Covid-19, indicazioni Iss in caso di contagi a scuola: alunno con sintomi subito isolato

Cronaca
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Arriva il protocollo da seguire durante il nuovo anno scolastico, con l’attenzione puntata su eventuali casi di coronavirus negli istituti: dalla possibilità di quarantena per l’intera classe all'identificazione di un referente scolastico adeguatamente formato per l'emergenza sanitaria

Con l’avvicinarsi del rientro a scuola, arrivano le linee guida da seguire durante il nuovo anno scolastico, con l’attenzione puntata su eventuali casi di coronavirus negli istituti. Nelle indicazioni si spiega cosa fare se un alunno presenta i sintomi del Covid-19 e, se necessario, si prevede anche la quarantena per l'intera classe. Le disposizioni sono contenute in un rapporto messo a punto da Iss, Ministero della salute, Ministero dell’istruzione, Inail, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - I FOCOLAI IN ITALIA).

Alunno con sintomi subito isolato

Nel documento, viene spiegato che “se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un'area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica e che i genitori vengano immediatamente allertati ed attivati”. Una volta riportato a casa, “i genitori devono contattare il pediatra di libera scelta o medico di famiglia, che dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di prevenzione (DdP) per l'esecuzione del tampone".

Se alunno positivo, via al tracciamento e alla quarantena

Mentre se “il test di un alunno è positivo" verranno eseguite "indagini sull'identificazione dei contatti e il Ddp competente valuterà le misure più appropriate da adottare tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto". La scuola, in ogni caso, spiega ancora il rapporto, “deve effettuare una sanificazione straordinaria. Fra i compiti degli istituti anche il monitoraggio delle assenze, indice di una diffusione del virus e che potrebbero necessitare di una indagine mirata da parte del DdP”.

Walter Ricciardi durante la Convention Fiaso 2018 a Palazzo dei Congressi all'Eur, Roma 08 Novembre 2018.
ANSA / LUIGI MISTRULLI

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Ci sarà un referente scolastico per il Covid-19

Tra le altre indicazioni da seguire, anche quella di identificare un referente scolastico per il Covid-19 adeguatamente formato, di tenere un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, di richiedere la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura del bambino e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19.  "Ad essere attivati - si legge ancora nelle indicazioni - saranno il referente scolastico, i genitori, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale e il dipartimento di Prevenzione".

Difficile stimare la diffusione del virus in classe

 Il documento, comunque,  sottolinea che è difficile stimare al momento quanto la riapertura delle scuole possa incidere su una ripresa della circolazione del virus in Italia. "In primo luogo - si legge - non è nota la trasmissibilità di Sars-CoV-2 nelle scuole. Più in generale, non è noto quanto i bambini, prevalentemente asintomatici, trasmettano Sars-CoV-2 rispetto agli adulti, anche se la carica virale di sintomatici e asintomatici, e quindi il potenziale di trasmissione, non è statisticamente differente". Per questo, non è possibile fare "una realistica valutazione della trasmissione di Sars-CoV-2 all'interno delle scuole nel contesto italiano. Non è inoltre predicibile il livello di trasmissione (Rt) al momento della riapertura delle scuole a settembre".

Brusaferro:  "Necessaria una strategia nazionale"

Il presidente dell'Isituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, sul tema, ha subito chiarito: "In una prospettiva di possibile circolazione del virus a settembre e nei prossimi mesi, è stato necessario sviluppare una strategia nazionale di risposta a eventuali casi sospetti e confermati in ambito scolastico o che abbiano ripercussioni su di esso, per affrontare le riaperture con la massima sicurezza possibile e con piani definiti per garantire la continuità". 

venezia

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