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Paolo Rossi, rubati i cimeli conservati nello stadio Menti di Vicenza

Cronaca

Il furto è avvenuto nel 2018, poco dopo il fallimento della società poi comprata all'asta da Renzo Rosso, patron della Diesel. Spariti il primo cartellino, il contratto con il Lanerossi e la convocazione della Nazionale ai Mondiali del 1978

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Nuovo sfregio alla memoria di Paolo Rossi, il campione morto lo scorso 9 dicembre. Dopo che i ladri hanno svaligiato la sua casa a Siena mentre si stavano svolgendo i funerali a Vicenza, è emerso che alcuni cimeli della carriera calcistica del campione del mondo sono spariti circa tre anni fa, poco dopo il fallimento del Vicenza Calcio. Nerio De Bortoli, il curatore fallimentare della società che ha portato i libri in tribunale il 18 gennaio del 2018. Poco dopo scomparsa di Pablito, ha presentato denuncia per furto contro ignoti. 

Spariti il primo cartellino, il contratto e la convocazioni in Azzurro

Tra i cimeli sottratti ci sono il primo cartellino di Paolo Rossi, quando il calciatore era 14enne, e il contratto firmato con Giussy Farina nel 1976, allora presidente del Lanerossi Vicenza, quando il giocatore venne acquistato dalla Juventus per vestire i colori biancorissi. A essere stato sottratto anche il telegramma di convocazione ufficiale per i Mondiali del 1978 con sede in Argentina dove gli azzurri raggiunsero il quarto posto. Scomparsi anche alcuni accordi sui premi partita e quelli legati ai gol realizzati in biancorosso. Tutti oggetti preziosi anche in vista del museo che la città di Vicenza vuole realizzare su Pablito. 

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Gli oggetti rubati nel 2018

Il furto è avvenuto allo stadio Menti, nella sede del club, poco prima della vendita all’asta alla nuova proprietà, avvenuta nel 2018, capeggiata da Renzo Rosso, il patron della Diesel. Il fatto è stato riferito al curatore fallimentare ad inizio d'anno, poche settimana dopo la morte del campione del mondo, quando De Bortoli si è recato in procura della Repubblica per formalizzare la sparizione. Che i documenti fossero ancora in sede fino a metà gennaio 2018, prima che il tribunale di Vicenza dichiarasse il fallimento della società, è attestato da alcune fotografie scattate dal consigliere comunale Andrea Berengo durante una visita con l'ex calciatore e amico di Rossi, Giorgio Carrera.

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