Per l'anno scolastico 2020-2021 si tratta di un triste record: lo scorso anno erano 64.149. "Avremo un inizio anno complicato, alla ricerca di supplenti, soprattutto al Nord, ovvero nelle aree più colpite dal Covid", sono le parole della segretaria della Cisl scuola Maddalena Gissi
Secondo i dati forniti da Cisl scuola sono 85.150 le cattedre vacanti per il nuovo anno scolastico, che si aprirà seguendo le nuove linee guida indicate dal Governo per l'emergenza Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - OMS: IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE). "Non si può procedere solo per concorsi, come è stato fatto negli ultimi quattro anni - spiega Maddalena Gissi, segretaria Cisl scuola - Ma è necessaria una procedura di reclutamento e stabilizzazione come avviene nella Pubblica amministrazione e in tutti contesti lavorativi come chiede la Corte di Giustizia europea" (LO SPECIALE SCUOLA)
"Numeri effetto di pianificazione insostenibile"
Questi numeri, ribadisce la sindacalista Cisl, "non dipendono dall'attuale ministro. È l'effetto di una pianificazione insostenibile da parte del Ministero in questi ultimi quattro anni". Secondo Gissi le assunzioni su quota 100, l'assenza di candidati a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento e da concorso "ha reso impossibile la copertura di tutti i 4.500 posti autorizzati dal Mef, riducendo di più di mille unità le assunzioni programmate".
approfondimento
Scuola, Azzolina: "Ingressi per fasce d'età e nuovi banchi singoli"
"Servono nuove formule di reclutamento"
Per la Cisl, infine, si devono individuare "formule di reclutamento che tengano conto dei futuri concorsi ma anche delle decine di migliaia di domande di pensione, evitando di lasciare a centinaia di migliaia di supplenti la gestione dell'attività didattica ordinaria".
