Coronavirus, dalla mobilità ai ristoranti: ecco il piano di Milano per la fase 2. FOTO
Dopo il lockdown si disegna l'adattamento verso il "nuovo ordinario" del capoluogo lombardo. Particolari cambiamenti per i trasporti: il Comune ha già predisposto i nuovi segnaposto per mantenere il distanziamento sociale dentro e fuori i mezzi Atm. FOTOGALLERY
Milano si prepara per la fase due dopo il lockdown predisposto a causa del Coronavirus. Un adattamento verso un "nuovo ordinario" che rivoluzionerà tempi e spazi della vita cittadina. Tra i settori maggiormente coinvolti c'è quello dei trasporti
Gli aggiornamenti
Il Comune ha infatti dotato di nuovi segnaposto le varie fermate di superficie dei mezzi Atm
Lo speciale
Segnaposto che serviranno per mantenere la distanza sociale quando sarà effettiva la fase 2 nel capoluogo lombardo
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Il sindaco Giuseppe Sala e i suoi assessori hanno infatti predisposto un piano per la fase 2, dal titolo "Milano 2020. Strategie di adattamento". Anche i cittadini potranno dire la loro, online, con suggerimenti e idee per gestire la nuova vita dopo l'emergenza sanitaria
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Così, il trasporto pubblico sarà contingentato e avrà sistemi di segnaletica per garantire distanze di sicurezza e per conteggiare il livello di saturazione
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Ovviamente anche all'interno dei mezzi ci saranno delle limitazioni che permetteranno il distanziamento sociale
LE NOVITÀ DELLA FASE 2
La nuova Milano, la città che era sempre di corsa, cambierà ritmo e rallenterà. Il piano incentiva la mobilità pedonale, quella ciclabile, e quella elettrica
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Per le auto ci sarà meno spazio e un limite di velocità di 30 chilometri orari
Nel corso dell'estate saranno pronti 23 chilometri di nuove piste ciclabili che diventeranno 35 entro la fine dell'anno, anche grazie alle autorizzazioni del ministero
Anche il commercio avrà orari flessibili e per bar e ristoranti ci sarà la possibilità di ampliare gli spazi all'aperto, occupando anche il margine della carreggiata o i parcheggi
Tavolini e sedie per aperitivi dove prima c'erano le auto in sosta
La movida cambierà e non sarà più concentrata sui Navigli o in corso Como perché la nuova dimensione post emergenza sarà quella di quartiere
Tutto può essere raggiunto in 15 minuti, dal bar alla piccola bottega. Ogni quartiere avrà la sua dimensione di consumo e socialità anche all'aperto
Nella fase 2 riapriranno gradualmente parchi e aree verdi, ma con un sistema di monitoraggio degli ingressi
La stessa cosa avverrà con i luoghi della cultura, come biblioteche e musei civici
La Milano che prova a ripartire non lascia indietro i bambini, le persone più fragili, le donne che hanno il diritto di tornare al lavoro
Il Comune sta studiando con i sindacati un modo per ripartire senza scoraggiare il rientro delle donne
Sala propone poi che sia il governo a pagare il genitore che dovrà stare a casa con i figli e ha lanciato per la metà di giugno la Summer School del Comune, per accudire i bambini mentre i genitori saranno al lavoro