L’uomo, un 31enne in forza al Col Moschin, potrebbe essere deceduto dopo essersi lanciato per un malfunzionamento del paracadute, ma non si esclude una caduta accidentale nel tragitto per arrivare al punto di lancio. Alcuni colleghi lo aspettavano per cena e, non vedendolo arrivare, hanno dato l’allarme, sono andati a cercarlo e hanno trovato il corpo
Un paracadutista di 31 anni è stato trovato morto sotto un traliccio a Piombino, in provincia di Livorno. Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere deceduto dopo essersi lanciato verso le 20.30 effettuando un base jumping, ma non si esclude la caduta accidentale. Il corpo dell’uomo, in forza al Col Moschin, è stato trovato da un commilitone verso le 2.30: sul posto sono intervenuti i carabinieri, e personale del 118, che constatato il decesso con il medico, hanno messo la salma a disposizione della Procura.
Le indagini
Le indagini puntano a stabilire se l'incidente è avvenuto a causa del malfunzionamento del paracadute o se si è trattato di una caduta accidentale avvenuta mentre il paracadutista, originario della provincia di Milano, stava raggiungendo la sommità del traliccio per arrivare al punto di lancio.
I colleghi hanno dato l’allarme
L’uomo, secondo quanto accertato finora, al momento dell'incidente si trovava da solo ed era solito effettuare attività sportiva di base jumping. A dare l'allarme sono stati proprio i suoi colleghi che lo aspettavano a cena a Livorno, ma non vedendolo arrivare sono partiti per Piombino, dove sapevano che era andato, ritrovando prima la sua macchina posteggiata all'esterno dell'area recintata dell’ex centrale elettrica e poi il corpo a una decina di metri dal traliccio.