Protesta no vax, stazioni blindate. Lamorgese: "Tolleranza zero". Minacce a Di Maio

Cronaca
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I contrari ai vaccini e al Green pass sono pronti a bloccare stazioni e aeroporti l'1 settembre. Altissima l'attenzione del Viminale. Il sottosegretario all'Interno Sibilia: "Se qualcuno arrecherà disagi a circolazione ferroviaria, avrà una denuncia per interruzione di pubblico servizio". Dopo le aggressioni ai giornalisti e al medico Bassetti, nel mirino dei contrari ai vaccini finiscono anche la deputata Azzolina e il ministro degli Esteri che però assicura: "Il clima d'odio non fermerà la campagna"

Il Green pass diventa obbligatorio per scuole, treni, aerei e bus a lunga percorrenza e la tensione è altissima per i possibili blitz dei contrari, pronti a bloccare stazioni e aeroporti l'1 settembre, blindati dalle forze dell'ordine. I manifestanti si sono dati appuntamento in almeno 53 città: dalle 14:30 partono le iniziative annunciate contro il certificato verde. "Se qualcuno arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato. Dovremo essere intransigenti", scrive in un tweet il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia. Intanto, dopo le aggressioni ai giornalisti e al medico Matteo Bassetti, nel mirino del fronte dei contrari ai vaccini finiscono anche esponenti politici come Luigi Di Maio e Lucia Azzolina. Sul tema, il Pd annuncia un’interrogazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. E, proprio Lamorgese, intanto, esprime "la più ferma condanna per gli attacchi mossi con toni inaccettabili sulla rete contro esponenti di Governo, politici, medici e giornalisti" (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).

Lamorgese: "Tolleranza zero"

Lamorgese ha anche sottolineato che "tutti questi episodi sono oggetto di indagini da parte della polizia giudiziaria. Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web". E ha aggiunto: "Non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete" per l'1 settembre.

Le minacce a Di Maio su Telegram

Fra coloro che sono stati presi di mira dai No Vax, c'è anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Un altro infame da giustiziare", "è necessario il piombo", "devi crepare". Sono alcune delle minacce da parte di No vax e No green pass apparse in alcune chat Telegram ai danni del pentastellato. A scatenare l'odio sarebbero state le dichiarazioni rese nell'ultimo periodo da Di Maio a favore della campagna vaccinale. 

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Di Maio: "Clima d'odio non fermerà campagna vaccinale"

E oggi Di Maio ribadisce, da Facebook: "Un'escalation preoccupante, un clima d'odio che fa male al Paese, ma che non fermerà la campagna di vaccinazione. Le minacce di questi giorni a giornalisti, medici, cittadini comuni da parte di sedicenti No Green Pass e No Vax non sono tollerabili e vanno denunciate senza esitazione. Parlano di libertà, di vita, e poi minacciano di morte le persone". "La risposta migliore che possiamo dare è vaccinarci", aggiunge, e poi ricorda: "C'è la maggior parte degli italiani che si è già vaccinata, circa il 70% dei cittadini over 12 ha completato il ciclo. E non saranno di certo le minacce di questi vigliacchi a fermare la campagna di vaccinazione. Adesso sensibilizziamo coloro che non l'hanno ancora fatto, la ripresa del Paese passa anche da questo". 

Le minacce ad Azzolina sui social

Minacce e attacchi No Vax e No Green pass anche sulle pagine social della deputata M5s ed ex ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. Ieri la parlamentare aveva scritto un post su Facebook per stigmatizzare le violenze, ricordando il "prof. Bassetti minacciato sotto casa, un giornalista picchiato, un dirigente scolastico minacciato con un proiettile, il gazebo del M5S distrutto. Non c'è niente - aveva commentato - che possa giustificare simili violenze. Tutte le parti politiche, nessuno escluso, dovrebbero prendere le distanze". Da allora sulla pagina Fb dell'ex ministro piovono minacce: "Non sarò soddisfatto fino a quando non avrete paura a prendere sonno"; "Vi vogliamo morti"; "...e nessuno che abbia preso te a mazzate"; "Manchi solo tu"; "I proiettili fanno paura quando li senti cantare vicino" sono solo alcuni dei post che si possono leggere tra i quasi 10mila commenti.

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Le minacce aumentano

Ma le persone minacciate aumentano ogni giorno: il 31 agosto è stata la volta anche del governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini e dell'ex premier Romano Prodi, mentre sono otto le persone identificate e denunciate finora dalla Digos di Genova per le intimidazioni via social all'infettivologo Bassetti.

L'interrogazione del Pd

Intanto in una nota, i deputati del Pd annunciano di aver "deciso di presentare un'interrogazione alla ministra dell'Interno, a prima firma della capogruppo Debora Serracchiani, da svolgersi al prossimo question time, per sapere quali iniziative il governo intenda adottare per evitare che legittime manifestazioni di dissenso si trasformino in azioni di violenza inaccettabili". I parlamentari Dem si chiedono "se al governo risulti che piazze e cortei dei cosiddetti movimenti no vax e no pass siano frequentati da veri e propri squadristi e picchiatori fascisti e quali iniziative intenda mettere in campo per contenere tali infiltrazioni e il ripetersi di episodi di violenza".

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