Il suo post su Facebook è stato condiviso sul social e ripreso anche dalla stampa locale, tanto che la Regione Puglia ha corretto in corsa il tiro apportando una modifica nelle Faq dell’ordinanza
Con un post sul suo profilo Facebook ha manifestato tutto il suo disappunto. “Siamo arrivati all’assurdo. Non solo sono considerati ‘beni di lusso’, non solo paghiamo il 22% di Iva, ma adesso devo anche privarmi di un qualcosa di cui io e miliardi di donne abbiamo bisogno ogni mese. Che facciamo, per questa zona rossa non facciamo venire la Mestruazione? Sono senza parole”, sono state le parole scritte da Alessia Ria, studentessa di 22 anni, che non ha potuto acquistare gli assorbenti (non considerati beni di prima necessità) in un supermercato di Collepasso, in provincia di Lecce, perché erano passate le 18. Il suo sfogo è stato condiviso sul social e ripreso anche dalla stampa locale, tanto che la Regione Puglia ha corretto in corsa il tiro apportando una modifica nelle Faq dell’ordinanza: “Agli esercizi di vendita di generi alimentari che non sono tenuti all’obbligo di chiusura alle 18, è consentita la vendita di assorbenti, data la loro specifica funzione, entro l’orario della chiusura ordinaria” (COVID, AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).
"Nel mio piccolo ho fatto qualcosa di buono"
Soddisfatta del risultato raggiunto, Alessia Ria ha apprezzato il grande supporto ricevuto. “Arrivata a fine giornata posso solo ringraziare TUTTE le persone che mi sono state accanto e che mi hanno appoggiato sin dal primo momento! – ha scritto su Facebook - Grazie a Maria De Giovanni che mi ha da subito appoggiata, grazie a tutte le testate giornalistiche e grazie davvero a tutti! Nel mio piccolo credo di aver fatto qualcosa di buono e da domani, anche dopo le 18 gli assorbenti potete comprarli!”. Con queste parole la ragazza ha dato l’annuncio della precisazione inserita nell’ordinanza.