Covid, crescono ricoveri e terapie intensive. In Sicilia parametri da zona gialla
L'isola ha superato la soglia di rischio per quanto riguarda i ricoveri ordinari e l'ha raggiunta per le terapie intensive: la prossima Cabina di regia dovrebbe sancire il ritorno, dopo alcuni mesi, in zona gialla. Anche Sardegna e Calabria si avvicinano ai parametri che determinano cambio di colore
In Italia aumentano i ricoveri per Covid nei reparti ordinari e nelle terapie intensive: la Sicilia corre verso la zona gialla, la Sardegna e la Calabria si avvicinano ai parametri che sanciscono il ritorno delle restrizioni
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Da alcuni giorni la Sicilia ha ormai superato i parametri di occupazione dei posti letto che portano al passaggio in giallo. I ricoveri ordinari di malati Covid, stando ai dati del monitoraggio Agenas aggiornato al 17 agosto, sono il 17% del totale (+1% sul giorno precedente) quando la soglia per rimanere in zona bianca è il 15%, mentre le terapie intensive sono arrivate al 10% del totale (anche in questo caso +1% sul giorno precedente), che è esattamente la soglia di rischio
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In Sicilia, in termini assoluti, le rianimazioni occupate da pazienti Covid sono 77, mentre i posti letto complessivi, sempre stando agli ultimi dati Agenas, sono 762: l'occupazione è al 10,2%, sulla carta quindi anche questo parametro è superato. Per non parlare dell'incidenza: per finire in giallo bisogna superare i 50 casi settimanali per centomila abitanti, e la Sicilia è a 148
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È ormai probabile quindi che la Cabina di Regia di venerdì sancisca il passaggio della Sicilia da lunedì 23 agosto a maggiori restrizioni, rendendola la prima regione, dopo quasi due mesi, a colorare di giallo una mappa finora tutta bianca
Il ritorno in zona gialla significa di nuovo mascherine obbligatorie all'aperto, a eccezione dei bambini sotto i sei anni e di chi soffre di una patologia incompatibile con l'uso del dispositivo (e ad eccezione anche di chi fa sport)
Mentre bar e ristoranti rimangono aperti, ma con un massimo di 4 persone al tavolo, anche all'aperto. Questo vale anche per le feste e i ricevimenti, compresi i matrimoni
Anche Sardegna e Calabria si avvicinano ai parametri che sanciscono il cambio di colore, anche se l'occupazione delle terapie intensive dell'isola sono in calo del 2% rispetto alla giornata precedente (dall'11% all'8,8%), tornando quindi sotto la soglia di rischio grazie ai 4 ricoverati in meno di ieri, 17 agosto, mentre le ospedalizzazioni ordinarie sono al 9,9% (+1%), comunque ancora abbastanza lontane dalla soglia del 15%
In Calabria, altra regione in bilico, le terapie intensive sono ancora sotto il 10%, esattamente al 6,5%, ma con un +3% in un solo giorno a causa dei 4 ricoveri di ieri, 17 agosto, e potrebbe superare il limite nei prossimi giorni, finendo in giallo il 30 agosto, considerando che anche i ricoveri ordinari, al 13,8%, sfiorano ormai la soglia critica
In questa grafica le Regioni a confronto sull'incidenza dei ricoveri in terapia intensiva
Secondo i dati Agenas, forniti dal ministero della Salute e aggiornati alla serata del 17 agosto, per quanto riguarda le terapie intensive, i dati più alti - dopo Sicilia e Sardegna - sono quelli di Calabria, Lazio e Toscana, tutte al 7%
Di seguito i tassi di occupazione nelle altre Regioni, in ordine decrescente: Emilia-Romagna, Liguria al 6%; Puglia al 5%; Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Marche e Umbria al 4%; Molise, Lombardia e Campania al 3%; Piemonte e Provincia di Trento al 2%; Provincia di Bolzano e Basilicata all'1%
Per quanto riguarda i reparti ordinari, dopo Sicilia e Calabria, le altre Regioni che più si avvicinano alla soglia critica del 15% sono Sardegna e Basilicata, al 10%
Più bassi i dati nelle altre Regioni. Vicina al 10% solo Campania al 9%, e Lazio all'8%. Seguono Umbria al 7%, Toscana ed Emilia-Romagna al 6%. Puglia, Lombardia e Valle d'Aosta si fermano al 5%. Liguria, Marche, Molise e le due province autonome di Bolzano e Trento sono al 4%, il Veneto al 3% e Friuli Venezia Giulia e Piemonte al 2%