Draghi, attacco dei no vax su Telegram. Pubblicato indirizzo: “Ogni sera sotto casa sua”

Cronaca
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Sul gruppo "Basta dittatura", pubblicati alcuni dati personali del premier, ad esempio l’indirizzo di casa, e messaggi come “Ogni sera alle 21 sotto il suo appartamento”. Indaga la polizia postale. È lo stesso gruppo che nei giorni scorsi ha preso di mira altri politici e medici

Alcuni no vax hanno preso di mira il presidente del Consiglio Mario Draghi: come riporta l’Agi, hanno condiviso su un gruppo Telegram alcuni dati personali del premier, come l’indirizzo di casa, e hanno pubblicato sulla piattaforma messaggi come “Ogni sera alle 21 sotto il suo appartamento”. Indaga la polizia postale.

Su Telegram Draghi preso di mira dai no vax

Il gruppo Telegram che ha preso di mira Draghi si chiama "Basta dittatura": è da tempo monitorato e nelle settimane scorse sono anche scattate operazioni che hanno portato a perquisizioni e alla richiesta di oscuramento di canali. Il premier, secondo gli organizzatori del gruppo, sarebbe “colpevole” di aver varato nuove restrizioni per i non vaccinati, con l’introduzione del Super green pass. Secondo l'Ansa, nel gruppo si invita a condividere "qui i numeri di telefono e gli indirizzi dei criminali". L'intenzione sembra essere quella di creare una sorta di "black list", visto che si parla di "preparare una lista di indirizzi e numeri di telefono delle m... criminali fasciste dittatoriali". Oltre ai dati sensibili del premier, c'è una sua foto ammanettato e con i baffetti alla Hitler.

Terza dose di vaccino nell'hub vaccinale di Acea a Roma, 26 novembre 2021. In Italia si fa strada l'ok dell'Aifa al vaccino Pfizer-BioNtech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni approvato dall'Ema e la raccomandazione della terza dose agli over 18. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Altri politici e medici sotto attacco

Il premier è l’ultimo di una lista di politici presi di mira dagli organizzatori di questo gruppo di no vax. Nei giorni scorsi era toccato anche al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. La settimana scorsa, invece, il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è stato messo sotto scorta dopo aver ricevuto minacce da alcuni no vax. Minacce anche a diversi medici, come Massimo Galli e Matteo Bassetti.

Massimiliano Fedriga, presidente Regione Friuli Venezia Giulia, durante il convegno organizzato da Luiss Business School dal titolo 'Investire Accelerare Crescere. Un piano straordinario per il digitale', Roma 16 luglio 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

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