L'accusa aveva chiesto 7 anni e 11 mesi. L’ex sindaco era accusato, fra l’altro, di associazione a delinquere, truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Scoppia la polemica tra centrosinistra e Lega sull'entità della condanna
L'ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nel processo "Xenia", svoltosi a Locri, sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza condanna Lucano a quasi il doppio degli anni di reclusione che erano stati chiesti dalla pubblica accusa (7 anni e 11 mesi). L’ex sindaco era accusato, fra l’altro, di associazione a delinquere, truffa, concussione falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E subito scoppia la polemica tra centrosinistra e Lega sull'entità della condanna.
Lucano: "Vicenda inaudita, mi aspettavo assoluzione"
"Questa è una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso. Mi aspettavo un'assoluzione", ha commentato Mimmo Lucano. Che ha poi aggiunto: "Grazie, comunque, lo stesso ai miei avvocati per il lavoro che hanno svolto. Io, tra l'altro, non avrei avuto modo di pagare altri legali, non avendo disponibilità economica".
Le parole del pubblico ministero
Nel chiedere la condanna, il pubblico ministero di Locri, Michele Permunian, nel corso della sua requisitoria aveva affermato che "a Riace comandava Lucano. Era lui il dominus assoluto, la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari. Lucano ha fatto tutto questo per un tornaconto politico-elettorale e lo si evince da diverse intercettazioni. Contava voti e persone. E chi non garantiva sostegno veniva allontanato".
La polemica politica
Subito scoppia lo scontro tra Lega e forze di centrosinistra, che fanno quadrato a difesa di Lucano: "Sono esterrefatto", ha detto Enrico Letta. Tra i primi commenti alla sentenza c'è quello di Matteo Salvini: "Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!", sottolinea il leader della Lega, riferendosi senza citarlo al 'caso Morisi'. "Guadagnava illecitamente sulla gestione degli immigrati, paladino dei radical chic", aggiunge.
L'arresto nel 2016
Lucano, noto per le politiche di accoglienza dei migranti che lo avevano reso famoso in tutto il mondo, era stato arrestato il 2 ottobre 2016 nell'ambito di un'inchiesta della Guardia di Finanza in merito a presunte irregolarità nella gestione del sistema d'accoglienza dei migranti.