Molti studenti sono tornati sui banchi dopo il passaggio di alcune Regioni a zone con minori restrizioni. Rimangono in didattica a distanza i ragazzi delle superiori. Ecco la situazione nel nostro Paese
Il bollettino del 14 dicembre del ministero della Salute ha indicato 12.030 nuovi contagi su 103.584 tamponi. Con il passaggio alla zona arancione o gialla, e la conseguente riduzione delle restrizioni, molte scuole hanno riaperto alle lezioni in presenza. Il 7 gennaio è previsto il rientrodi tutti gli studenti a scuola,compresi i ragazzi delle superiori che torneranno tra i banchi in una percentuale del 75%
Da martedì mattinariaprono tutti gli istituti scolastici di Crotone dalla prima elementare fino alla prima media. Lo ha disposto il Tar della Calabria accogliendo il ricorso con il quale 25 genitori di alunni crotonesi chiedevano la sospensione dell'ordinanza emessa dal sindaco Vincenzo Voce che prevedeva la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado dal 9 al 22 dicembre prossimo
Il sindaco di Quarto (Napoli), Antonio Sabino, con un’ordinanza ha prolungato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, fino al 22 dicembre. Il precedente provvedimento era scaduto sabato scorso. La ripresa è stata rinviata a dopo le festività di fine anno. "Valuteremo la riapertura appena la curva dei contagi si sarà ulteriormente abbassata", ha riferito Sabino. “Al momento il numero di positivi a livello cittadino, ma anche ragionale, è ancora piuttosto alto e non ce la sentiamo di esporre i nostri ragazzi al rischio contagio”
Nella scuola media Santomauro di Bari sono state sospese da lunedì 14 dicembre e sino al 22 dicembre tutte le lezioni in presenza per l'elevato numero di docenti posti in isolamento dopo la segnalazione di positività al Covid della dirigente scolastica. L'istituto ha quindi disposto l'attivazione della didattica a distanza per tutte le classi, mentre le attività in presenza riprenderanno regolarmente giovedì 7 gennaio, dopo le feste natalizie
Da martedì 15 dicembre, dopo che tre bambini risultati positivi al Covid, sono chiusi i plessi della scuola dell'infanzia e primaria dell'Istituto comprensivo "Nicola Ronchi" di Cellamare (Bari), l'unico della città. "A scopo precauzionale e per garantire all'intera comunità scolastica la giusta sicurezza - fa sapere il sindaco Gianluca Vurchio - il dirigente ha disposto la chiusura della scuola dell'infanzia e primaria per i prossimi giorni, al fine di consentire le operazioni di sanificazione degli ambienti"
Anche in un altro Comune del Barese, Grumo Appula, è stato accertato un caso di positività al Covid in un asilo. Per questo il sindaco Michele Minenna ha disposto la chiusura fino al 23 dicembre del plesso scolastico dell'infanzia "Madonna delle Grazie"
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, intanto, ha riferito che "oltre 3,7 miliardi, di cui 2,2 per finanziare la spesa corrente e più di 1,5 per gli investimenti, sono le risorse per la scuola previste dal disegno di legge di Bilancio attualmente al vaglio del Parlamento. “Il mondo dell'istruzione è tornato al centro degli investimenti: lo dimostrano le risorse mobilitate in questi mesi, lo dimostra questa ulteriore iniezione di fondi”, ha scritto sui social
Ammonta invece a 5,5 milioni di euro per l'anno 2021 il fondo per il recupero dei gap formativi per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie previsto nel decreto Ristori che ha ottenuto il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze e che arriverà "blindato" prima in Aula a Palazzo Madama e poi a Montecitorio. Sono fondi per pagare i corsi di recupero per gli alunni che hanno avuto gap formativi con la Didattica a distanza o per coloro che, sempre a causa del Covid, hanno dovuto limitare il loro impegno a scuola
Il ministro dell'Istruzione Azzolina, nella giornata di lunedì, ha anche anticipato che sulle modalità dell'esame di maturità nel 2021 "ci vuole un po' di pazienza, prenderemo le decisioni che riterremo essere le più opportune, giuste per studenti e studentesse", e potrebbero arrivare delle novità tra "gennaio e febbraio" del prossimo anno
Azzolina ha poi detto: "Ho sempre difeso e continuerò a difendere la scuola in presenza, perché io ritengo che la scuola non sia soltanto l'apprendimento formale". “La scuola in presenza ha un sapore che non è sostituibile assolutamente con la didattica a distanza. Quindi io credo che quella debba essere la strada che un po' il Paese deve perseguire, il ritorno a scuola, perché ribadiamolo: la scuola in presenza non è solo apprendimento, trasmissione di contenuti ma è veramente tanto altro, e gli studenti sono certo che sanno quello di cui sto parlando"
"Vogliamo rispettare quanto detto nel Dpcm del 3 dicembre, ovvero tornare al 75% di didattica in presenza anche alle superiori, come è giusto che sia”, ha detto invce il viceministro dell'Istruzione Anna Ascani. "Abbiamo deciso di discuterne con i prefetti, perché l'Italia non è tutta uguale e c'è bisogno di un coordinamento territoriale per il trasporti, per il tracciamento. Quindi quello che succederà dal 7 di gennaio è che le scuole adegueranno gli orari e ci saranno più mezzi a seconda delle necessità effettive dei singoli territori" ha detto
In merito delle riapertura delle scuole il 7 gennaio, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ha detto che "come Regione stiamo coordinando una serie di tavoli con le Province per cercare di organizzare quello che io chiedo al Governo dalla scorso mese di maggio: per evitare assembramenti sul trasporto pubblico locale è necessario dilazionare gli ingressi e l'inizio delle diverse attività, sia scolastiche sia lavorative. Questo è l'unico sistema”
Sullo stesso tema, il direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, ha detto: "La scuola e i trasporti sono elementi fondamentali della nostra società e vanno assolutamente preservati e potenziati. Mettere in sicurezza la scuola e i trasporti deve essere ora l'obiettivo primario per evitare ad ogni costo che queste strutture possano trasformarsi in potenziali incubatori del virus. Sono settori che vanno posti al centro delle nostre attenzioni in questa fase"
In Alto Adige, l’assessore alla scuola italiana Giuliano Vettorato e l'intendenza scolastica hanno pensato di creare una vetrina online nella quale ciascuno potrà postare videomessaggi, canzoni, disegni, poesie o pensieri dedicati all'imminente arrivo del Natale e delle festività. "La scure del virus ha stravolto tante nostre abitudini quotidiane, questa vetrina online diventerà l'avamposto per lo scambio di auguri in sicurezza, aggiungendo creatività e fantasia a questo gesto significativo”, ha detto l’assessore
“Lo scambio degli auguri sia dentro che fuori dalle scuole non potrà avere le stesse modalità a cui siamo abituati, ma non vogliamo rinunciarci, per nutrire la speranza, coltivare l'ottimismo e soprattutto per farci sentire uniti di fronte alle difficoltà”, ha aggiunto Vettorato. Chiunque potrà postare il suo augurio di buone feste collegandosi al profilo Padlet della scuola italiana. Bambini, studenti, insegnanti, ma anche genitori, nonni, musicisti, artisti o chiunque ne abbia voglia potranno postare i loro personalissimi auguri nel formato preferito