Secondo i dati del report si registra per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/Province autonome classificate a rischio alto (da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso. Rezza: "In alcune regioni incidenza molto alta per la presenza della variante inglese. Ondate successive dipendono da misure. Primi focolai nelle scuole: tenerne conto"
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