Coronavirus, Zaia: "In Veneto tamponi a tappeto". L'Oms raccomanda: più test possibili

Cronaca

Il governatore annuncia che passerà da una media di 3.200 a 11.000 test al giorno. "A Vo' li abbiamo fatti a tutti, ora è il posto più sano d'Italia”. Un richiamo è arrivato anche dall’Oms: "Abbiamo un semplice messaggio: test, test test", ha detto il direttore generale

Nodo tamponi. Zaia chiede per il Veneto tamponi a tappeto per sostenere e fronteggiare l’impatto del coronavirus (SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO). E non è l’unico a fare questa richiesta. “Occorre farli anche agli asintomatici”, afferma il professore di Immunologia dell'Università di Firenze Sergio Romagnani. “Servono in Lombardia per medici e infermieri”, afferma il sindacato degli infermieri Nursing Up. Allo stato dell’arte, però, precisa però il presidente della regione Fontana, questa soluzione potrebbe non essere praticabile se estesa a tutta la popolazione: “Ad oggi -  spiega -  ci vogliono più di 8-9 ore per avere il risultato di un tampone, quindi non ci vorrebbero anni per fare uno screening completo in Lombardia”. Certo, aggiunge, “se ci fossero nuovi sistemi, si può valutare”. VIDEO

Zaia: tamponi a tappeto

Luca Zaia però tira dritto sui tamponi di massa alla popolazione, e annuncia che il Veneto passerà da una media di 3.200 a 11.000 test al giorno. Finora in regione sono stati eseguiti 35mila esami, dei quali 31.125 risultati negativi. “Per carità -  specifica – nessuna polemica con l'autorità centrale e nessuna rivendicazione di autonomia, non ora almeno". Zaia è convinto che i tamponi "siano utili" e che sia giusto continuare a farli perché "ogni sanità è un modello, e una storia a sé. Un abito sartoriale per la propria comunità”. Poi dice: "Se trovo un solo positivo, significa che avrò 10 contagiati in meno". A pagare, osserva Zaia, sarà "la Regione. Del bilancio mi importa poco, vale sempre meno della vita dei miei concittadini. Non mi faccia dire che me ne frego dei soldi, ma insomma ci siamo capiti. Tutto a spese nostre", dice a chiare lettere in una intervista al Corriere della Sera.

Il modello Vo’ Euganeo

Il governatore del Veneto cita il modello dell'esperimento di Vo'. "Nel paese sui Colli Euganei, focolaio del virus e prima 'zona rossa' in regione, il contagio si è fermato. Da 4 giorni la tabella dei nuovi casi segna zero. Per Zaia è merito della rigida chiusura e dei tamponi fatti a chiunque, "per mia volontà” rivendica. "A Vo' li abbiamo fatti a tutti, e adesso è il posto più sano d'Italia. E' la prova provata che il sistema funziona". Qui c'erano stati i primi due casi: "abbiamo fatto i test a tutti i residenti, anche se i professoroni dicevano che sbagliavamo - ricorda il governatore - Su 3000 ne sono stati trovati 66 positivi. Li abbiamo isolati 14 giorni, e alla fine c'erano ancora 6 positivi. Partita chiusa". Nel giro di una settimana, quindi, la Regione porterà l'effettuazione dei test per il Covid-19 dagli attuali 3.210 a 11.330 al giorno, coinvolgendo tutte le microbiologie della rete ospedaliera. Si partirà dai dipendenti della sanità (54mila), e dai medici di base (3.150).

Le raccomandazioni dell’Oms

Proprio ieri è arrivato a questo proposito il richiamo dell'Oms, che raccomanda i Paesi di effettuare più test possibili su ogni caso sospetto di coronavirus, e la quarantena una volta individuato ogni singolo contagiato. "Abbiamo un semplice messaggio per i Paesi, test, test test", ha detto il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Abbiamo inviato quasi 1,5 milioni di tamponi in 120 paesi. Collaboriamo con le aziende per aumentare la disponibilità”, ha aggiunto.

Rezza (ISS): "Più tamponi ai medici"

L'estensione del test con tampone a tutti i medici e sanitari, anche se asintomatici dopo aver avuto contatti a rischio, per rilevare la positività al coronavirus, "è un argomento che va sicuramente affrontato, anche a fronte dell'invito dell'Oms ad aumentare i test in generale - ha sottolineato all'Ansa il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza. "Fare più test ai medici è chiaro che può essere utile, ma bisogna mettere in campo una strategia e considerare anche gli aspetti di fattibilità". 

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