Ordinanza del governatore Bonaccini con le linee guida. Via libera anche a spettacoli dal vivo, circhi, set cinematografici e all’organizzazione di congressi, convegni ed eventi assimilabili. Dall’8 giugno prove senza pubblico. Per gli show, massimo duecento spettatori al chiuso e mille all'aperto. Necessari gel igienizzante per le mani, pulizia, mascherine e distanziamento
In Emilia-Romagna, dal 15 giugno, si potrà tornare al cinema, a teatro e a vedere spettacoli dal vivo. Non solo: da quella data via libera anche ai circhi, ai set cinematografici e all’organizzazione di congressi, convegni ed eventi assimilabili. Lo prevede un'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contiene le linee guida per la riapertura degli spazi e delle attività dopo lo stop per l’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE – LO SPECIALE).
L’ordinanza di Bonaccini
Già da lunedì 8 giugno, secondo il provvedimento, potranno essere svolte prove senza la presenza del pubblico. Dalla stessa data sarà consentito di nuovo ai soggetti pubblici e privati che erogano attività di formazione di realizzare in presenza, e quindi in aula, tutte le attività formative. L'ordinanza regola anche lo svolgimento di concorsi e prove selettive da parte delle pubbliche amministrazioni, adottando anche in questo caso specifiche linee guida. Tra le prove che possono riprendere ci sono quelle avviate dalla stessa Regione Emilia-Romagna, che a regime porteranno a circa 1.300 nuove assunzioni. Infine, nell’atto c’è il recepimento del protocollo per lo svolgimento della attività delle scuole guida, delle scuole nautiche e degli studi di consulenza automobilistica, già approvato in precedenza.
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Le regole per la riapertura di cinema e teatri
Dal 15 giugno, quindi, in Emilia-Romagna potranno riaprire cinema e teatri. Nelle linee guida della Regione si parla di massimo duecento spettatori per gli spettacoli al chiuso e mille per quelli all'aperto. Inoltre, dovrà essere assicurato almeno un metro di distanza tra gli spettatori, eccetto che per nuclei familiari e conviventi. Oltre ai posti a sedere, dovranno essere riorganizzati anche gli spazi per garantire accessi ordinati ed evitare assembramenti. Potrà essere misurata la temperatura all'ingresso e, nel rispetto della privacy, dovrà essere tenuto un registro delle presenze per 14 giorni. Dovrà essere indossata la mascherina quando ci si trova negli spazi comuni. "L'uso promiscuo dei camerini – spiega la Regione – è da evitare, salvo assicurare un adeguato distanziamento interpersonale unito alla pulizia delle superfici". Il personale (artisti, addetti a lavorazioni presso i laboratori di scenotecnica e sartoria, ecc…) dovrà indossare la mascherina quando l'attività non consente il rispetto del distanziamento. Gli oggetti eventualmente utilizzati per la scena devono essere manipolati dagli attori muniti di guanti e i costumi di scena dovranno essere individuali.
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Prodotti per l’igiene delle mani e ricambio d’aria
Nelle linee guida della Regione si legge che “è necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree”, ad esempio biglietteria, sale, servizi igienici, ecc… Gli ambienti, inoltre, dovranno essere puliti e disinfettati di frequente. È necessario anche “favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni”. Per gli impianti di condizionamento, spiega l’ordinanza, “è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati”. Nei servizi igienici, infine, “va mantenuto in funzione continuata l'estrattore d'aria”.