Donna uccisa in parco a Reggio Emilia: fermato ex compagno, libero dopo sentenza stalking

Cronaca
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Juana Cecilia Hazana Loayza, 34enne originaria di Lima (Perù) e residente in Italia, è stata trovata senza vita e con ferite da coltello in un giardino pubblico. Subito partiti gli accertamenti sul 24enne, che è stato localizzato e portato in caserma, dove ha confessato. A settembre era stato arrestato e processato per stalking ai danni della donna ed era libero dal 4 novembre dopo il patteggiamento

Una donna di 34 anni, Juana Cecilia Hazana Loayza, è stata trovata morta in un parco a Reggio Emilia. Originaria di Lima (Perù) e residente nella città emiliana, è stata accoltellata nella notte tra venerdì 19 novembre e sabato 20. I carabinieri hanno fermato l'ex compagno, un 24enne di Parma: durante l'interrogatorio ha confessato di averla uccisa. A settembre l'uomo era stato arrestato e processato per stalking proprio ai danni della 34enne ed era libero dal 4 novembre.

La donna uccisa in un giardino pubblico

Juana Cecilia Hazana Loayza, che lavorava in una cooperativa d'assistenza a Scandiano, lascia un figlio di un anno e mezzo nato da una relazione con un altro ex compagno. Il corpo della donna è stato trovato in un giardino pubblico in via Patti, intorno alle 9.30. Aveva almeno una ferita da arma da taglio sul collo, il che ha fatto pensare sin da subito a un omicidio. Poco dopo sono partiti gli accertamenti sull’ex compagno, rappresentante di utenze domestiche porta a porta, che è stato localizzato dai carabinieri e portato in caserma per essere interrogato. Secondo quanto ricostruito, venerdì sera il 24enne era arrivato da Parma e dopo aver rintracciato la donna in un locale del centro storico si era diretto con lei verso casa sua. Durante il tragitto, nel giardino pubblico poco distante dall'abitazione della vittima, l'avrebbe aggredita, tentando prima di strangolarla e poi accoltellandola. Almeno un fendente è arrivato alla gola, ma sarà l'autopsia a fare luce sulla dinamica e sui tempi esatti del decesso. L'arma del delitto, un coltello da cucina ancora sporco di sangue, è stato trovato poco distante da luogo dell'omicidio ed è stato sequestrato.

Libero dopo sentenza per stalking

L’uomo era stato arrestato il 5 settembre per atti persecutori nei confronti della donna e il 6, dopo la convalida dell'arresto, era stato scarcerato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il 10 settembre era stato di nuovo arrestato per violazione della misura, violazione di domicilio e ulteriori atti vessatori, ottenendo il 23 settembre gli arresti domiciliari. Il 3 novembre, nel processo per stalking ai danni della donna, il 24enne ha patteggiato due anni con la sospensione condizionale: per questo la misura cautelare è decaduta e dal 4 novembre era libero.

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