Coronavirus, Starace: "Per riapertura si considerino le differenze tra le singoli regioni"

Cronaca

Il membro della task force guidata da Colao: "Io non dico riaperture prima possibile, la cosa fondamentale con cui tutti si misurano è il quando, credo invece che un dato centrale sia il come"

IL LIVEBLOG DEL 17 APRILE

"Ripartire prima possibile? Io non dico prima possibile, la cosa fondamentale con cui tutti si misurano è il quando, credo invece che un dato centrale sia il come". E' quanto dice all'agenzia Ansa Fabrizio Starace, membro della task force di Colao (chi è), rigaurdo alla fase 2 dell'emergenza Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - “IO RESTO A CASA”).

"Riapertura scaglionate? Tutte le ipotesi vengono vagliate"

"Nel 'come' ci sono tutte le misure che devono essere assunte per garantire la popolazione in generale. Ma il come deve confrontarsi con le situazioni molto differenziate che ci sono sul territorio nazionale, anche rispetto alla tenuta del settore sanitario e sociale. Su questo si gioca la vera partita nella fase 2 e in quelle successive". "Nel 'come' - ha ribadito Starace - ci sono tutte le misure che devono essere assunte per garantire alla popolazione in generale, e ai gruppi che saranno coinvolti nella ripresa, il massimo delle protezioni per non dare luogo alla diffusione dell'epidemia". "Le misure? Quelle riportate dalla stampa sono sostanzialmente le tematiche generali, sulle quali non dobbiamo tanto dare risposte ma stabilire uno scenario di riferimento sulla base delle conoscenze attuali - afferma Starace -  Riaperture scaglionate? Tutte le ipotesi vengono attentamente vagliate". 

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