Il 55enne, residente in Trentino, era stato agganciato attraverso un sito di incontri sul web ed era diventato vittima di un ricatto: le immagini scambiate con quella che credeva essere la sua amante, sarebbero diventate di pubblico dominio se lui non avesse pagato. All’ennesima richiesta di denaro l’uomo ha deciso di rivolgersi allo Sportello sicurezza di Confcommercio che lo ha messo in contatto con la Guardia di Finanza di Trento che è entrata in azione
Dal 2016, quando aveva avviato uno scambio di immagini con atteggiamenti sessuali espliciti con quella che credeva essere la sua amante, per un uomo di 55 anni residente in Trentino è iniziato un incubo. Quelle foto, questa la minaccia, sarebbero diventate di pubblico dominio se lui non avesse pagato. Così il 55enne, artigiano del settore edile, ha pagato circa 100.000 euro tra ricariche su PostePay e bonifici bancari indirizzati alla donna. La svolta è arrivata all’ennesima richiesta di denaro: 8.000 euro in contanti, con la promessa di chiudere la faccenda. A quel punto l’uomo ha deciso di rivolgersi allo Sportello sicurezza di Confcommercio che lo ha messo in contatto con la Guardia di Finanza di Trento che è entrata in azione.
L'arresto della banda
I membri della banda che aveva messo in piedi il ricatto, sono arrivati a Trento per riscuotere personalmente la somma e hanno anche preteso il rimborso delle spese di viaggio e la sistemazione in hotel a spese della vittima. Nel luogo previsto per la consegna del contante, si sono però presentati anche i finanzieri, come scrive anche L’Adige. Gli uomini della Guardia di Finanza, infatti, hanno aspettato il momento della consegna della busta con i soldi e hanno quindi arrestato la banda per estorsione. Sono in corso indagini per risalire anche a eventuali altri complici.