Coronavirus, news. Bollettino del 2 gennaio: 11.831 casi su 67.174 tamponi. Rpt al 17,6%
Cresce il rapporto tra positivi e test analizzati. Sono 364 i decessi nelle ultime 24 ore. Salgono anche i ricoveri: 126 in più nei reparti ordinari, 16 quelli nelle terapie intensive. Nei giorni scorsi le regioni e le province autonome avevano chiesto attraverso lettera del presidente della conferenza, Stefano Bonaccini, un rinvio della riapertura in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Cts. In Italia oltre 46mila le persone vaccinate
Bollettino 2 gennaio: 11.831 casi su 67.174 tamponi, 364 morti
alano i test giornalieri eseguiti (ieri 157.524), sale la percentuale di positivi (17,6%). Le vittime sono in totale 74.985, mentre le terapie intensive aumentano a 2.569 (+16) con 134 ingressi in un giorno. I casi totali, compresi morti e guariti, raggiungono quota 2.141.201. I NUMERI
Tasso contagio sale al 17,6%
Gli 11.831 casi di oggi, dimezzati rispetto a ieri, sono però a fronte di 67.174 tamponi, 90mila meno di ieri: per questo il tasso di contagio, ossia il rapporto positivi-tamponi, schizza al 17,6% (ieri era al 14,1, il 29 dicembre era ancora a 8,70%). A trainare i contagi sempre il Veneto (+3.165), seguito da Emilia Romagna (+2.035), Lombardia (+1.402), Lazio (+1.275) e Sicilia (+734). I casi totali da inizio epidemia sono 2.141.201.
Ripartenza scuola: al via 7 gennaio con 50% in presenza. Nuove modalità e polemiche
I ministri dell’Interno, dell’Istruzione e dei Trasporti hanno confermato il parziale ritorno in classe degli studenti fino al 15 gennaio. Assicurato un potenziamento dei trasporti locali. Nelle varie regioni ci sono pareri contrastanti tra chi ritiene corrette le misure e chi teme la possibilità di nuovi focolai di Coronavirus all’interno degli istituti.
Oggi 11.831 casi e 364 morti
Sono 11.831 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 22.211 di ieri. I decessi del giorno sono 364 (ieri 462), per un totale di 74.985. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
50 casi dopo festa. Sindaco del Messinese: "Chiudeteci"
Il caso della festa con 150 invitati in un ristorante di Nicosia (Enna), che avrebbe determinato una ulteriore diffusione del Covid 19 a Capizzi (Messina), continua a suscitare preoccupazioni. La festa, con la maggior parte di invitati di Capizzi, ma diversi anche di Nicosia, è stata organizzata lo scorso 20 dicembre per un diciottesimo e negli ultimi giorni nel piccolo centro del Messinese si e' registrato un forte aumento di casi Covid, con oltre 50 positivi al test molecolare, una trentina risultati positivi al test rapido, ma
diverse persone che manifestano sintomi e sono in attesa dei test.
diverse persone che manifestano sintomi e sono in attesa dei test.
In Gran Bretagna "atteso peggioramento". Aumentano bambini ricoverati
Cresce la pressione sugli ospedali britannici, a causa della nuova variante del Covid- 19, e i dati potrebbero peggiorare ulteriormente: secondo Andrew Goddard, presidente del Royal College of Physicians, le cifre attuali dei casi sono "abbastanza lievi" rispetto a quanto prevedibile tra una settimana. "Tutti gli ospedali che non hanno registrato la grande pressione che c'era nel sud-est, a Londra e nel Galles meridionale, dovrebbero aspettarsi che succederà a loro. Questa nuova variante è decisamente più contagiosa e si sta diffondendo in tutto il Paese.
Campania, forte crescita della curva dei contagi
Forte crescita della curva dei contagi in Campania: il rapporto positivi-tamponi nelle ultime 24 ore si attesta al 12,21% contro l'8,47% precedente. I positivi del giorno sono 392 (48 sintomatici) su 3.209 test. I deceduti sono 29 (di cui 6 nelle ultime 48 ore) mentre i guariti sono 676. Si allenta leggermente la pressione sulle terapie intensive (99 i posti occupati su una disponibilità di 656). Il bollettino dell'Unita' di crisi segnala che sono 1.355 i posti letto di degenza ordinaria occupati su una disponibilità di 3.160.
Scuole, Puglia: resta possibilità dad per tutti gli istituti
La Regione Puglia intende continuare a dare la possibilità agli studenti delle scuole pugliesi di ogni ordine e grado (dalle elementari alle superiori), e alle loro famiglie, di scegliere la didattica a distanza. Lo ha spiegato il governatore Michele Emiliano, convocando per domani una riunione con gli assessori alla Sanità e ai Trasporti, i sindacati e i rappresentanti del mondo scolastico.
Andorra apre le piste di sci, ma solo ai residenti
Andorra ha aperto le stazioni sciistiche, ma solo ai residenti, del principato indipendente tra la Francia e la Spagna, con molte incertezze sul futuro della stagione a causa della pandemia di coronavirus. Due giorni fa, il governo ha auspicato un possibile ritorno sulle piste dei vicini francesi e spagnoli a partire dal 9 gennaio in base all'evoluzione dei dati epidemiologici nel loro Paese. Nella stazione di Pal Arinsal, gli sciatori hanno potuto godere del 43% degli impianti dopo aver presentato un documento di identità che attestava la residenza. Sulle funivie, limitate al 50% o due terzi della loro capacità, è obbligatoria la mascherina ed il rispetto della distanza di almeno 1 metro tra ogni persona in fila. E per incoraggiare gli sciatori, l'ingresso sulle piste questo fine settimana sara' gratuito.
Regioni: "Con regole più rigide possibile aprire palestre"
Con regole più rigide potrebbe essere possibile riaprire la palestre dal 15 gennaio, quando scade l'attuale Dpcm. E' il parere "personale" della la coordinatrice della Commissione Sport della Conferenza delle Regioni, Tiziana Gibelli, secondo cui, tuttavia, tutto dipenderà dall'andamento del contagio e dalle previsioni del Comitato tecnico scientifico.
Francia, finito dopo 2 giorni il maxi rave party di Capodanno con 2.500 persone
A radunarsi in due capannoni a Lieuron, a sud di Rennes sono arrivate da tutta la Francia (e non solo) oltre 2.500 persone, in piena violazione delle regole anti-Covid imposte dalle autorità. La gendarmeria ha effettuato 1.200 multe. I PARTICOLARI
Galli: “Il trend preoccupa, la gente si muove e il virus anche”
"Siamo ancora abbastanza lontani da quella che può definirsi una situazione tranquilla" sostiene il direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli. "Dubito che per l'estate saremo liberi da restrizioni". QUI I DETTAGLI
Pregliasco: “Con i numeri attuali si rischia una terza ondata"
Per il virologo dell’Università Statale di Milano servono delle regole più rigorose per affrontare l’emergenza. “Necessario prolungare la zona rossa anche dopo il sei gennaio”. LEGGI L'ARTICOLO
Allarme medici in Libano, "si rischia catastrofe"
Il Libano si avvia a una situazione sanitaria "catastrofica". E' l'allarme lanciato dagli operatori del settore dopo l'impennata di casi durante le celebrazioni di fine anno e una virtuale saturazione degli ospedali. Il Comitato nazionale per la lotta al Covid-19 si è riunito stamane e ha raccomandato alle autorità un nuovo lockdown nel Paese per almeno tre settimane, ha detto Petra Khoury, presidente della commissione. Il Paese ha imposto la chiusura totale più volte dall'inizio della pandemia, l'ultima in ordine di tempo lo scorso novembre, ma le restrizioni sono state poi allentate, portando a un aumento significativo delle infezioni durante le festività natalizie.
Lazio, oltre 10mila vaccinazioni, "prima regione"
"Superata ampiamente la quota delle 10 mila vaccinazioni effettuate ovvero oltre il 20% di quelle a disposizione. Per numero di dosi somministrate siamo la prima regione italiana". Cosi' l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato."Molto bene le province con Frosinone in testa (1.825), la asl Roma 6 (1.583) e la asl Roma 5 (1.361) - prosegue - bene anche la asl Roma 2 (1.030), il San Giovanni (890), il Gemelli (764), il Bambino Gesu' (728), la asl Roma 4 (728), il policlinico Umberto I (711) e la asl di Viterbo (657)".
Vaccino, Israele mantiene guida corsa, 1 mln vaccinati (12%)
Israele ha già vaccinato più di un milione di cittadini contro il Covid-19, il 12% della sua popolazione, che rappresenta il più alto tasso di immunizzazione al mondo: e' quanto risulta dai dati del portale Our World in Data, frutto di una collaborazione con l'università di Oxford e che misura il numero di persone che hanno ricevuto una prima dose del vaccino Covid. Nello specifico, Israele registra un tasso di 11,55 dosi per 100 abitanti, seguito da Bahrein (3,49) e Regno Unito (1,47), secondo la fonte.
Vaccino, Lopalco: "In Puglia ottima risposta personale sanitario"
In Puglia sono 1956 le dosi di vaccino anticovid inoculate dall'avvio della fase 1 della campagna vaccinale, lo scorso 31 dicembre 2020. Sono 1001 le donne e 955 gli uomini vaccinati: 248 i giovani di età compresa tra i 20 e
i 29 anni; 402 le persone tra i 30-39 anni; 457 tra i 40-49 anni; 500 tra i 50 -59 anni; 283 tra i 60 e i 69 anni e sono 66 gli over 70. Al momento, dunque, sono state somministrate il 7,6% delle 25.855 dosi giunte nella Regione.
i 29 anni; 402 le persone tra i 30-39 anni; 457 tra i 40-49 anni; 500 tra i 50 -59 anni; 283 tra i 60 e i 69 anni e sono 66 gli over 70. Al momento, dunque, sono state somministrate il 7,6% delle 25.855 dosi giunte nella Regione.
Ordinanza Speranza, impianti sci riaprono il 18/1
Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si differisce la riapertura degli impianti sciistici al 18 gennaio. Nei giorni scorsi le regioni e le province autonome avevano chiesto attraverso lettera del presidente della conferenza, Stefano Bonaccini, un rinvio della riapertura in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Cts.
Vaccino, autorità Gran Bretagna sconsigliano "mescolare" due tipi diversi
L'agenzia sanitaria britannica, la Public Health England (Phe), ha sconsigliato di mescolare i vaccini contro il covid-19 prodotti dalle diverse case farmaceutiche, se non in "rare occasioni". L'avvertimento dopo che erano circolate voci che, nell'ambito del piano di emergenza del governo per vaccinare quante più persone possibile, si potevano mescolare i due vaccini.
Scuola: Azzolina: "Non possiamo arrenderci, sforzo inevitabile"
"Sulla scuola non possiamo arrenderci e dobbiamo, ciascuno degli attori coinvolti, operare uniti, ricordandoci sempre del peso specifico che questa Istituzione ha nel percorso di ogni bambina e bambino, delle ragazze e dei ragazzi, nella vita del Paese. Arretrare sulla scuola, significa rinunciare a un pezzo significativo del nostro avvenire. Per questo non lo faremo". Lo assicura la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata prima della fine dell'anno al Consiglio superiore della Pubblica istruzione.