Coronavirus, Brusaferro: "Nessuno immune, circolazione dipende dai nostri comportamenti"

Cronaca

Il presidente dell'Iss, dalla sede della Protezione Civile: "Fondamentale mantenere le distanze". Borrelli: 6.387 i malati in Italia, 1.326 persone in più rispetto a ieri. Le vittime sono 366 (+133), i guariti 622 (+33)

"Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà". È questo l'avvertimento lanciato dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro sull'emergenza coronavirus in Italia (VIDEO). Intanto, nel nostro Paese crescono i numeri dei contagi e delle vittime: sono 6.387 i casi registrati all’8 marzo, con un incremento di 1.326 persone rispetto al giorno precedente. I decessi sono 366, 133 in più del 7 marzo: è un incremento del 57%. I guariti, in totale, sono 622 (+33). Delle persone che hanno contratto il virus, 2.180 sono in isolamento domiciliare, 3.557 sono ricoverate con sintomi e 650 sono in terapia intensiva e sub intensiva. Questi i nuovi dati forniti dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa della Protezione Civile (LO SPECIALE - LE MISURE SU SANITA' E GIUSTIZIA - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO).

Iss: "Fondamentale mantenere le distanze"

Come ha spiegato Brusaferro, è fondamentale che in questo momento vengano rispettate le "misure di distanziamento sociale". "Non è che se uno si sposta il tema cambia", ha detto riferendosi all'esodo di ieri sera dal Nord Italia. Poi l'appello ai giovani: "Sono chiamati a proteggere" gli anziani. Mentre sulle vittime, ha spiegato: nella fascia d'età dei morti da coronavirus, "non ci sono variazioni significative, si tratta sempre di pazienti piuttosto anziani, il 60% ultraottantenni, la quasi totalità sopra 70 anni, con presenza di più patologie croniche, ma che rispetto alla loro fascia d'età hanno una mortalità più bassa rispetto ai dati disponibili, quelli cinesi" (IL QUADRO CLINICO DEI DECEDUTI).

Trasferiti 13 pazienti dalla Lombardia

La Lombardia è la regione al momento più colpita dall'epidemia, con 267 decessi: sono 113 in più di ieri. Borrelli, parlando della situazione lombarda e delle criticità emerse riguardo ai posti in terapia intensiva, ha spiegato che "13 pazienti sono già stati trasferiti o sono in corso di trasferimento dalla Lombardia alle regioni limitrofe", per alleggerire proprio le terapie intensive.

I contagiati regione per regione

Dai dati della Protezione civile, diffusi alle 18 dell'8 marzo, emerge che gli affetti da Covid-19 sono:

3.372 in Lombardia
1.097 in Emilia Romagna
623 in Veneto
355 in Piemonte
265 nelle Marche
165 in Toscana
81 nel Lazio
100 in Campania
67 in Liguria
53 in Friuli Venezia Giulia
51 in Sicilia
36 in Puglia
26 in Umbria
14 in Molise
23 nella provincia di Trento
17 in Abruzzo
9 nella provincia di Bolzano
9 in Valle d’Aosta
11 in Sardegna
9 in Calabria
4 in Basilicata

Le vittime sono:

267 in Lombardia 
56 in Emilia Romagna 
18 in Veneto 
6 nelle Marche 
7 in Piemonte 
5 in Liguria 
6 in Puglia 
3 nel Lazio e 1 in Friuli Venezia Giulia

Borrelli: "Acquistiamo 22 milioni di mascherine"

Intanto si lavora anche per far arrivare il maggior numero di mascherine possibile. "Stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche", ha spiegato Borrelli. L'obiettivo della Protezione civile è anche quello di arrivare a distribuire "tre milioni e 700 mila mascherine" modello Fp2-Fp3, quello note comunemente per avere il filtro, entro il 29 marzo. 

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