Le due escursioniste erano rimaste bloccate dal maltempo sotto Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota. Con loro c’era anche un uomo che ha riportato gravi congelamenti alle mani ma è sopravvissuto
Due alpiniste piemontesi sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota, e avevano chiamato i soccorsi. Squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono salite nella notte e le hanno trovate. Con loro c’era anche un 27enne di Pettenasco (Novara) che ha riportato gravi congelamenti alle mani ma è sopravvissuto
I soccorsi
Le vittime sono due trentenni, una originaria di Crevoladossola (Verbania) e l'altra residente a Trontano, sempre in provincia di Verbania. Ieri le due e un amico erano partiti per l'ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle hanno dato l'allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell'elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile. Sono così salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova. I tre sono stati raggiunti verso le 21: una scalatrice è morta pochi minuti dopo l'arrivo dei soccorritori mentre l'altra è stata trasportata al rifugio Mantova dove il medico ha tentato invano di rianimarla. Il loro compagno di cordata è invece stato trasportato in Svizzera dall'elicottero di Air Zermatt.
Il racconto del superstite
"In cinque minuti il meteo è cambiato e la bufera ci ha bloccati in quota". Il 27enne ricoverato all'ospedale di Zermatt, racconta così in una intervista al sito del quotidiano La Stampa, l'incidente di montagna in cui due donne sono morte assiderate sul Monte Rossa. "Come sto? Vi lascio immaginare...", si limita a dire il giovane alpinista di Pettenasco (Novara). "Ricordo il freddo, tanto freddo, mi sono tolto i guanti per darli a una delle due ragazze. Ho fatto il possibile per aiutare i soccorritori...".