Nel documento tecnico dell'Istituto, approvato anche dal Comitato tecnico scientifico, sono contenute una serie di raccomandazioni per le aziende. Le attività vengono classificate in base alle varie classi di rischio: da basso ad alto
Utilizzo della mascherina chirurgica per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, distanziamento, sanificazione dei luoghi. Smart working da continuare a preferire al lavoro in ufficio nel caso in cui fosse possibile. Sono alcune delle linee guida dell'Inail contenute nel documento tecnico sulla fase 2 con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI - Dagli estetisti ai camerieri: come cambieranno i lavori “di prossimità”. FOTO). La pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile sottolinea che "vanno mappate tutte le attività" e raccomanda e l'uso della mascherina anche all'interno dei mezzi pubblici (FASE 2, LE IPOTESI - COME CAMBIANO I TRASPORTI).
Cosa contiene il documento dell'Inail sulla fase 2
Il documento tecnico dell'Inail è composto da due parti: la prima tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro e classifica le varie attività in base alle varie classi di rischio: da basso ad alto. La seconda parte del documento è dedicato all'adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all'insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel Protocollo stipulato tra Governo e Parti sociali il 14 marzo. Vengono così forniti suggerimenti sull'organizzazione e sugli orari di lavoro, sulla gestione degli spazi, sulle misure igieniche e sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.
Lo smart working
L'Inail raccomanda inoltre l'utilizzo del lavoro a distanza dove possibile anche nella fase 2 come "soluzione efficace" che ha permesso la continuità dei processi lavorativi e allo stesso tempo "ha contribuito in maniera sostanziale al contenimento dell'epidemia". L'istituto però sottolinea la necessità di fornire assistenza nell'uso delle apparecchiature e software nonché degli strumenti di videoconferenza "incoraggiando a fare pause regolari". "In aggiunta, il management - si legge nel documento - dovrà tenere conto della necessità di garantire il supporto ai lavoratori che si sentono in isolamento e a quelli che contestualmente hanno necessità di accudire i figli".