Rimane stabile l'andamento dei contagi nel nostro Paese. Le vittime nelle ultime 24 ore sono 20, aumentano di 5 unità i ricoveri in terapia intensiva. Uno studio: possibile prossimo picco in Italia tra ottobre e novembre. Record di casi nel mondo. In Gb superati i 6mila contagi in un giorno, in Francia 13mila. Il Finacial Times: l'Italia gestisce meglio degli altri Paesi europei la seconda ondata
Da caverne a macelli, l'ammoniaca 'aiuta' il coronavirus
La presenza di ammoniaca nell'aria, una condizione che accomuna le grotte colonizzate da pipistrelli, le aree molto inquinate vicino ai campi trattati con liquami da allevamento e alcuni ambienti di lavoro particolare come i macelli, potrebbe favorire l'infezione da sars-Cov-2. Lo suggerisce un editoriale firmato da alcuni ricercatori italiani, dell'Inail, del Cnr e delle università sapienza e del Molise, pubblicato dalla rivista Atmosphere. L'ipotesi avanzata dagli scienziati parte dall'osservazione che i luoghi dove notoriamente l'atmosfera è ricca di questa sostanza, che determina un pH basico, sono anche dei noti 'hotspot' per l'epidemia. Inoltre alcuni coronavirus già noti, come quello dell'epatite murina, cambiano la loro conformazione in presenza di un pH basico, assumendo una forma che si lega più facilmente alla membrana cellulare. "All'interno della via aerea di trasmissione del virus, con particolare rilevanza per ambienti affollati e chiusi, queste osservazioni hanno suggerito un'ipotesi che può rappresentare una causa che contribuisce a interpretare la variabilità geografica della diffusione del virus e l'aumento vertiginoso dei casi di COVID-19 nei macelli di tutto il mondo - scrivono gli autori -. L'ipotesi è che, in questi ambienti, la proteina SARS-CoV-2 S trovi, su una frazione delle particelle aerodisperse, un pH basico, favorevole a innescare i cambiamenti conformazionali, necessari per indurre la fusione dell'involucro virale con la membrana plasmatica delle cellule bersaglio".
Milan, Duarte positivo al Covid
"Il difensore Léo Duarte è risultato positivo al COVID-19 dopo aver subito un tampone ieri ed è stato posto in autoisolamento": lo annuncia il Milan in un comunicato ufficiale. "Tutti gli altri membri del team e il personale sono risultati negativi - continua il club -. Secondo i protocolli attuali, l'intero gruppo sarà nuovamente testato in vista della partita di domani contro Bodo/Glimt e seguirà le misure preventive consigliate dalle autorità sanitarie pubbliche locali". LA NOTIZIA
Speranza: test saliva bimbi ma validazione va completata
"Riviste scientifiche importanti segnalano che c'è la possibilità di riscontrare il virus semplicemente attraverso l'analisi della saliva in modo non invasivo, cosa che renderebbe chiaramente tale strumento più idoneo per i più piccoli, ma abbiamo bisogno che il processo di validazione da parte delle autorità competenti possa completarsi". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al question time alla Camera. "Il nostro auspicio - ha aggiunto - è che ciò possa avvenire in tempo breve, ma l'esigenza di correre per avere a disposizione questi strumenti va tenuta insieme all'esigenza che essi passino in maniera molto seria tutte le verifiche degli organismi competenti".
Sileri a Sky TG24: virus sotto controllo ma numeri cresceranno
Come mai nel nord Europa, per esempio in Gran Bretagna, i numeri relativi all'epidemia sono più alti? "I paesi europei hanno attuato misure diverse per contrastare il virus, ma c'è comunque il fattore dell'abbassamento delle temperature, che inizia prima nel nord Europa. Ad ogni modo, credo che anche noi arriveremo a numeri simili, è inevitabile. Ma non sono preoccupato del numero, perché questo salirà. Sono invece più preoccupato se il numero dovesse salire in maniera improvvisa, come una crescita di 10 mila casi una settimana". Così il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo al programma 'Timeline' su SkyTg24. "Una crescita controllata, lenta, è invece naturale", ha aggiunto Sileri osservando che "sara' importante controllare i focolai, che aumenteranno, e soprattutto limitare l'impegno del nostro servizio sanitario nazionale. In altre parole, fino a quando le terapie intensive avranno numeri bassi significa che le cose vanno bene. In questo momento - ha poi sottolineato il vice ministro - la situazione e' molto, molto sotto controllo, ma non solo in Italia, perché se andiamo a vedere i dati degli altri paesi il numero dei positivi è altissimo rispetto a un numero di malati che e' molto, molto basso e per malati mi riferisco a coloro che necessitano di un ricovero ospedaliero. Se poi prendiamo il numero delle persone che vanno in terapia intensiva, è ancora più basso". Insomma, ha concluso Sileri, "ora bisogna proteggere i più fragili, quindi il virus non deve entrare nelle Rsa, nelle case dei nonni. La situazione e' sotto controllo, ma prepariamoci a numeri più alti".
Coronavirus Alto Adige, 37 nuovi positivi, 2 casi nelle scuole
Sono 37 i nuovi casi di coronavirus in Alto Adige su 1.426 tamponi esaminati nella giornata di ieri. Al numero comunicato oggi dall'azienda sanitaria provinciale, vanno aggiunti i due casi registrati tra la serata di ieri e la mattinata odierna in altrettante scuole di lingua tedesca della Bassa Atesina. Delle 86.974 persone che in provincia di Bolzano sono state sottoposte a tampone, 3.366 sono risultate positive al Covid-19. I pazienti covid ricoverati nei normali reparti ospedalieri sono 21, uno di essi si trova in terapia intensiva. Sono 47 i positivi che si trovano in isolamento presso la struttura di Colle Isarco. Fermi a 292 i decessi. Aumento di circa 150 persone in un giorno gli isolamenti domiciliari che ora sono 1.733. Le persone guarite sono 2.598. Sono due i nuovi casi di coronavirus nelle scuole di lingua tedesca in Alto Adige: uno riguarda un alunno della primaria di Salorno e uno della scuola per l'infanzia di Egna. Per quest'ultimo caso i 23 bambini e il personale pedagogico del gruppo del positivo si
trovano già in quarantena domiciliare mentre i bambini dei rimanenti quattro gruppi della scuola continuano a frequentare normalmente l'asilo. Per quanto concerne l'alunno positivo a Salorno, i sei bambini entrati in contatto con lui sono in quarantena. Nessuno degli insegnanti risulta interessato dalle misure di quarantena.
trovano già in quarantena domiciliare mentre i bambini dei rimanenti quattro gruppi della scuola continuano a frequentare normalmente l'asilo. Per quanto concerne l'alunno positivo a Salorno, i sei bambini entrati in contatto con lui sono in quarantena. Nessuno degli insegnanti risulta interessato dalle misure di quarantena.
Coronavirus Lazio, 195 casi di cui 135 a Roma
Dopo il record di 238 nuovi positivi registrati ieri, il Lazio vede oggi una decrescita: "Su oltre 9 mila tamponi si registrano 195 casi", rende noto l'assessore alla Sanità regionale, Alessio D'Amato. Di questi 195, ben 135 sono a Roma. Si registrano anche tre decessi.
Coronavirus, 750 mila tamponi rapidi in Sicilia
Sono oltre 750mila i tamponi 'rapidi' già a disposizione del Sistema sanitario regionale per le azioni di ricerca e tracciamento del coronavirus tra la popolazione soprattutto dopo l'avvio del nuovo anno scolastico e la piena ripresa di ogni attività dopo la pausa estiva. Si tratta del primo carico acquistato direttamente dalla Regione Siciliana e distribuito nei giorni scorsi a tutte le Aziende. Lo dice l'assessorato regionale alla Salute. I tamponi rapidi, dopo il prelievo del campione dal soggetto, consentono in pochi minuti di ottenere l'esito, semplificando e velocizzando le procedure di conctat tracing ed evitando soprattutto possibili rallentamenti alle azioni dei sanitari per contrastare il contagio da Covid-19. I nuovi test sono gia' stati adoperati negli aeroporti 'Falcone e Borsellino' e 'Vincenzo Bellini', in alcuni pronto soccorso dell'Isola e proprio in queste ora anche in una scuola della provincia di Palermo per le operazioni di tracciamento ed isolamento del virus. L'assessorato regionale alla Salute ha inoltre messo una fornitura a disposizione delle case circondariali e degli istituti di correzione.
Coronavirus Usa, ristoratori di New York marciano contro Cuomo
In marcia contro le misure restrittive che rischiano di far collassare il settore della ristorazione a New York. L'iniziativa è stata organizzata dai ristoratori della Grande Mela i quali si ritroveranno lunedì prossimo per marciare verso l'ufficio del governatore di New York Andrew Cuomo per chiedere di prolungare la data del 31 ottobre per la ristorazione all'aperto e di espandere al 50% la capacità di quella al chiuso. Le misure attuali prevedono che il cosiddetto 'indoor dining' dal 30 settembre può riprendere al 25% dopo una serrata di oltre sei mesi. "I ristoranti chiuderanno per sempre con le attuali restrizioni - hanno detto gli organizzatori - e senza un aiuto da parte del governo. L'inverno è alle porte e manca un piano comprensivo per I ristoranti indipendenti. Si stima che due terzi dei ristoranti di New York chiuderanno.
Coronavirus Francia, soldati a rientro da Wuhan non testati
Retromarcia della ministra delle Forze armate francesi, Florence Parly, che dopo aver assicurato che era stato fatto il tampone ai militari francesi che tra gennaio e febbraio riportarono in patria un gruppo di connazionali da Wuhan, ha ammesso oggi davanti alla Commissione d'inchiesta parlamentare che così non fu: "Dissi qualcosa di inesatto", ha affermato. Il 31 gennaio scorso, con l'epidemia di Coronavirus che stava colpendo duramente la Cina, 18 militari della base di Creil, nell'Oise - regione a nord di Parigi e primo focolaio in Francia - partirono per accompagnare il primo volo di rimpatrio di francesi dal focolaio dell'epidemia di Wuhan. Qualche settimana dopo, l'Oise fu dichiarato come uno dei primi cluster in Francia, proprio a Crepy-en-Valois, vicino alla base militare. Oggi Florence Parly - che era ministra già allora - ha ammesso di aver "fatto una dichiarazione sbagliata". "Ho giurato di dire tutta la verità - ha detto ai parlamentari della commissione d'inchiesta - e quindi debbo dirvi che ho detto qualcosa di inesatto il 4 marzo a France 2", la tv pubblica.
Speranza: risolto nodo mascherine, prodotte 30mln giorno
"Da parte dello Stato il problema di fondo relativo alla disponibilità di mascherine è un problema che è stato affrontato e superato". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al question time alla Camera. "Tutte le regioni hanno fatto uno sforzo enorme, così come la protezione civile, ma la produzione di dispositivi come le mascherine è stata negli anni delocalizzata in altre aree del mondo e tutti i Paesi si sono trovati in difficoltà, ma oggi l'Italia - ha rilevato - non è più in balia di un mercato internazionale perchè ha messo in campo una produzione pubblica con 30 mln di mascherine al giorno". "Questa è la risposta dello Stato che ci mette al riparo da tutte le intemperie di febbraio e marzo". Rispetto poi "a presunte relazioni di singole aziende con organizzazioni malavitose, non posso che esprimere la massime fiducia verso gli organi inquirenti".
Coronavirus, Catalfo in quarantena in via precauzionale
"Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, si è sottoposto in via precauzionale al regime di quarantena dopo aver scoperto che un soggetto con il quale era venuta a contatto è risultato positivo al Covid-19". Lo si legge in una nota del dicastero. "Il ministro ha effettuato due test, risultati entrambi negativi".
Coronavirus Siena, studi clinici su 3 anticorpi monoclonali
Entro la fine dell'anno è previsto l'avvio degli studi clinici su tre anticorpi monoclonali umani capaci di neutralizzare in vitro il Coronavirus che sono stati selezionati tra gli oltre 4mila campioni di sangue di pazienti convalescenti o guariti da Covid. E' l'ipotesi su cui stanno lavorando i ricercatori del progetto MabCo19, condotto a Siena dal Monoclonal antibody discovery (Mad) Lab, coordinato dal Rino Rappuoli presso la Fondazione Toscana Life Sciences (Tls). I campioni di sangue sono stati forniti dall'Inmi Spallanzani di Roma e dall'Aou di Siena. A svolgere il ruolo di coordinatore dei partner tecnici e industriali (tra cui Menarini Biotech e Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini) è AchilleS Vaccines "per garantire un rapido sviluppo farmaceutico e la produzione del primo lotto clinico del farmaco", spiega una nota di Tls. Parallelamente AchilleS Vaccines, startup incubata dal 2018 nel polo scientifico per la ricerca di Tls, sta svolgendo un'intensa attività di Project Management clinico e regolatorio "per assicurare il rapido avvio della fase di sperimentazione clinica e, al tempo stesso, predisporre un piano di produzione su larga scala successivo al completamento della fase sperimentale".
Coronavirus, boom denunce contro medici, via a task force legale
Oltre il danno, la beffa. È così per migliaia di medici e professionisti sanitari che, nonostante siano da sempre in prima fila contro l'emergenza Covid, sono ora vittime di un'ondata di denunce da parte di pazienti e familiari. Secondo il procuratore aggiunto di Roma, infatti, sono cresciute le denunce su presunta responsabilità medica per
aver contratto il Covid-19. E mentre i primi procedimenti penali contro medici e sanitari sono stati avviati, il tanto invocato scudo a difesa della categoria e' rimasto in sospeso. Per questo, il network legale di Consulcesi & Partners ha dato via ad una vera e propria task force Covid per rappresentare e tutelare al meglio le ragioni dell'intera categoria dei professionisti sanitari che, già duramente colpita dall'emergenza, corre adesso il rischio di dover difendere il proprio operato nelle aule di Giustizia. Gia' prima dell'emergenza, ricorda Consulcesi, si registrava una denuncia al giorno contro medici e professionisti sanitari. In 8 casi su 10 tutto si risolve con un nulla di fatto, ma con un grosso dispendio economico e di energie per le persone coinvolte.
aver contratto il Covid-19. E mentre i primi procedimenti penali contro medici e sanitari sono stati avviati, il tanto invocato scudo a difesa della categoria e' rimasto in sospeso. Per questo, il network legale di Consulcesi & Partners ha dato via ad una vera e propria task force Covid per rappresentare e tutelare al meglio le ragioni dell'intera categoria dei professionisti sanitari che, già duramente colpita dall'emergenza, corre adesso il rischio di dover difendere il proprio operato nelle aule di Giustizia. Gia' prima dell'emergenza, ricorda Consulcesi, si registrava una denuncia al giorno contro medici e professionisti sanitari. In 8 casi su 10 tutto si risolve con un nulla di fatto, ma con un grosso dispendio economico e di energie per le persone coinvolte.
Spallanzani, 110 positivi ricoverati, finora 713 dimessi
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 110 pazienti positivi al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2. 14 pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 713. È quanto emerge dal bollettino di oggi dell'istituto.
Coronavirus Abruzzo, 22 nuovi casi rispetto a ieri
Sono complessivamente 4249 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall'inizio
dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 22 nuovi casi (di eta' compresa tra 9 e 69 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti sale invece a 477 (+2). Si tratta - comunica in una nota l'Assessorato regionale alla Sanità - di due uomini della provincia di Chieti, di 70 e 60 anni, uno dei quali deceduto lunedi'. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3012 dimessi/guariti (+2 rispetto a ieri, di cui 20 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2992 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 760 (+18 rispetto a ieri).
dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 22 nuovi casi (di eta' compresa tra 9 e 69 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti sale invece a 477 (+2). Si tratta - comunica in una nota l'Assessorato regionale alla Sanità - di due uomini della provincia di Chieti, di 70 e 60 anni, uno dei quali deceduto lunedi'. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3012 dimessi/guariti (+2 rispetto a ieri, di cui 20 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2992 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 760 (+18 rispetto a ieri).
Contro il rischio 'twindemic' vaccino contro influenza
La parola da tenere a mente per questo autunno e inverno è 'twindemic' (una sorta di doppia epidemia):oltre ai casi di coronavirus anche molti legati all'influenza. Per evitare che tutto questo si verifichi, un'arma è rappresentata dal vaccino antinfluenzale ed è proprio l'inizio della stagione delle vaccinazioni il momento migliore per farlo. Lo evidenzia un articolo sul portale Healthday. "Ciò consente davvero al corpo - spiega la dottoressa Nadia Eltaki , direttore delle operazioni cliniche per il Sibley Memorial Hospital di Washington- di sviluppare una risposta immunitaria appropriata in tempo per il picco di prevalenza dell'influenza nella comunità". Per l'esperto importante poi è sapere che c'è una reciproca influenza tra la comune sindrome influenzale e l'infezione da coronavirus, per cui l'uno rende più suscettibile all'altro. I due virus possono essere contratti anche contemporaneamente, con esiti sicuramente più severi. Eltaki smentisce anche uno dei miti più diffusi sul vaccino antinfluenzale, cioè quello che possa portare a sviluppare influenza. "Il vaccino- specifica infatti- è costituito da un virus morto. Non si può contrarre l'influenza facendolo. Tuttavia, è possibile che si verifichino alcuni sintomi, che sono il risultato di una risposta immunitaria da parte del corpo. Si può avere avere una febbre blanda o dolori muscolari, ma non è l'influenza, è solo il corpo che crea una risposta immunitaria appropriata al vaccino antinfluenzale".I vaccini antinfluenzali sono necessari ogni anno perché il virus dell'influenza muta così rapidamente che non è possibile sviluppare un'immunità preventiva duratura.
Umbria, positivo assessore Infrastrutture
L'assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria Enrico Melasecche è risultato positivo al coronavirus. A renderlo noto è stato Palazzo Donini. Positivi al Covid anche il direttore regionale Stefano Nodessi e di due collaboratori, tutti connessi allo stesso Assessorato. I quattro sono tutti in isolamento domiciliare e hanno accusato solo qualche leggero sintomo. Precauzionalmente anche la presidente della Regione Donatella Tesei è stata sottoposta a tampone che ha comunque dato esito negativo.
Speranza: "Ora 100mila tamponi al giorno, li aumenteremo"
"I test sono un tema strategico per affrontare i prossimi mesi. ad oggi tutte le istituzioni internazionali riconoscono come gold standard il tampone molecolare classico e noi abbiamo rafforzato le nostre capacita, con oltre 100mila tamponi al giorno e prevediamo di aumentare tale numero". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al question time alla Camera.
Speranza: "Sì test rapidi anche fuori aeroporti"
"Con l'ordinanza del 13 agosto per primi in Europa abbiamo dato via libera ai test antigenici utilizzati agli aeroporti. Dopo circa un mese i risultati sono incoraggianti e la valutazione del ministero è che si possano iniziare a utilizzare anche fuori dagli aeroporti". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al Question time alla Camera, parlando dei cosiddetti "tamponi rapidi", che potrebbero tornare utili, ha aggiunto, anche "rispetto alla grande questione della riapertura delle scuole, si va in questa direzione. Avere più test a disposizione ci mette nelle condizioni di affrontare meglio anche questa partita".
Fase 3, Sileri: "Rischio chiusura frontiere se situazione peggiora"
È possibile una chiusura delle frontiere per evitare l'ingresso di altri positivi in Italia? "Con i numeri attuali direi proprio di no. Il rischio, però, è
che se i numeri dovessero salire potrebbe essere necessaria una chiusura". Lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo al programma 'Timeline' su SkyTg24.
che se i numeri dovessero salire potrebbe essere necessaria una chiusura". Lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo al programma 'Timeline' su SkyTg24.