Maltempo: Alto Adige ancora sotto la neve, allerta per il livello fiumi in Emilia e Friuli

Cronaca
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L'Italia fa i conti con il passaggio del vortice ciclonico che nel weekend ha causato molti disagi e l'esondazione di alcuni corsi d'acqua. Riaperta l'A22 al Brennero ma in provincia di Bolzano restano diversi problemi alla circolazione. Ancora  allerta rossa su parti del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, dell'Emilia Romagna e della provincia di Bolzano. La perturbazione dal pomeriggio si sposterà progressivamente verso Sud

L'Italia resta nella morsa del maltempo da Nord a Sud a causa dei vortici ciclonici sospinti da correnti polari che hanno portato neve e pioggia. Alcune zone sono finite sott'acqua per l'esondazione dei fiumi, mentre su Alpi e Dolomiti si fanno i conti con la grande quantità di neve caduta. Per la giornata di oggi è prevista allerta rossa su parti del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e provincia di Bolzano, con spostamento della perturbazione verso il meridione (LE PREVISIONI).

Alto Adige ancora sotto la neve ma riapre l'A22 al Brennero

L'Alto Adige è sotto la neve ormai da 48 ore. In provincia di Bolzano continua a nevicare già attorno ai 500 metri e a piovere incessantemente a fondovalle. L'autostrada del Brennero è stata riaperta al traffico dopo la chiusura avvenuta sabato sera per motivi di sicurezza tra Vipiteno e il confine di Stato, ma restano molti disagi per la circolazione. La linea ferroviaria del Brennero è chiusa a causa della colata di fango di ieri sul Virgolo a Bolzano. Anche in Val Venosta non si circola, così come sulla linea ferroviaria della Val Pusteria. Solo la linea Bolzano-Merano è aperta da Ponte Adige. I Alla stazione nivo-meteorologica del Lago Verde in Val d'Ultimo a 2.500 metri il manto nevoso questa mattina ha raggiunto 2,20 metri. A Plan, paesino isolato della Val Passiria, c'è un metro e 70 centimetri di neve. 

Ancora allerta in Friuli Venezia Giulia

Mai così tanta pioggia, in sole 48 ore, da oltre 30 anni a questa parte: è il dato più significativo dell'allerta rossa che ha interessato il Friuli Venezia Giulia nel fine settimana e che ha causato l'ingrossamento dei fiumi, qualche frana e la chiusura temporanea di arterie secondarie. Piogge torrenziali si sono abbattute soprattutto sulla provincia di Pordenone e la Carnia. In Valcellina si sono verificati i disagi principali con la chiusura della strada regionale 251 per allagamento, riaperta ieri sera dopo 48 ore, e un paio di frane a Erto e Casso. Smottamenti si sono verificati anche in provincia di Udine, ad Arta Terme e Collina. Si sono verificati poi allagamenti a San Pier d'Isonzo, Pasian di Prato, San Vito al Tagliamento, San Quirino, Gonars oltre a una frana a Tarcento, con 260 utenze rimaste senza elettricità tra le province di Udine e Pordenone. Restano chiuse al traffico un paio di strade tra Porcia e Prata per l'esondazione del rio Sentiron. Per quanto riguarda le allerte, resta in vigore quella rossa in Carnia e Friuli Occidentale fino alle 12 di oggi, mentre quella arancione permane su Pordenonese e Carnia e sulla pianura friulana, dove proseguiranno temporali e neve. Anche oggi rimangono chiuse le scuole nell'ex provincia di Pordenone e nei comuni più colpiti dell'area montana e pedemontana dell'ex provincia di Udine, e stop anche al trasporto pubblico, deciso su ordinanza regionale.

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approfondimento

Maltempo, caos neve in Alto Adige. Nel Modenese esonda il Panaro. FOTO

Il Tweet tratto dal profilo dei Vigili del Fuoco: #Maltempo, senza sosta il lavoro delle squadre dei #vigilidelfuoco su tutto il territorio italiano per far fronte ai danni causati da pioggia, vento e neve. In #Veneto svolti 850 interventi, 170 in #FVG, 150 in #EmiliaRomagna, 100 a #Napoli e 100 a #Messina, 7 Dicembre 2020.  TWITTER
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Nel Modenese oltre 300 evacuati per l'esondazione del Panaro 

Sono 64 le persone che nel Modenese hanno trovato asilo nelle aree di assistenza organizzate dopo l'esondazione del fiume Panaro di ieri, 6 dicembre, nei pressi del comune di Nonantola. Le aree di accoglienza sono state divise in quattro: Covid, non Covid, quarantenati e in attesa di tampone. In 300 circa hanno invece trovato alloggio da parenti. È stata chiusa intanto la falla di 70 metri lineari sull'argine a monte dell'abitato che domenica ha provocato l'esondazione. A Modena, per via precauzionale, diversi ponti sono rimasti chiusi questa notte a causa della piena del Panaro e del Secchia, lo stesso accadrà anche stanotte. Chiuso anche un tratto della strada Nonantolana. L'allerta rossa per i fiumi in Emilia è di 36 ore nel modenese, stessa durata ma livello arancione nel ferrarese.

Disagi nel Bellunese

Disagi da ieri anche in Veneto nel Bellunese con problemi per i collegamenti e la viabilità a causa di piogge, nevicate e smottamenti. Il presidente della Regione Luca Zaia, "a causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore", ha invitato "tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese". Ad Alpago si è verificata la situazione più delicata: trasportati da ambulanze, sono stati evacuati i 76 anziani ospiti della casa di riposo con le caldaie allagate. Adesso sono in strutture sicure a Ponte delle Alpi e a Pieve di Cadore. Ora gli interventi dei vigili del fuoco (circa 400 da venerdì) sono in esaurimento. L'alluvione è stata scongiurata a Vicenza grazie all'apertura, per la prima volta dal suo completamento nel 2016, del bacino di invaso di Caldogno che - superando il collaudo - ha consentito l'abbassamento del Bacchiglione, cresciuto pericolosamente. 

Da venerdì gli interventi del Vigili del fuoco per le conseguenze delle forti precipitazioni in più punti del Bellunese sono stati circa 400, ora ne rimangono da concludere meno di 50 di cui una ventina nella zona dell'Alpago, 12 a Feltre e sette nell'alto Comelico, 7 Dicembre 2020. ANSA/US/VIGILI DEL FUOCO
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