Passo indietro “irrevocabile” del presidente dell’agenzia regionale per gli appalti. Venerdì scorso, in qualità di segretario nazionale del sindacato di polizia Siap, si era presentato davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera con un ciondolo “anti-batteri”. “Contenuto dell’audizione largamente travisato e volutamente strumentalizzato”, ha scritto in una lettera
Si è dimesso Giuseppe Tiani, il presidente di InnovaPuglia (l'Agenzia che gestisce anche i maxi appalti sanitari della Regione) che è stato travolto dalle polemiche dopo essersi presentato venerdì scorso in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera con un ciondolo “anti-batteri” (CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE).
Le dimissioni di Tiani
Tiani, che è anche segretario generale del sindacato di polizia Siap, ha chiamato il governatore della Puglia Michele Emiliano per presentare le sue dimissioni “irrevocabili” dal consiglio di amministrazione dell'azienda InnovaPuglia. Le dimissioni sono state accettate e quindi Tiani lascerà la guida dell'agenzia regionale per gli appalti.

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Il ciondolo “anti-batteri”
Tiani era finito nella bufera dopo essersi presentato in audizione in Commissione Affari Costituzionali con un ciondolo “micropurificatore d'aria” capace di “inibire qualsiasi virus”. Era intervenuto in qualità di segretario nazionale del sindacato di polizia Siap, in un'audizione dedicata alla sicurezza degli agenti. Aveva proposto di equipaggiare le forze dell'ordine con questo “ciondolo scaccia virus”.
La lettera di Tiani
“Il contenuto di una mia audizione, largamente travisato e volutamente strumentalizzato, ha generato un ampio quanto inaspettato clamore mediatico, non risparmiando, in modo assolutamente inappropriato, il mio ruolo di presidente di InnovaPuglia che nulla ha a che vedere con l'episodio”, ha scritto Tiani in una lettera. “Quando lei mi conferì l'incarico di guidare InnovaPuglia – ha aggiunto rivolgendosi a Emiliano – mi chiese massima trasparenza e costante celerità nell'espletamento delle procedure di gara e io ho pienamente onorato l'impegno assunto, tanto che in quel settore la Regione Puglia si è distinta, anche nei confronti di altre regioni, per tempestività ed efficienza”. “Ma tutto questo – prosegue Tiani – non è valso a scoraggiare la gogna mediatica che si è ingiustamente abbattuta su di me. Quello che però non riesco ad accettare è il tentativo becero di coinvolgere nella vicenda soggetti assolutamente estranei all'accaduto come la società in house che presiedo, l'amministrazione regionale e la sua stessa persona”. “Questa, dunque – conclude la lettera – è la ragione che mi induce a rassegnare in modo irrevocabile le dimissioni”.
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