Coronavirus, anestesisti: “Malati ricoverati adesso non meno gravi rispetto a marzo"

Cronaca

Il presidente nazionale dell’associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani: "Non ci convince quanto detto da alcuni che il virus sia diventato meno aggressivo. La curva epidemica sta risalendo e anche i casi in terapia intensiva. Per fortuna siamo lontani dal livello di allarme rosso, grazie al contenimento sociale"

"I malati di Covid-19 che vengono ricoverati in questi reparti non sono meno gravi di quelli arrivati a marzo o aprile". A dirlo è Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi-Emac, associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani. (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA CON MAPPE E GRAFICI)

"Lontani da allarme grazie a contenimento sociale"

"Non ci convince quanto detto da alcuni in questi mesi che il virus sia diventato meno aggressivo. La curva epidemica sta risalendo - continua Vergallo - così come i casi in terapia intensiva, che hanno un'età media più bassa”. Secondo il presidente dell’associazione di anestesisti rianimatori, soltanto il rispetto delle regole anti-contagio fa sì che la situazione sia diversa da quella della fase più emergenziale vissuta nel nostro Paese. “Per fortuna - rileva Vergallo - siamo lontani dal livello di allarme rosso dei mesi di marzo e aprile, grazie al contenimento sociale”.

Personale della società biotecnologica Bioside di San Paolo, in provincia di Brescia, che nei mesi del lockdown ha messo a punto un kit già pronto per l'analisi dei tamponi naso-faringei, al lavoro, Brescia, 26 agosro 2020. Il rapporto tra tamponi e numero di positivi in Lombardia è pari a 1,6%. Si trovano soprattutto in due province i nuovi casi: dei 269 nuovi contagiati, 102 arrivano da quella di Milano, di cui 66 a Milano città, e 73 da quella di Brescia. ANSA/FILIPPO VENEZIA

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