varie assenze tra il personale sanitario.
Covid: finito in Italia antibiotico più usato per malattia
Da giorni non si trova più nelle farmacie italiane l'antibiotico più utilizzato per i malati di Covid sia a casa che in ospedale, lo Zitromax ed il generico. A mancare - secondo quanto si apprende - sarebbe la molecola necessaria per la produzione del farmaco che viene prescritto in associazione con antiinfiammatori. La difficoltà nel reperimento del medicinale è dovuta all'enorme utilizzo negli ultimi 2 mesi legato all'aumento dei contagi e probabilmente - spiegano le stesse fonti - all'accaparramento anche da parte di chi non ha contratto la malattia ma ha timore del contagio. Il Covid-19 non si cura con gli antibiotici ma questi vengono a volte prescritti per il rischio di sovra-infezioni batteriche.
Sebastiani: "Fra 5-10 giorni picco incidenza positivi"
E' atteso entro i prossimi dieci giorni il picco dell'incidenza dei positivi a livello nazionale e da circa dieci giorni si osserva un aumento nel tasso di crescita dei decessi. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). "Fra 5-10 giorni si prevede il picco dell'incidenza dei positivi totali", ossia dei positivi sia ai test molecolari che agli antigenici rapidi, mentre "l'analisi dei dati aggiornati al 12 gennaio indica che la media della percentuale dei positivi ai test molecolari ha raggiunto il picco il 6 gennaio e una localizzazione piu' accurata sara' possibile con i dati dei prossimi giorni", osserva Sebastiani. "A livello regionale - prosegue - i dati confermano il raggiungimento del picco dei positivi totali in Toscana e Umbria, mentre sono quasi al picco Abruzzo e Lombardia". A livello nazionale, "da una decina di giorni è aumentato il tasso di crescita dei decessi".
Covid, Gimbe: molte regioni verso zona arancione a fine mese
L'enorme quantità di nuovi casi "incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali, di conseguenza, molte
regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese". Così il presidente della Fondazione Gimbe, Cartabellotta facendo il punto sui posti letto ancora disponibili che, in caso di occupazione da parte di pazienti Covid, porterebbe ciascuna Regione in zona arancione al netto di un eventuale incremento dei posti. Calabria e Piemonte sono a 0 posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria 0 area medica e 1 posto in intensiva, Sicilia 0 in area medica e 4 intensive.
regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese". Così il presidente della Fondazione Gimbe, Cartabellotta facendo il punto sui posti letto ancora disponibili che, in caso di occupazione da parte di pazienti Covid, porterebbe ciascuna Regione in zona arancione al netto di un eventuale incremento dei posti. Calabria e Piemonte sono a 0 posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria 0 area medica e 1 posto in intensiva, Sicilia 0 in area medica e 4 intensive.
Vaccini, Gimbe: ancora 2,21 mln di over 50 senza prima dose
Sono 2,21 milioni, in Italia, gli over 50 anni che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino anti-Covid e sono per questo, in base all'età anagrafica, ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione. Nella settimana 3-9 gennaio 2022, sono stati solo 73.690 i nuovi vaccinati in questa fascia di età, per la quale è stato
introdotto l'obbligo vaccinale in base alle ultime norme introdotte dal Governo. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
introdotto l'obbligo vaccinale in base alle ultime norme introdotte dal Governo. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
Covid e influenza, differenze, sintomi e dati su casi e decessi: il punto
L’infezione da coronavirus diventerà una semplice influenza? Negli ultimi giorni, complice lo scudo vaccinale che, pur non azzerando la possibilità di contagio, diminuisce le occasioni di morti e ricoveri per gli immunizzati, alcuni esponenti della comunità scientifica sembrano avvallare questa ipotesi. La letalità influenzale è dello 0,1%, vicina allo 0,12% di quella del Covid-19. Ecco i dati delle due patologie
Covid: Aopi, 76% bimbi ricoverati non vaccinato
Il 76% dei ricoveri in area medica tra i 5 e i 18 anni riguarda pazienti non vaccinati. E il 69% dei ricoveri in area intensiva dei piccoli fino a 4 anni riguarda bambini che hanno genitori non vaccinati. Questi alcuni dati più significativi che emergono dalla rilevazione di Aopi, l'Associazione degli ospedali pediatrici italiani, che ha attivato un sistema di monitoraggio settimanale dei pazienti Covid - bambini e adolescenti - ricoverati sia in area medica che in area critica. La raccolta è stata effettuata nella giornata del 10 gennaio dalle 15 realtà italiane più importanti nell'ambito delle cure di più piccoli e giovanissimi.
Vaccini, Gimbe: in 7 giorni 4 mln dosi, +62% nuovi vaccinati
Nella settimana dal 3 al gennaio 2022 si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della settimana precedente. L'aumento riguarda in particolare la fascia 5-11 (267.412; +53,3%) e quella 12-19 (61.778; +65,5%), "mentre la recente introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 al momento non ha sortito grandi effetti, visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono solo 73.690". All'11 gennaio rimangono 8,61 milioni di persone senza nemmeno una dose, di cui 2,21 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione. Lo indica il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe.
Gimbe: 1,2 mln nuovi casi in 7 giorni, +49%
Nella settimana dal 5 all'11 gennaio si rileva un aumento del 49% dei nuovi casi di Covid-19, che sono stati un milione e 207.689 rispetto agli 810.535 della settimana precedente. In forte crescita sono anche i casi attualmente positivi: sono 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente, pari a +68,7%. Mentre l'incidenza di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 in 56 province supera i 2000 casi per 100.000 abitanti. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che parla di "misure insufficienti a frenare la salita dei contagi".
Gimbe: in 7 giorni +31% ricoveri, 20% intensive
Dal 5 all'11 gennaio, "continua a crescere la pressione sugli ospedali sia nei reparti di area medica che nelle intensive". Salgono infatti del 31% i ricoveri di pazienti Covid-19 con sintomi (passati da 12.912 della settimana precedente a 17.067) e del 20,5% le terapie intensive (passate da 1.392 a 1.677). Ma a crescere del 35,4% sono anche i
decessi. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che sottolinea come "il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie".
decessi. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che sottolinea come "il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie".
Omicron, studio: meno grave, letalità fino al 91% più bassa di Delta
Mentre la variante Omicron del coronavirus Sars-CoV-2 ormai dilaga in tutto il mondo, dalla ricerca scientifica arrivano sempre più conferme che dia luogo a forme meno gravi di Covid-19, rispetto ai ceppi precedenti. Un nuovo studio dell’University of California di Berkeley, pubblicato in pre-print su medRxiv, quindi non ancora convalidato da istituzioni scientifiche, ha dimostrato che Omicron comporterebbe un minor rischio di ricovero, di necessità di ricorso alla terapia intensiva e di morte rispetto alla variante Delta. LEGGI DI PIU'
Vaccino, aggiornamento Italia: 117.736.859 dosi somministrate
Sono 117.736.859 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia, il 98% del totale di quelle consegnate pari finora a 120.195.713 (nel dettaglio 82.085.575 Pfizer/BioNtech, 21.605.205 Moderna, 11.544.692 Vaxzevria-AstraZeneca, 3.114.000 Pfizer pediatrico e 1.846.241 Janssen). E' quanto si legge nel report del commissario
straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle ore 06:17 di oggi. In particolare, sono state somministrate 24.897.048 dosi addizionali/richiamo (booster) al 62,97% della popolazione potenzialmente oggetto di tali somministrazioni che hanno
ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi.
straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle ore 06:17 di oggi. In particolare, sono state somministrate 24.897.048 dosi addizionali/richiamo (booster) al 62,97% della popolazione potenzialmente oggetto di tali somministrazioni che hanno
ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi.
Covid, Renzi: "Basta isterie di chi dice gennaio catastrofico"
"Bisogna smettere di inseguire isterie di chi dice che avremo un gennaio catastrofico per il Covid. E' un altro Covid rispetto a un anno fa. Sono più che dimezzate le terapie intensive a fronte di un aumento dei contagiati, che sono trenta volte di più rispetto ai contagiati di marzo 2020". Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi, a 'Radio Leopolda'. "Bisognerebbe fare regole ancora più semplici per le scuola. Se tu chiudi le scuole fai la cosa più ingiusta che ci possa essere: condanni questi ragazzi a vivere in uno stato di segregazione culturale e educativa", prosegue. "Il Covid non è una influenza. Ma la nuova variante Omicron va gestita come si gestisce una influenza. Bisogna insistere sulle monoclonali. Gestiamola senza culto del numero dei contagiati: bisognerebbe dare solo il numero delle terapie intensive", ha continuato.
Colizza: "Ci aspettiamo rapido picco dei contagi"
Ci si aspetta che il picco dei contagi "si raggiunga rapidamente", intorno alla metà del mese "o poco dopo, portando successivamente a un calo della pressione sugli ospedali". Lo dice in un'intervista alla Stampa Vittoria Colizza, direttrice del laboratorio EPIcx, consulente del governo francese per tracciare le rotte della pandemia. "Ma non sappiamo se raggiunto il picco avremo una decrescita rapida o una situazione ad alta incidenza per qualche settimana, come osservato in questi giorni a Londra. In Italia la quarta ondata è partita con qualche giorno di ritardo, quindi è probabile che occorra un po' di tempo in più", aggiunge.
Covid, Regioni: "Alleggerire regole per asintomatici"
Alcuni governatori dei territori spingono per eliminare i contagiati dal coronavirus, senza sintomi e immunizzati, dalla conta del bollettino quotidiano. Proposte anche per effettuare tamponi solo ai sintomatici. La Lombardia chiede di modificare le regole sul conteggio dei ricoveri, non considerando chi diventa positivo all'infezione dopo essere stato ospedalizzato per altre patologie. LEGGI DI PIU'
Covid: Abrignani, ‘per vaccinati diventerà come influenza, no a richiami ogni 2 mesi
E’ probabile che il Covid diventerà un’infezione simile all’influenza “però dobbiamo distinguere tra vaccinati e non vaccinati. Solo per i primi essere contagiati dal Sars-CoV-2 potrebbe essere come prendere l'influenza che infetta ogni inverno milioni di persone, è letale in circa lo 0,1% (1 per 1000) dei casi ed è pericolosa soprattutto per gli ultra 70enni con patologie croniche importanti”. Lo dice al Corriere della Sera Sergio Abrignani, immunologo dell'università Statale di Milano, sostenuto nella sua tesi dai numeri: "Fino alla primavera del 2021 – sottolinea - prima dell'uso estensivo dei vaccini, il Covid in Italia era letale nel 2-3% dei casi, avevamo al picco ogni giorno 30-40 mila infezioni e 700-900 morti. Il 12 gennaio, con circa il 94% della popolazione ultra 60enne vaccinata con almeno due dosi e molti con tre, e con la variante Omicron che ha preso il sopravvento, la media settimanale è di 172.500 casi e 216 morti al giorno, quindi una letalità dello 0,12%”.
Covid Tunisia: contagi in crescita, da stasera coprifuoco
La Tunisia ha registrato l'11 gennaio scorso 6.323 nuovi casi di covid su 24.271 test effettuati, con un tasso di positività del 26,05%, e 8 decessi. Sono gli ultimi dati resi noti dal ministero della Salute di Tunisi che segnano un forte aumento di contagi nel Paese nordafricano, che ha deciso di instaurare un coprifuoco notturno e il divieto di assembramenti e manifestazioni per due settimane a partire da questa sera. Dall'inizio della pandemia sono in totale 756.155 i positivi registrati e 25.731 le vittime. Attualmente sono 462 i pazienti ricoverati in ospedali privati e pubblici, di cui 112 in terapia intensiva, e 17 in respirazione assistita. Sono invece oltre 6 milioni (su circa 12 mln di abitanti) i tunisini ad aver completato il ciclo vaccinale, circa un milione le terze dosi.